È il “Guardiano del villaggio sommerso”, pino silvestre di Chudobín in Repubblica Ceca, ad aggiudicarsi il titolo di albero europeo dell’anno. Nato nel 2011, il contest Tree of the Year sceglie ogni anno l’albero più bello di Europa. Lo scopo della competizione è proteggere gli alberi che da secoli fanno parte del nostro patrimonio culturale e naturale: in questo content non importano tanto la bellezza e la grandezza, ma la storia e il rapporto che le piante instaurano con le comunità locali.

I primi tre classificati 

Il pino silvestre di Chudobín è un albero di 350 anni che ispira saggezza, solitudine ma soprattutto resistenza e tenacia. Lo si vede crescere ritto, fiero e solo sul promontorio roccioso della diga Vir: gli abitanti di Chudobín, villaggio spazzato via dalla costruzione della diga, un tempo lo consideravano il loro “guardiano”. Attorno a quest’albero iconico ruotano storie e leggende: la più famosa racconta che il diavolo, di notte, spesso si sieda sotto il pino a suonare il violino. Oggi il “Guardiano del villaggio sommerso” rappresenta una testimonianza impressionante della resistenza della natura al cambiamento climatico e all’impatto umano. 

 

 

Il Gingko di Daruvar (Croazia) e il Pioppo solitario nel villaggio di Har-Buluk, in Russia, si sono classificati rispettivamente secondi e terzi al contest Tree of the Year. Il Ginko ha ben 242 anni ed è soprannominato Adam dai locali: con lui giocano e si divertono, convinti di essere protetti dalla sua immensa chioma. Quest’albero, infatti, infonde una naturale sicurezza e senso di pace solo a guardarlo. Il Pioppo solitario russo (103 anni), secondo la leggenda, nasce da semi del Tibet portati agli inizi del XX secolo da un monaco buddista ed esaudisce i desideri dei viaggiatori che si riposano all’ombra della sua chioma. Oggi, in Kalmykia, è addirittura considerato un santuario. 

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