N. 272 Luglio 2019

Editoriale

Carissimi lettori siamo arrivati all’ultimo dei tre appuntamenti in cui trovate lo speciale (gratuito) In bici. Come la scorsa volta, abbiamo aggiunto un itinerario per assecondare ancora di più il vostro desiderio di viaggiare. Le vacanze sono alle porte e chissà che le mete indicate questo mese possano suggerirvi un’idea per l’estate. Dal prossimo numero riprenderemo la foliazione consueta, con il corredo delle tradizionali rubriche.

Iniziamo con un viaggio nella Bassa parmense, terra sanguigna in grado di trasmettere fortissime emozioni, dove si mangia e si beve bene: castelli e vecchie trattorie. I lavori di un grande artista che si fece adottare da queste terre, Ligabue, e la casa natale di un musicista, Giuseppe Verdi, che non ha certo bisogno di presentazioni e che ha reso questi territori famosi in tutto il mondo. La vita senza tempo di uomini e culture della “Bassa”, là dove il “grande fiume” è a metà del suo corso.

Dall’Emilia-Romagna alla Toscana il passo è breve. Dalle terre di Giuseppe Verdi a quelle di un altro monumento della lirica, Giacomo Puccini, per assaporare una Versilia diversa, poco conosciuta, una Versilia lontana da quella modaiola di Forte dei Marmi e di Viareggio, dove impazzano turisti dai portafogli gonfi che, pezzo dopo pezzo, hanno acquistato locali e dimore storiche. Scoprirete una Versilia più intimista, fatta di borghi sepolti nel verde e cave di marmo, con il lago di Massaciuccoli a vegliare su una bellezza eterna e felice. Entreremo nella casa dell’autore di Tosca e della Bohème, scopriremo il mugnaio di Pruno e gli artisti di Pietrasanta, andremo per pievi e visiteremo i luoghi dove la storia ha lasciato un segno profondissimo e indelebile, Sant’Anna di Stazzema e il suo drammatico eccidio. Insomma, potrete apprezzare un viaggio in un angolo incontaminato della Versilia tra arte e memoria.

Dalla Toscana alla Puglia, alla scoperta di Cutrofiano e Grottaglie due delle quaranta “Città italiane della Ceramica”, dove l’argilla diventa arte; da millenni, in quest’angolo della Puglia, i figuli creano straordinari complementi d’arredo e oggetti d’uso quotidiano: dalle classiche pignate ancora usate per cucinare lu purpu (il polipo) e altre pietanze ai fischieddi (fischietti), dai vummili di terracotta scelti dai contadini per conservare l’acqua fresca ai panciuti capasoni, otri in grado di contenere anche 250 litri di vino o, più raramente, d’olio. Il repertorio classico comprende vasi, zuppiere, ciotole ad altri raffinati manufatti dai colori brillanti, spesso finemente decorati a mano. Creazioni dalle forme tradizionali o di design, assolutamente uniche, adatte ad arredi classici o minimal; si spazia da moderne lampade traforate ai vassoi, dalle statue ai classici pumi, oggetti di buon auspicio a forma di bocciolo, ispirati al culto della dea Pomona, “Signora di tutti i frutti”.

Dalle terre dove l’argilla è trasformata in splendidi capolavori alla Sardegna, nell’incantevole e incontaminato scenario dell’Asinara, uno dei parchi nazionali più selvaggi e originali d’Italia, dove l’uomo è (per fortuna) solo un ospite in minoranza da 150 anni. Un’area da visitare a piedi e in bicicletta, per scovare gli schivi mufloni, osservare i rari gabbiani corsi, senza però dimenticare maschera e boccaglio, per scovare le timide aragoste o ammirare le dolcissime tartarughe marine in un paesaggio mediterraneo pressoché intatto, dove pascolano cavalli bradi e asinelli albini.

A chiudere una meta che, da sempre, è nell’immaginario collettivo di chi viaggia: l’Indonesia e Bali, un’isola che ti accarezza, una coccola per la mente e il corpo, per gli occhi e per i pensieri, un amore che per molti è a prima vista. Bali è un’isola che può accontentare le aspettative, le necessità e i gusti di un gran numero diverso di turisti ed esploratori. Esistono zone molto turistiche piene di locali e adatte a giovani che amano la vita notturna, spiagge per gli amanti del surf (soprattutto sulla costa occidentale) ma anche zone più tranquille, “spirituali”, storiche e immerse in paesaggi mozzafiato, situate in particolare lungo la costa orientale, la costa settentrionale e la zona centrale. Il nostro viaggio si è concentrato nel “cuore” dell’isola alla ricerca dei paesaggi culturali divenuti nel 2012 Patrimonio UNESCO. Come sempre, non dimenticate, di seguirci sui canali social, Facebook e Instagram. Potrete trovare le novità sul numero in lavorazione da parte della redazione. Inoltre, vedrete le migliori foto (anche inedite) e le anteprime video dei viaggi che stiamo compiendo per voi. In particolare vi invitiamo, sulla pagina Facebook, a partecipare in modo massiccio al sondaggio e alla votazione per la scelta della copertina da pubblicare.  Il Direttore

Daniele Cafieri

Articolo precedenteBoom di crociere green: +35%
Articolo successivoTorino: maiolica, la magnifica stagione del rinascimento