Grottammare è un paese dalla doppia identità, turistico e moderno, raccolto e silenzioso. Si specchia sul mare, ma il suo cuore, il “vecchio incasato”, è adagiato sui colli e vanta un panorama straordinario.

Qui vi proponiamo tre itinerari per scoprire le sfumature e il patrimonio storico-culturale di questo borgo sulla costa marchigiana, conosciuto come “la perla dell’Adriatico”.

Itinerario Liberty

Lo stile Liberty inizia a diffondersi nelle Marche a inizi ‘900, con la costruzione di numerose ville e “seconde case” per le famiglie benestanti in villeggiatura.

Il cuore Liberty di Grottammare ruota attorno a viale Colombo, l’ex Viale Marino, la cui pavimentazione in marmo bianco è arricchita da fantasie e decorazioni tipiche degli anni ‘20. Passeggiando sul lungo mare, da nord verso sud, potete incontrare villa Marucchi (n.57-59), caratterizzata dalla tinta rosso pompeiano e dal terrazzo superiore con balaustra; villino Alessandrini (n.43), che ricorda una baita di montagna; e villino Matricardi-Cola (n.33-35), l’esempio più alto di art nouveau. Progettata nel 1913 dall’architetto Cesare Bazzani, presenta un’elegante torretta belvedere, maioliche con motivi fitomorfici e un giardino che si ispira al “parco romantico”. Al fianco (n.31) si trova villino Ida, piccola costruzione con torri e tetto ispirato a motivi montani, i tre villini Mandolesi (n.23-17) e l’edificio del Kursaal, un tempo locale notturno e oggi sede del Museo dell’Illustrazione Comica (M.I.C).

Itinerario fazziniano

Il secondo itinerario si snoda tra il lungomare e il vecchio incasato per seguire la carriera artistica dello scultore Pericle Fazzini, nato a Grottammare nel 1913 e conosciuto come lo “scultore del vento”.

All’ingresso del percorso pedonale che collega la cittadina a Cupra Marittima potete ammirare la fusione in bronzo di Ragazzo con i gabbiani, ottenuta dall’originale in legno del 1940-1944. In piazza si trova Metamorfosi, la statua dedicata a Kennedy e poi donata dall’artista stesso alla città. Il Ritratto di Mario Rivosecchi, opera in onore dell’amico poeta, è nel Parco della Madonnina, mentre una Via Crucis in bronzo è conservata nella chiesa di Sant’Agostino.

Ma è il museo Torrione della Battaglia il cuore dell’itinerario fazziniano: qui si trovano disegni, bozzetti in argento, litografie, taccuini e altri oggetti preziosi di Pericle Fazzini.

Itinerario sistino

Grottammare ha dato i natali anche a Papa Sisto V (1521-1590) e il terzo itinerario va alla ricerca dei segni lasciati da questo personaggio storico.

Passeggiate tra le vie strette del borgo alla ricerca di Santa Lucia, la chiesa cinquecentesca costruita per volontà di Sisto V accanto alla sua casa natale. Entrate ad ammirare lo splendido organo del 1752, opera di Francesco Fedeli. Nella chiesa di San Giovanni Battista è invece allestito il Museo Sistino con gli oggetti donati dal Pontefice al suo paese, come il calice con patena e la medaglia con l’effigie della sorella di Sisto V, Camilla Peretti.

Si prosegue in piazza Peretti, dove si trova il Teatro dell’Arancio che custodisce in una nicchia della facciata una stata del Papa realizzata nel 1794. L’itinerario si chiude alla chiesa di San Pio V che conserva opere di Luigi Fontana, Cleto Capponi, Ubaldo Ferretti e Vittorio Fazzini, padre dello scultore.

Sul numero 275 (novembre 2019) di Itinerari e Luoghi, in edicola dal 26 ottobre, trovate maggiori informazioni, curiosità e un itinerario dedicato a Grottammare. 

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