L’emergenza coronavirus ha costretto l’uomo a chiudersi in casa, a farsi da parte, lasciando libere strade, città, spiagge e campagne. E così la natura, lentamente, ha cominciato a riprendersi i propri spazi: le acque dei canali di Venezia, con lo stop dei traghetti, sono tornate cristalline, nella fontana della Barcaccia in piazza di Spagna sono comparse due anatre, mentre le lepri selvatiche stanno ripopolando i parchi di Milano. 

Anche gli animali marini si stanno riprendendo le loro acque: domenica 29 marzo, all’Isola d’Elba i delfini sono entrati nella darsena di Portoferraio, spingendosi lungo la calata, la passeggiata del centro cittadino. Una visita particolarmente gradita dagli isolani, che l’hanno interpretato come un segnale benaugurante. 

Tralasciando la situazione attuale, l’Elba è nota per la varietà animale presente. L’isola è infatti cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, un’area protetta che si estende per circa 180km quadrati, e della Riserva della Biosfera MAB Unesco, un programma dedicato alle risorse della biosfera e alla tutela delle riserve naturali.

In attesa di poter andare a scoprire l’Isola d’Elba di persona, qui vi guidiamo in un viaggio nel suo vivace mondo animale.

Isola d’Elba: viaggio nel mondo animale

Dai fenicotteri ai fieri rapaci, dalle farfalle colorate alla piccola lucertola muraiola, la macchia mediterranea dell’Elba ospita una grande varietà di fauna selvatica. Nei pressi del Monte Capanne, per esempio, sorge il Santuario delle farfalle, un luogo dove si possono incontrare oltre 50 esemplari di farfalle coloratissime, tra cui ben due specie endemiche delle isole toscane.

L’Orto dei semplici dell’Eremo di Santa Cristina è invece un paradiso per le api: qui vengono curate da Roberto Ballini, ex ciclista professionista e oggi conosciuto come “l’uomo che sussurra alle api”. Grazie alla sua esperienza a stretto contatto con i preziosi impollinatori ha sviluppato un affascinante sistema di comunicazione basato sulla loro capacità di distinguere due frequenze sonore. Attraverso diverse modulazioni di voce, Roberto riesce a dialogare con loro impartendo semplici indicazioni. 

Incontaminato e attraversato da correnti ricche di cibo, anche l’ambiente marino dell’Isola ospita una sorprendente varietà di forme di vita. Già dalla riva si possono scorgere i primi pesciolini e poi, nuotando al largo con la maschera, si possono ammirare praterie di posidonie, triglie di scoglio e castagnole; polpi sinuosi e cavallucci marini; rombi e barracuda; pesci luna, gorgonie e aragoste. Ma i protagonisti del mare sono i cetacei, come le stenelle e i tursiopi, che spesso vengono avvistati intorno all’Isola e che con un po’ di fortuna è possibile ammirare anche da vicino durante piacevoli escursioni in barca.

Torniamo ora a terra, sul verde Monte Calamita: tra gli arbusti della macchia mediterranea si possono scorgere capre selvatiche e lepri, mentre dalla cima è possibile avvistare una delle più vaste colonie di gabbiano reale. Non a caso Punta Calamita è anche detta Costa dei Gabbiani. Sul Monte Capanne, infine, potreste imbattervi nella martora lungo i sentieri che in alcune stagioni dell’anno regalano lo spettacolo della fioritura della viola corsica ilvensis, specie endemica dell’Isola. 

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