Fino al 30 novembre*, la città di Genova, con la sua cultura e storia, si offre come scenario ideale per presentare la scultura dell’artista costaricano, ma radicato in Liguria, Jiménez Deredia. Le forme circolari e ovali ricorrenti nel suo immaginario scultoreo accompagnano lo spettatore in un percorso fluido e armonico nel tessuto urbano.

Jiménez Deredia recupera la sfera come simbolo che risveglia valori ancestrali, allude alla trasformazione, è ombra che si converte in luce. La sfericità per Deredia non è pertanto un elemento statico; al contrario, indica un cammino, un processo, un viaggio: quello dell’uomo che inizia la comprensione del proprio essere e degli elementi che vivono dentro ciascuno di noi. Per Deredia noi tutti siamo un soffio di vita che viaggia intorno a un sole ardente nell’immensità dello spazio. Siamo lo spirito che sa di aiutare con la propria esistenza a compiere il destino dell’universo. Siamo la coscienza cosmica di essere: polvere di stelle in trasmutazione.

Rifugio

Jiménez Deredia è uno degli artisti contemporanei più importanti dell’America Latina, ma dal 1976 vive in Liguria. Il progetto espositivo “Deredia a Genova – La sfera tra i due mondi” è quindi il risultato di un legame profondo tra il maestro Deredia e il territorio ligure, che lo ha adottato più di quaranta anni fa.

Il senso del grande lavoro di Jiménez Deredia è quello di offrire una speranza attraverso l’arte. Le opere dello scultore “nascono da un’idea di mondo che si ha dentro; entrare dentro di sé e iniziare a fotografare: non sai cosa stai fotografando ma quando le opere vengono fuori e prendono forma sono loro stesse a parlarti”. È questa la visione dell’artista che racconta il senso del suo lavoro, soffermandosi anche sugli aspetti tecnici: “La realizzazione di queste opere si basa su un percorso complesso. Ogni scultura scaturisce da diversi passaggi e viene di fatto realizzata più volte in creta, gesso, silicone, cera e bronzo in uno spazio temporale che può durare più di un anno”.

Il percorso espositivo

La mostra di Genova è incentrata sulla presenza di otto grandi sculture, sette delle quali esposte per la prima volta. Evolucion”, che sarà esposta in Piazza De Ferrari, è la più grande opera realizzata dall’artista ed è stata esposta in precedenza una sola volta, a Città del Messico nel 2015.

Presso ogni installazione lo spettatore avrà a disposizione una mappa dell’intero percorso, per poter facilmente spostarsi attraverso la città e ritrovare le diverse tappe di questo viaggio. “Ma io credo che la cosa più bella sia incontrarle per caso nella nostra quotidianità – spiega l’artista – mentre si va a fare la spesa o a scuola o al lavoro, come un messaggio simbolico positivo, specialmente in questo momento difficile”.

Crepuscolo
Crepuscolo

Grazie a Deredia la città diventa un viaggio nel viaggio dove la componente esperienziale diventa predominante e offre una chiave di lettura legata alle diverse sensibilità di chi si muove alla scoperta della città.

OPERE ESPOSTE

  • PAREJA (bronzo) – presso Stazione Brignole
  • EVOLUCION (bronzo) – Piazza De Ferrari
  • ARRULLO (bronzo) – Palazzo Ducale
  • CONTINUACION (bronzo) – Piazza Matteotti
  • ENCANTO (marmo) – Porto Antico
  • REFUGIO (marmo) – Porto Antico
  • CREPUSCULO (bronzo) – Porto Antico
  • IL VIAGGIO (marmo) – Porto Antico

 

L’artista

Jiménez Deredia è nato a Heredia, in Costa Rica il 4 ottobre 1954. A 22 anni, nel 1976, si trasferisce in Italia dove inizia a lavorare il marmo e il bronzo. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Carrara e studia architettura all’Università di Firenze.

Il fervore intellettuale di quel periodo aiuta lo scultore a comprendere la simbologia delle sfere precolombiane di pietra degli antichi Boruca, motivo d’ispirazione costante nelle sue opere. Nel 1985, compone le prime Genesi, opere che descrivono fasi distinte di mutazioni della materia nello spazio attraverso il tempo e pone le basi per la creazione della sua ideologia artistica: il Simbolismo Trasmutativo.

In occasione del Grande Giubileo del 2000, la Fabbrica di San Pietro commissiona allo scultore la realizzazione della statua marmorea di San Marcellino Champagnat, da collocare nella Basilica di San Pietro in Vaticano, all’interno di una nicchia progettata tra il 1544 e il 1564 da Michelangelo Buonarroti.

Nel 2006, dopo una grande mostra personale allestita nella città di Firenze, riceve la nomina di Accademico Corrispondente della Classe di Scultura, da parte dell’Accademia delle Arti del Disegno fiorentina, un onore che condivide con Michelangelo Buonarroti, Tiziano, Tintoretto, Palladio e Galileo Galilei.

Nel 2009, Deredia realizza un’importante mostra personale nella città di Roma, collocando le sue opere in tre musei della città, nelle principali piazze e nei dintorni del Colosseo. In quest’occasione il Foro Romano apre per la prima volta nella storia le sue porte all’arte contemporanea ospitando monumentali complessi scultorei dell’artista lungo la Via Sacra.

Dal 2003 Deredia sta realizzando un circuito internazionale di mostre monumentali en plein air che vedono il maestro come protagonista assoluto. Il percorso espositivo di Deredia ha attraversato molte città del mondo, da Firenze a Roma, da Valencia a Trapani, da La Baule in Francia a Città del Messico, da Lucca a San José e Miami.

Durante la sua carriera questo singolare artista e pensatore latinoamericano ha creato opere monumentali per mostre, musei e luoghi pubblici in Europa, Asia, Stati Uniti d’America e America Latina, portando il suo messaggio di pace e di speranza con la più fisica delle arti: la scultura.

Per maggiori informazioni sulla mostra: www.museidigenova.itwww.visitgenoa.it
[LA MOSTRA LA SFERA TRA I DUE MONDI È STATA PROROGATA AL 10 GENNAIO 2021]

Sul numero 285 (novembre 2020) di Itinerari e Luoghi, in edicola dal 29 ottobre, troverete un itinerario dedicato alla città di Genova. Qui trovate invece un percorso a piedi alla scoperta di cinque meraviglie di Genova che dialogano con le sculture di Deredia.

 

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