Il Natale è quasi alle porte e in tanti stanno pensando o hanno già pianificato di staccare la spina durante le festività di fine anno e approfittare di qualche giorno di pausa per fare tappa nelle più affascinanti località turistiche europee. Tra le mete meno battute in questo periodo troviamo la regione dell’Andalusia in Spagna, le cui città e tradizioni rievocano soprattutto l’estate e quindi il sole, le spiagge e il mare. Ma anche in questo periodo dell’anno, questa parte della Spagna può riservare straordinari avvenimenti e feste da ricordare.

Punto di partenza obbligatorio per chi vuole visitare l’Andalusia, sia d’estate che d’inverno, è la sua città simbolo, Siviglia, la capitale culturale e commerciale della regione meridionale della Spagna. Tapas, feste, tradizioni e flamenco incarnano anche nella stagione invernale l’essenza di questa porzione di penisola iberica. La capitale andalusa racchiude in sé un patrimonio artistico e culturale unico al mondo, con la sua maestosa Cattedrale di Santa Maria, la seconda più grande del mondo cristiano dopo quella di San Pietro a Roma, i Reales Alcazares, la torre della Giralda, struttura campanaria annessa alla cattedrale e alta quasi cento metri, Plaza de España.

Oltre ai tanti siti di interesse culturale e storico citati, per gli appassionati sportivi la dritta è quella di fare un salto al Sanchez-Pizjuan, lo stadio che ospita le gare interne del Siviglia, una delle due compagini di calcio maggiori della città (l’altra è il Betis), protagonista nelle ultime stagioni non solo nel proprio campionato ma anche in Europa dove, quest’anno, è vista come la favorita per la vittoria nella competizione dell’Europa League.

Durante il periodo natalizio, la capitale andalusa si trasforma: i suoi quartieri e le sue strade vengono addobbate da mille luci che disegnano sulle facciate delle abitazioni i segni e i simboli della cultura del posto. L’evento più atteso è quello dell’Epifania, giorno in cui, come da antico costume, si ricevono i regali, idealmente portati loro dai Re Magi. Ed è proprio nella notte tra il cinque e il sei gennaio di ogni anno che a Siviglia si svolge la spettacolare e antica processione della Cabalgata de Los Reyes Magos che, come facilmente intuibile, riprende sin dal 1918 l’arrivo dei Magi nella capanna di Betlemme.

Parlando delle luci di Natale, quelle più famose in Andalusia possono essere ammirate nella cittadina di Malaga, dal giorno della Vigilia di Natale e fino all’Epifania. Musiche, suoni e illuminazioni particolari si mescolano a creare un evento unico che si riverbera in tutte le stradine della città e tra i pittoreschi mercatini di Natale. Qui, in particolare, è possibile assaggiare ogni tipo di dolce natalizio come il marzapane, i pinoli canditi, le mandorle ricoperte di caramello e il tradizionale Roscon de Reyes, una sorta di ciambella di pane dolce decorata con frutta candita, al cui interno si trova comunemente panna o marmellata.

Comunemente, il giorno che segna ufficialmente l’inizio dei festeggiamenti del Natale in Andalusia coincide con il 22 dicembre, quando si svolge la tradizionale loteria de Navidad, denominata anche El Gordo (Il Grasso) per via del suo sontuoso montepremi (arrivato oggi anche oltre il miliardo di euro) che dal 1763 arricchisce, è il caso di dirlo, il Natale in Spagna.

Ma il Natale in Andalusia è famoso anche per il suo tradizionale tour dei presepi. Tra tutti spicca quello di cioccolato, meravigliosa creazione di altissima pasticceria del peso di ottocento chilogrammi che può essere ammirato a Rute, nei pressi di Cordoba. Ancora, il comune denominatore delle città andaluse nel periodo di Natale è il villancico, il canto popolare natalizio che fa da colonna sonora nelle strade di tutti i paesi. Si tratta di un cantico molto antico, la cui origine affonda le sue radici verso la fine del secolo XV in Spagna e Portogallo, spesso intonato da gruppi di tre o cinque persone (sia bambini che adulti), che ripercorre le tematiche tipiche di questo periodo come il presepe o la nascita di Gesù, e che spesso è accompagnato da semplici strumentazioni come tamburelli e mortai.

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