La Valle del Vanoi, nel Trentino orientale, ha conservato il fascino della montagna autentica, con paesaggi, borghi e malghe senza fronzoli. In passato difficilmente raggiungibile, è ancora oggi tagliata fuori dal turismo di massa: si può camminare immersi nella natura e nel silenzio, senza incontrare anima viva per ore. 

Per scoprire la storia di questo territorio speciale, vi consigliamo una visita all’Ecomuseo del Vanoi, un’istituzione nata per valorizzare e far conoscere la vita della valle, le sue tradizioni e la sua comunità. 

Museo dello spazio, del tempo, della comunità e dei saperi

Istituito nel 1999, l’Ecomuseo del Vanoi si presenta come un museo:

  • dello spazio, diffuso ed esteso a tutto l’ambiente, al paesaggio, ai luoghi e alle attività umane, alla cultura materiale e spirituale, agli spazi da riconoscere e vivere quotidianamente.
  • del tempo, che dal passato dell’uomo in questo territorio, lo segua nel presente, aprendosi al futuro, riconoscendo la continuità della storia, le trasformazioni e le evoluzioni possibili.
  • della comunità, uno specchio nel quale la popolazione si guarda per riconoscersi, dove cercare i valori del territorio a cui è legata, porgendolo ai suoi ospiti per farsi meglio comprendere nel rispetto del suo lavoro e delle sue identità.
  • dei saperi, ancora presenti nelle attività, nei mestieri e nelle conoscenze conservate nella memoria viva e nella maestria di molti abitanti, ancora recuperabile come risorsa lavoro e riproponibile in nuove forme creative ed imprenditoriali.

L’Ecomuseo è strutturato attorno a sette tematiche che raccontano il territorio e la comunità: l’acqua, il sacro, la mobilità, l’erba, il legno, la guerra, la pietra. 

I musei all’interno dell’Ecomuseo

Pensato come s una sorta di museo “diffuso”, l’Ecomuseo della Valnoi è composto da diversi musei e strutture. Ecco gli spazi che potete visitare: 

  • CASA DELL’ECOMUSEO (Canal San Bovo): qui si trovano tutte le informazioni sull’Ecomuseo e la sua missione. La casa ospita anche mostre temporanee,  allestimenti permanenti su temi ecomuseali e una piccola biblioteca con bookshop.
  • STANZA DEL SACRO (Zortea): posta al primo piano della vecchia scuola del paese, l’esposizione conserva opere sul tema sacro rinvenute del territorio. Particolarmente interessanti sono il crocifisso della Passione del 1700 e la statua della Pietà, proveniente da Cicona del 1600.
  • MUSEO DELLA GRANDE GUERRA (Caoria): questo piccolo museo ospita cimeli, uniformi, proiettili e memorie riguardanti il primo conflitto mondiale sul Lagorai. All’ingresso del paese di Caoria è anche visitabile l’ex cimitero militare.
  • MOLINI DEI CAINERI (Ronco): due antichi mulini ristrutturati negli anni duemila a scopo etnografico e produttivo: El Molin de Sora e El Molin de Sot.
  • SENTIERO ETNOGRAFICO (Caoria): è un insieme di percorsi che si snodano tra l’abitato di Caoria e Malga Vesnòta de sora a 1879 m., alla scoperta dei luoghi e dei suoi abitanti. Il Sentiero Etnografico propone quattro diversi itinerari tematici: l’Anello della Val (racconta la vita stagionale in paese e la religiosità dei suoi abitanti), l’Anello dei Pradi (racconta la fienagione e la vita stagionale sui prati), l’Anello del Bosc (racconta la coltivazione e come veniva utilizzato il bosco) e l’Anello della Montagna (racconta l’utilizzo delle malghe e la fienagione sulle praterie alpine). La lunghezza totale dei quattro itinerari è di 25km. Il punto informativo del Sentiero Etnografico è la Casa del Sentiero Etnografico, dove si trovano oggetti e strumenti utilizzati nella vita quotidiana di un tempo.

Sul numero 283 (agosto/settembre 2020) di Itinerari e Luoghi, disponibile in edicola e online, trovate maggiori informazioni, curiosità e un itinerario dedicato alla Vale del Vanoi.
Qui trovate invece tutti i nostri consigli di viaggio.

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