Cento anni fa l’architetto Walter Gropius fondava la scuola Bauhaus, istituzione che ha posto le basi di pensiero e di insegnamento che ispirano, ancora oggi, il design. Quest’anno il Baden Württemberg celebra il centenario ripercorrendo le tracce del razionalismo e dell’influenza della Bauhaus e dei suoi esponenti.

Nel cuore della città, accanto ai due castelli Nuovo e Vecchio, sorge un enorme cubo di vetro disegnato dallo studio Hascher and Jehle, il Kunstmuseum (Galleria Civica). Di notte la costruzione si illumina dall’interno di una luce calda per mantenere l’atmosfera intima e familiare della Kleiner Schlossplatz, che è sempre stato un luogo di incontro per i cittadini. Nelle stanze del museo si trovano molti quadri legati al periodo Bauhaus, come diversi coloratissimi e affascinanti dipinti di Johannes Itten, assieme alla più grande collezione di Otto Dix. Stoccarda è una città culturale grazie ai suoi musei e all’Opera (Staatsoper), edificio originale costruito tra il 1909 e il 1912 da Max Littmann. Oltre al Museo Porsche e Museo Mercedes-Benz, ricordiamo anche l bellissima e innovativa la Biblioteca Civica dell’architetto sudcoreano Eun Young Yi. Un particolare esempio dell’architettura degli anni ’80 dello scorso secolo è un ampliamento a opera di James Stirling dell’edificio del 1843 che ospita la Pinacoteca (Staatsgalerie).

L’opera più affascinante di Stoccarda è il Weissenhof, quartiere sperimentale realizzato per l’Esposizione del Deutscher Werkbund svoltasi nel 1927. Lo si raggiunge percorrendo Panoramastraße passando accanto ai vigneti che circondano la città. Walter Gropius, che ha disegnato la sede Bauhaus di Dessau, di cui è anche stato direttore, Ludwig Mies van der Rohe, anch’esso direttore, Le Corbusier, Adolf Gustav Schneck e Hans Scharoun sono alcuni dei 17 architetti che hanno costruito le “nuove soluzioni abitative per i cittadini delle metropoli moderne”. Delle 21 case (oggi ne sopravvivono 11, di proprietà dello stato), vengono affittate a impiegati statali. Perfetto modello del Movimento Moderno, il progetto racchiude i criteri di funzionalità comuni alla filosofia Bauhaus. La casa bifamiliare costruita da Le Corbusier è la prima abitazione che si incontra, oggi aperta al pubblico come museo. Nella vicina Bad Urach si visita un altro edificio progettato in stile modernista dall’architetto Adolf Gustav Schneck, la Haus auf der Alb. Una grande avveniristica casa vacanze per famiglie meno abbienti, realizzata in una delle aree tedesche che vanta aria pura e acque termali.

Gli spazi sono funzionali, con la zona pranzo e divertimento separata dalla zona notte, in cui ogni stanza era uguale per non privilegiare nessuno rispetto agli altri. L’essenzialità e l’assenza di decorazioni permettono alla natura di entrare idealmente nell’edificio (oggi è un centro di educazione civica con pernottamento per i partecipanti).

L’influenza delle idee della Bauhaus si trovano anche tra le vie di Costanza. Hermann Blomeier è stato studente alla Bauhaus e ne segue le linee guida per la costruzione della scuola Wessenbergschule, realizzata nel 1968, e la Thomas Blarer House, dormitorio studentesco, inaugurato nel 1967. Nella magnifica cittadina sul Lago di Costanza bisogna anche recarsi a passeggiare al porto, ammirando l’imponente statua Imperia e l’edifico del 14° secolo che ospitò il Concilio di Costanza.

 

La Scuola di Ulm è stata fondata nel 1953, progettata e diretta dall’architetto Max Bill, ex studente della scuola Bauhaus. L’idea di questo istituto era di avere un approccio scientifico al design, ovvero creare qualcosa per un motivo e non solo per propria espressione artistica. In molti aspetti portava avanti le idee della Bauhaus, con cui condivide anche il nome, Hochschule für Gestaltung (HfG). Oggi l’edificio è un dipartimento del Museo di Ulm e nell’archivio di 2000 mq espone molte opere di design e tavole degli studenti. Tra le tavole si vede anche il nome del docente Tomás Maldonado, amato dai suoi studenti, che ha insegnato anche al Politecnico di Milano. Fra gli oggetti di design realizzati dagli studenti spicca il servizio di tazze e piattini impilabile TC100, di Hans (Nick) Roericht. Le lezioni della Scuola di Ulm insegnavano che è necessario sapere molte cose sulla produzione e l’utilizzo degli oggetti per poter realizzare un prodotto davvero funzionale. Spostandosi in centro città vale la pena visitare il Museo di Ulm. In una prima sezione storica sono esposte figure di avorio ritrovate nelle grotte dello Jura. Nelle successive sale si ammirano i dipinti del collezionista Kurt Fried, tra cui opere di Liechtenstein, Fontana e Warhol, solo per citarne alcuni.

Accanto al porto di Friedrichshafen, nel 1930 è stata costruita una stazione dei treni progettata da Karl Hagenmayer (oggi l’edificio ospita il Museo Zeppelin). Entrando nella prima grande sala bisogna guardare in alto per vedere la riproduzione di una sezione dell’enorme dirigibile Hindenburg D-LZ129. Vi si può anche entrare e ammirare i mobili stile Bauhaus dell’architetto Fritz August Breuhaus de Groot. Oggi i magnifici giganti del cielo vengono ancora prodotti e volano ogni ora sopra al Lago di Costanza, in un lento viaggio affascinante che sorvola acqua e montagne.

Articolo precedenteGli strumenti per fotografare
Articolo successivoGenova – Il Festival della Scienza dal 24 ottobre al 4 novembre 2019