Uno studio della FAO rivela che, nel corso dell’ultimo secolo, l’Italia ha perso circa il 75% della sua varietà di frutta.
In Valle d’Itria, nella campagna pugliese compresa tra le località di Locorotondo, Cisternino e Martina Franca, il conservatorio botanico “I Giardini di Pomona” è un vero e proprio scrigno della biodiversità. Qui, su dieci ettari di terreno, il fondatore Paolo Belloni protegge più di mille diverse varietà di piante da frutto antiche provenienti da tutto il mondo e, molte delle quali, letteralmente salvate dall’estinzione. Qui, attraverso le sue visite guidate didattiche, si possono contare ben cinquecento varietà di fico (Paolo ospita una delle più importanti collezioni dell’intero bacino del Mediterraneo) e poi agrumi, melagrane, mele, pere, uve da tavola, ciliegie, susine, albicocche, mandorle, amelanchier, cotogne, gelsi, giuggiole, sorbe, corniole, cachi, kiwi, noci, pistacchi, nocciole ma anche molteplici erbe aromatiche ed il prezioso cachi di Nagasaki, “figlio” di una piantina ritrovata fra le macerie dopo il bombardamento atomico avvenuto nella città giapponese il 9 agosto del 1945.
Dedicato a Pomona, la dea latina dei frutti, “I Giardini di Pomona” offre anche tre appartamenti, ideali per ospitare da 2 e fino a 4 persone, ricavati nei tradizionali trulli (da 80 € a notte).
Info: Contrada Figazzano 114, Cisternino, tel. 080.4317806, www.igiardinidipomona.it. Visite guidate: mercoledì e domenica alle ore 11 (2 h), prezzo intero 6€, bambini dai 6 ai 12 anni 3 €.

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Tra le specialità artigianali, tutte a chilometro zero, da acquistare all’interno della “Bottega di Pomona”, sono da non perdere i cosiddetti fichi “maritati” ovvero essiccati al sole, poi cotti in forno uno sopra l’altro e, infine, riempiti di mandorle tostate. Ottimi sono anche i prodotti della linea di cosmesi naturale quali saponi, creme e balsami “chemical free”. Per i nostalgici delle ricette della nonna, infine, qui si trova la cotognata, un dolce d’altri tempi realizzato con la mela cotogna.

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