A Barolo dal 20 aprile arriva “Gauguin e il Diario di Noa Noa” 21 xilografie, bronzi, documenti, fotografie, libri, per una mostra colta e raffinata. A Barolo, la città del celebre vino, si aprirà al pubblico il 21 aprile la mostra “ Gauguin e il diario di Noa Noa” a cura di Vincenzo Sanfo. La mostra è incentrata sulle 21 xilografie pensate e realizzate da Gauguin appositamente per illustrare questo suo primo diario polinesiano e stampate dal suo amico Daniel de Monfreid.

Le opere esposte a Barolo racchiudono tutto il mondo selvaggio, primitivo e sciamanico, che colpì e ispirò profondamente l’arte di Gauguin. Assieme alle magiche xilografie, saranno esposte anche due straordinarie opere scultoree, una terracotta chiamata “Hina et Tifatou” o “Vase aux Quatre Dieux“ di cui un esemplare è custodito al Musée d’Orsay e che, recentemente, è stata esposta al MoMA di New York.

A Barolo, sarà affiancata da un bronzo “Tii à la coquille” o “Idole à la coquille” tratta dal legno scolpito, nel 1896  e attualmente custodito, anch’esso, al Musée D’Orsay di Parigi.

Tra le opere in mostra, spicca anche uno straordinario disegno “Studio di braccia” salvato dal rogo dei suoi averi, ordinato dalle autorità alla sua morte. Il disegno double face   “Studio di braccia e mani” e qui esposto con il suo monotipo completano questa superba mostra che annovera anche una ventina di litografie stampate nel 1914 per illustrare “Avant et Après” il libro confessione, scritto da Gauguin e terminato nel 1903, pochi giorni prima della sua morte.

Documenti, fotografie, libri, tra cui la prima edizione di Noa Noa pubblicato su “La Revue Blanche” nel 1897 completano una mostra colta, coinvolgente, raffinata e che ben si apparenta al nobile vino che da il nome a questa deliziosa cittadina, perla delle Langhe.

La mostra si inaugurerà il 20 aprile e resterà aperta fino al 3 novembre 2019 con orario 10.30 19.00, tutti i giorni ed è organizzata dal Comune di Barolo in collaborazione con Diffusione Italia International Group.

 

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