Baviera: Brotzeit e salsicce in riva al fiume

La merenda è parte della cultura bavarese, si chiama Brotzeit.

La si può consumare a bordo di un battello a Passau o dalla riva guardando gli edifici specchiarsi nell’acqua a Landshut.

Ordinando il Brotzeit si riceve un tagliere che abbonda di prodotti locali. Numerosi i formaggi, i salumi e gli ottimi Bretzel.

Il Würstel bianco bavarese (Weißwurst) è un delizioso must della zona ed è inevitabile accompagnarlo con la senape dolce (Bayerisch Süßen).

A Regensburg si trova un locale storico in cui assaggiare la salsiccia di maiale cotta alla griglia, la Historische “Wurstküche” (letteralmente, storica cucina della salsiccia). Nel XII secolo era la mensa per i costruttori dell’adiacente Ponte di Pietra, simbolo della città e accesso al centro storico Patrimonio UNESCO.

Sorsi di birra fresca nei Biergarten

Il Biergarten (letteralmente, giardino della birra) nasce dall’usanza di mantenere la birra fresca conservandola dentro a cantine sotto grandi alberi di castagno, che si sviluppò man mano nei punti vendita e ristoro che conosciamo oggi.

A Passau il biergarten più grande di tutta la città è al ristorante Hacklberger Braeustueberl, che produce birra con la stessa tecnica dal 1600.

A Straubing, al ristorante Zum Geiss e al ristorante Karmeliten, si possono assaporare alcuni degli svariati mille tipi di birra presenti, guidati da esperti sommelier della birra.

La birra “Luggi” è stata realizzata da Karmeliten nel 2018 in onore del Duca Ludovico, profuma di limone e mela verde. La “Mein Aventinus” TAP6 di Schneider Weisse ha vinto l’argento alla World Beer Cup 2018 di Nashville, USA.

Nello stesso stile dell’Oktoberfest di Monaco, ad agosto si festeggia il Gäubodenvolksfest, festa della birra e dell’agricoltura. Attira un milione di visitatori ogni anno, ma rimane comunque meno conosciuta, quindi più genuina, rispetto all’evento della Capitale.

La lanciatrice di canederli

Deggendorf è la patria di un’altra specialità bavarese, i canederli.

Una leggenda racconta che nel 1266, durante l’assedio da parte delle truppe di Ottokar di Boemia, una donna di Deggendorf lanciò un grosso canederlo a una spia nemica che stava controllando la situazione dei cittadini.

Ottokar dedusse, quindi, che la città avesse provviste sufficienti per resistere all’assedio per mesi e decise di ritirarsi.

Alla donna che salvò la città è stata dedicata una statua nella via Schlachthausgasse, a pochi passi dal ristorante Zur Knödelwerferin dello Chef Helmut Kurz.

Nel ristorante si può provare lo Knödelmenu, che si compone di quattro tipi di canederli fino al dolce incluso, oppure mettere le “mani in pasta” grazie ai corsi di Helmut.

Dolci tradizioni

A Straubing ogni quattro anni si celebra l’Agnes Bernauer Festspiele, un festival in onore della tragica morte di Agnes Bernauer.

Figlia di un barbiere di Augusta, fu affogata nel Danubio il 12 ottobre 1435 per aver sposato segretamente il duca Albrecht III.

Al Krönner Cafè, famiglia di pasticceri dal 1759, si può assaggiare una ricca torta dedicata ad Agnes fatta di diversi strati di meringa, mandorle e crema al caffè.

Piazza Theresienplatz a Straubing

Si torna ai fornelli a Landshut.

Nella cucina dell’elegante Hotel Ristorante Fürstenhof c’è André Greul. Lo chef tiene corsi di cucina e griglia, nei quali insegna a preparare uno dei più buoni dolci bavaresi, la Kaiserschmarrn e gli Spätzle, gnocchetti di forma allungata.

La Kaiserschmarrn è una crêpe spessa tagliata a pezzetti che va rigirata in padella velocemente con lo zucchero caramellato perché si amalgami uniformemente. Viene servita cosparsa di zucchero a velo e accompagnata da marmellata di mirtilli o purea di mele.

Per la preparazione degli Spätzle lo chef si è munito di un piccolo tagliere e una spatola. Con la spatola ha steso parte dell’impasto sul tagliere e poi, con rapidissimi movimenti, ha “tagliato” l’impasto in tante piccole striscioline che ha fatto cascare direttamente nella pentola piena di acqua bollente.

Il viaggio gastronomico si conclude in dolcezza con una visita alla pasticceria Confiserie Simon.

Guidata da Walter Simon, pasticcere pluripremiato, si trova a Passau, l’affascinante “città sui tre fiumi”.

Simon ha creato un cioccolatino chiamato Goldhauben, che si ispira a una tradizione della città.

Il Goldhauben, il cappuccio d’oro, risale alla fine del XVIII secolo, quando i cittadini iniziano a usare materiali costosi come oro e argento per il loro copricapo.

Negli anni diventa simbolo di una posizione sociale elevata e viene indossato dalle donne in occasioni speciali cerimonie, celebrazioni e grandi sfilate.

Con il tempo si è formato un gruppo di donne benestanti di Passau chiamato Goldhauben Frau che esiste ancora oggi e si dedica ad attività di solidarietà nei confronti dei bisognosi.

Simon realizza in loro onore praline nella forma del cappuccio d’oro, fatte di tartufo di albicocca e noci, con una coda di cioccolato fondente con scaglie di mandorle caramellate, il tutto cosparso dalla polvere di una foglia d’oro 23 carati.

Il pasticciere insegna ai turisti a realizzare il cioccolatino invitandoli nel grazioso cortile della pasticceria.

I cioccolatini Goldhauben di Walter Simon a Passau

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