Se estate è sinonimo di mare e dolce far niente sotto l’ombrellone, autunno fa rima con weekend fuori porta e riscoperta della cultura, delle città d’arte e della natura prima dei rigori dell’inverno. Davvero i desideri di viaggio degli italiani cambiano con il cambio dell’armadio? Cosa prenotano, preferiscono e sperimentano quando le temperature si abbassano e la lana prende il posto del cotone?

Musement, la piattaforma digitale che permette di prenotare innumerevoli attività turistiche in Italia e all’estero, ha lanciato un sondaggio per trovare una risposta a questa domanda e tracciare così l’identikit del “viaggiatore d’autunno” da mettere in connessione con le esperienze più interessanti da non perdere nelle prossime settimane.

La ricerca ha rivelato conferme e alcune sorprese. La cultura e la storia vincono a mani basse: visitare castelli e palazzi d’interesse storico è l’attività prediletta dalla maggior parte degli intervistati, pari a ben il 20%. Seguono le gite all’aria aperta con tour a piedi, magari immersi nella natura, che riscuotono un discreto successo per il 10% del campione intervistato. Circa il 7% preferisce chiudersi in una SPA per dedicarsi a esperienze all’insegna del benessere fisico e mentale, magari osservando languidamente il tramonto dal bordo di una vasca idromassaggio. Prendere lezioni di cucina e assistere a concerti di artisti locali sono invece le attività meno gettonate, registrando complessivamente circa l’1%di interesse.

Fin qui il “cosa” prenotano gli italiani. Risultati interessanti emergono analizzando il “quando”. E qui italiani si confermano un popolo previdente anche sulle prenotazioni di esperienze. Dalla ricerca risulta infatti che circa il 30% degli intervistati prenota le attività con oltre un mese di anticipo, solo il 12% si affida infatti a prenotazioni last minute. Le sorprese arrivano quando si passa al genere: gli uomini tra i 36 e i 50 anni i più prudenti, infatti ben il 31% preferisce giocare d’anticipo e quindi prenotare subito anche le esperienze che farà in viaggio, evitando ansie  e sorprese dell’ultimo minuto. Le donne risultano essere le più estemporanee e tendono a prenotare le attività il giorno stesso.

Ma cosa fa davvero la differenza in un viaggio, magari lungo lo spazio di un giorno o di un weekend autunnale? Alla domanda quale “plus” dovrebbe essere già incluso nel prezzo del biglietto, gli italiani non hanno avuto dubbi e hanno scelto il servizio di trasporto da casa all’attrazione selezionata. Il 24% della popolazione (di cui il 25% uomini e il 22% donne) ha infatti scelto di essere sollevato dal pensiero di provvedere autonomamente al transfer. Sorprendentemente i più pigri sono i giovani: il 30% di chi ha scelto questa opzione ha tra i 25 e i 35 anni a differenza dell’11% che ha tra i 51 e i 60 anni. L’ ingresso salta fila si aggiudica la seconda posizione con il 20% di preferenze seguito dai tour guidati con il 19%; fanalino di coda il classico servizio dedicato all’ingresso delle attrazioni, scelto dal 2% degli intervistati.

 

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