E’ certamente uno dei movimenti artistici più rilevanti del secolo scorso e mezzo mondo gli rende omaggio; la Germania non poteva che giocare un ruolo chiave nell’organizzazione degli eventi. Nel 2019, infatti, si celebra il 100° anniversario del Bauhaus, leggendario movimento e scuola di architettura, arte, design e arte applicata fondato nel 1919 a Weimar. Traslocato a Dessau nel 1925 e infine a Berlino dove dovette chiudere i battenti nel 1933 su pressione dei nazionalsocialisti, in soli 14 anni di attività il Bauhaus (presente come Staatliches Bauhaus a Weimar, Hochschule für Gestaltung a Dessau e scuola privata a Berlino) ha coinvolto architetti e artisti di primo piano come Walter Gropius, Hannes Meyer, Ludwig Mies van der Rohe, Lyonel Feininger, Marcel Breuer, Paul Klee, Vassily Kandinsky, Oskar Schlemmer e molti altri. Un “think tank” che ha prodotto una profonda innovazione specialmente nel campo dell’architettura, indirizzando il gusto estetico verso un’originale miscela di modernità, funzionalismo, austerità e attenzione al sociale. Malgrado la sua breve esistenza, il Bauhaus ha lasciato tracce in tutto il mondo e sorprende ancor oggi per l’attualità dei suoi concetti e principi estetici.

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Un rinnovamento universale e duraturo

Anteponendo la funzione alla forma, lo stile Bauhaus non si è distinto solo per minimalismo e linearità, ma ha anche utilizzato nuovi metodi e materiali di costruzione, ponendo le basi per l’architettura moderna e contemporanea che attinge ancora alle sue geometrie e volumetrie. Ma il campo d’azione del Bauhaus è stato assai più vasto, spaziando dall’arredamento al design, dall’artigianato a forme d’arte come la fotografia, la grafica e persino il balletto. Lo testimonia il “Balletto triadrico” di Oskar Schlemmer, rappresentato per la prima volta nel 1922 a Donaueschingen con musiche di Paul Hindemith, per il quale il pittore e scultore tedesco ha creato sia la coreografia, sia gli originalissimi costumi rigorosamente geometrici. A Lauenförde, in Bassa Sassonia, la manifattura Tecta riproduce mobili e complementi d’arredo del periodo Bauhaus in stretta collaborazione con l’archivio del movimento, mentre il  Bauhaus-Shop (online e a Berlino) propone molti oggetti prodotti su licenza come la famosa scacchiera minimalista di Josef Hartwig. A sua volta, la Thonet in occasione del Centenario produce un’edizione limitata della sedia S 533 F di Mies van der Rohe. Al Bauhaus, infine, si ispirano ancora diversi fashion designer di oggi e costumisti di artisti come Lady Gaga.

Il marchio UNESCO sulle roccaforti del Bauhaus

L’importanza del Bauhaus è suggellata dalla presenza di diversi edifici realizzati dai suoi architetti nella lista del patrimonio culturale mondiale dell’UNESCO. A Weimar hanno fatto storia le sedi della Bauhaus-Universität e la Scuola di Arte Applicata nella Geschwister-Scholl-Strasse, entrambe progettate da Henry van de Velde, e l’edificio modello “Haus am Horn” di Georg Muche; la città ospita anche un museo dedicato al movimento. Dessau, seconda sede del Bauhaus, ne rappresenta il momento più alto e intenso, a cominciare dalla Hochschule für Gestaltung (Scuola superiore per le arti creative) disegnata da Walter Gropius, autentico faro per l’avanguardia dell’epoca. Lungamente ignorato ai tempi della DDR, questo edificio del Bauhaus è stato poi restaurato con cura e oggi ospita la Fondazione del movimento. Non meno significative, sempre a Dessau, le “Meisterhäuser” (Case dei maestri) e il quartiere residenziale di Törten con le sue caratteristiche case a ballatoio. Dal 2017 la lista UNESCO comprende anche la scuola sindacale ADGB di Bernau vicino a Berlino, un progetto di Hans Wittwer e Hannes Meyer del 1928-1930. Oltre che nei siti UNESCO, il mondo del Bauhaus è documentato a Berlino nel Bauhaus-Archiv/Museum für Gestaltung nella Klingelhöfer Strasse. Disegnato originariamente da Walter Gropius e inaugurato nel 1979, attualmente è chiuso per la ristrutturazione e l’ampliamento del complesso affidato allo studio berlinese Staab-Architekten. Il rifacimento consentirà di esporre adeguatamente il ricchissimo patrimonio dell’Archivio che dalla caduta del Muro ha registrato un consistente aumento di visitatori. In attesa della riapertura, prevista nel 2022, il Bauhaus-Archiv partecipa attivamente al programma di eventi per il Centenario ed ha aperto un Bauhaus-Shop nella sede provvisoria in Knesebeckstrasse 1-2.

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Gli eventi del Centenario del Bauhaus

A  Berlino, fino al 16.6. è in corso la mostra “bauhaus imaginista”, mentre Amburgo fino al 16.6. propone la rassegna fotografica “BauhausGlobal”. Oltre a varie esposizioni e conferenze, Weimar il 22.6 ospiterà il Bauhaus Ball; Dessau, a sua volta, in data 8.9. inaugurerà un proprio Bauhaus Museum che su 1500 mq proporrà una panoramica della collezione della Fondazione Bauhaus Dessau. Presso il Museo Gutenberg di Magonza, infine, si terrà una particolare mostra dedicata interamente alla tipografia Bauhaus ovvero all’ arte di stampare in maniera artistica ed in parte grottesca. Informazioni:  www.bauhaus100.de/en/www.germany.travel/bauhaus

 

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