È un vanto italiano la pittura antismog, 100% green ed ecosostenibile. Nata nel 2013, Airlite è una sorta di “eco-vernice” che, attraverso una reazione chimica simile alla fotosintesi, assorbe ed elimina l’inquinamento atmosferico. Un murales di dodici metri quadrati in Airlite, per esempio, azzera l’inquinamento di un’automobile in una giornata. 

Subito questa pittura ha conquistato molti artisti, italiani e non. Le forze di street art ed ecologia si sono unite, dando vita a progetti di riqualificazione urbana straordinari che non solo abbeliscono le città, ma le rendono anche più vivibili, pulite e salubri. E quando l’arte si mette al servizio della Terra e combatte l’inquinamento, il messaggio arriva dritto al cuore, forte e chiaro. 

Hunting Pollution, Roma

©Paolo Simoncelli

Siamo a Roma, zona Ostiense, tra via del Porto Fluviale e via delle Conche, uno gli incroci più trafficati della capitale. Su uno di questi palazzi svetta Hunting Pollution, il murales green più grande di Europa. Realizzato nel 2018 dallo street artist Iena Cruz (Federico Massa) in collaborazione con l’organizzazione no-profit Yourban2030, l’opera in Arlite è un vero e proprio depuratore alto cinque piani con una estensione di 1000 metri quadrati.  Il murales raffigura un gigantesco airone tricolore, animale in via d’estinzione, che pesca in un mare inquinato sotto una pioggia di petrolio. Realizzato con colori accesi e vivaci, Hunting Pollution occupa tutta la facciata dell’edificio, tapparelle e balconi compresi. Oltre a dare una nota di colore al quartiere, assorbe la stessa quantità di smog di un bosco di trenta alberi. 

Anthropoceano, il murales green a Milano

Da Roma ci spostiamo a Milano, quartiere Lambrate. Qui troviamo il secondo grande murales green di Iena Cruz, inaugurato nel novembre 2019 in via Viotti, davanti alla stazione. L’opera mangia-smog vuole portare l’attenzione su una delle grandi emergenze ambientali: l’inquinamento da plastica dei nostri oceani. L’immagine sul palazzo racconta proprio l’impatto dell’uomo sul mare: al centro si innalza una piattaforma petrolifera, rinchiusa in un contenitore di plastica che a sua volta intrappola l’ecosistema marino con le sue affascinanti creature. Anthropoceano è stata promossa dalla onlus Worldrise e finanziata dalla Ocean Family Foundation in collaborazione con North Sails

Padova e Abano Terme, primo festival di street art in versione green 

Chiudiamo con Padova e Abano Terme, dove nel giugno 2019 si è tenuto Super Walls, il primo festival di street art sostenibile che ha visto la realizzazione di venti opere con Airlite. I sedici artisti internazionali hanno colorato 2000 metri quadrati di superficie tra le periferie delle due città, realizzando un “bosco” condiviso e verticale in grado di abbattere l’inquinamento prodotto da oltre 156 mila auto in un anno.

Sul numero 280 (maggio 2020) di Itinerari e Luoghi, disponibile in edicola e online, trovate maggiori informazioni, curiosità e un itinerario dedicato alla street art di Roma.
Qui potete leggere la storia del Museo Condominiale di Tor Marancia (Roma),  mentre qui trovate un articolo dedicato al progetto di street art TOwards 2030. What are you doing?, nella città di Torino.
Qui trovate invece maggiori consigli di viaggio. 

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