La Via Francigena non è soltanto un itinerario che unisce Canterbury a Roma e poi verso il Sud, ma un vero corridoio economico, culturale e sociale che da anni richiama pellegrini, viaggiatori e turisti desiderosi di scoprire un’Italia più autentica e meno frettolosa.
Oggi questo antico cammino si apre a nuove prospettive grazie a “DETOUR”, un progetto europeo che ha appena lanciato una call rivolta alle piccole e medie imprese italiane. L’obiettivo è semplice e ambizioso allo stesso tempo: trasformare la Francigena in un laboratorio di turismo sostenibile e innovazione, capace di generare valore per chi la vive e per chi la abita.

Un progetto che valorizza il territorio
“DETOUR” – acronimo di Sviluppo di ecosistemi turistici resilienti lungo gli itinerari del Mediterraneo – nasce per rafforzare le economie locali attraverso il turismo lento e l’esperienzialità. Perché se è vero che la Francigena è fatta di sentieri, borghi e panorami, è altrettanto vero che a renderla viva sono le persone: chi accoglie i viandanti, le aziende agricole che offrono un bicchiere di vino, le strutture ricettive che aprono le porte, i piccoli artigiani che custodiscono tradizioni secolari.
Il progetto mira a dare voce e spazio a queste realtà, offrendo loro un’occasione concreta di crescita. Non si tratta soltanto di un contributo economico, ma di un vero percorso di accompagnamento che prevede consulenze, visibilità e soprattutto reti di collaborazione tra attori del turismo, dentro e fuori l’Italia.

Dalla mobilità dolce al digitale
La call DETOUR guarda con interesse a tutte le iniziative in grado di migliorare l’esperienza del pellegrino contemporaneo: nuove forme di ospitalità, servizi legati alla mobilità sostenibile, progetti enogastronomici che valorizzino le tipicità locali, fino a soluzioni digitali capaci di arricchire il racconto del territorio.
Più che le categorie, però, conterà la visione: la capacità di proporre un progetto che unisca sostenibilità ambientale ed economica, tradizione e innovazione, comunità e viaggiatori.
Un’occasione per fare rete
Uno dei punti forti di “DETOUR” è la spinta alla collaborazione. La Via Francigena è un mosaico di territori e identità diverse, e il progetto invita le imprese a superare la logica del “piccolo orticello” per costruire insieme un’offerta integrata e coerente.
L’esperienza di chi cammina non si esaurisce in una singola tappa: ogni incontro, ogni sosta, ogni servizio fa parte di un racconto collettivo. Entrare in “DETOUR” significa entrare in una rete internazionale capace di generare visibilità, opportunità e nuove sinergie.

La voce degli esperti
«In un contesto di profondi cambiamenti economici, tecnologici, sociali e ambientali, questa occasione unica di formazione – il progetto DETOUR – Via Francigena – rappresenta una straordinaria opportunità per le PMI del settore turistico – spiega il prof. Paolo Casetti, docente di turismo e destination manager dei borghi –. Io e altri docenti e formatori del settore daremo il nostro contributo per aiutare gli imprenditori a comprendere strategie e strumenti utili ad affrontare sfide come l’evoluzione climatica, le nuove tecnologie digitali e la crescente domanda di un turismo realmente sostenibile. Mi piace usare una metafora: la Via Francigena è una collana preziosa, con tante perle quanti sono i territori che attraversa; e il filo che le unisce è il sentimento religioso. Una metafora che si può estendere a ogni cammino». Il tema dei cammini è stato affrontato anche nel corso della XI edizione del Festival del Viaggiatore, con partner Itinerari e Luoghi.
Come partecipare alla call DETOUR
Le candidature sono già aperte (possibile farlo fino al 24 novembre) e possono essere presentate attraverso il sito ufficiale della Via Francigena. È richiesto un progetto chiaro, accompagnato da un piano di sostenibilità e da una strategia di collaborazione territoriale. Non bastano buone idee: serve visione, costanza e la volontà di costruire nel tempo, guardando oltre la singola stagione turistica.

Un cammino che guarda al futuro
La Via Francigena è da sempre una strada di incontri e contaminazioni culturali. Con “DETOUR” si arricchisce di una nuova dimensione: quella economica e imprenditoriale, capace di mantenere vivi i borghi, sostenere le comunità e offrire ai viaggiatori esperienze autentiche e consapevoli. Un invito, rivolto alle imprese, a mettersi in cammino non solo lungo i sentieri, ma verso un futuro in cui turismo e sviluppo locale camminano insieme.
Cos’è il progetto europeo DETOUR
“DETOUR” coinvolge alcuni dei cammini più suggestivi d’Europa: la Via Francigena in Italia, la Via Licia in Turchia, il Sentiero del Sultano in Bulgaria e una rete di itinerari montani in Grecia. Un’iniziativa che unisce formazione, innovazione e sostenibilità, per creare nuovi modelli di turismo esperienziale e territoriale.
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