Nella periferia di Lecce, città famosa per la sua bellezza barocca dal color alabastro, esiste un quartiere che negli ultimi anni ha saputo risplendere grazie alla street art: il quartiere 167B. Oggi vi raccontiamo la sua affascinante storia di rinascita.

Quartiere 167B: una rinascita a colori

Il quartiere 167B nacque negli anni ‘70 con la costruzione di numerose case popolari e ben presto si trasformò in una delle zone più problematiche della città, dove l’unica comunità attiva sul territorio era la Parrocchia di San Giovanni Battista.
Proprio dalla collaborazione tra Don Gerardo e il Laboratorio 167/B street, che da più di 10 anni si occupa di ricerca e sperimentazione dell’arte urbana, e grazie alla partecipazione attiva della comunità locale, nel 2007 nasce il progetto 167 Art Project.

L’obiettivo era quello di creare opere d’arte in grado di promuovere il senso di appartenenza al quartiere, valorizzando un sentimento di comunità e cercando di avvicinare la periferia alla città. Come il Museo Condominiale di Tor Marancia a Roma, il progetto è un esempio perfettamente riuscito di come la street art possa migliorare situazioni di criticità urbana diventando uno strumento contro le disuguaglianze sociali, il degrado e la segregazione. Gli enormi murales sono diventati parte integrante dei casermoni bianchi che fino a pochi anni prima caratterizzavano in modo alienante il quartiere, e attraverso i disegni e i colori si sono trasformati in nuovi elementi di riferimento e significato per gli abitanti e per i visitatori che, incuriositi, accorrono sempre più numerosi.

Sabotaje Al Montaje , Mamma perdono ©Anna Luciani

167 Art project: tre edizioni di successo

La prima edizione è del 2017 e ha coinvolto 4 artisti di fama internazionale che hanno dato vita e colore ad altrettante pareti bianche delle palazzine di piazzale Bologna, via Novara, piazzale Padre Pio e via Agrigento: Mantra con “Moments suspendus” (Francia), Artez con “Bookworm” (Serbia), Julieta XLF (Spagna) e Bifido (Italia) con “First Fire” e Chekos’art (cofondatore del Laboratorio 167B street insieme ad Ania Kitlas) con il murale “Ciro e Michele eterne bandiere”, dedicato ai due giocatori di calcio del Lecce Lorusso e Pezzella.

L’intervento messo in atto grazie a 167 Art Project non si è limitato a una semplice operazione estetica. Attraverso i dipinti sono state affrontate anche problematiche e temi di tipo sociale e ambientale legati al territorio.

Questi aspetti emergono con ancora più forza nella seconda edizione realizzata nel 2018. Il tema “Terra e Mare” ha portato alla creazione di due opere caratterizzate da una profonda lettura del contesto. Dimitris Taxis, di Atene (Grecia), ha dato vita a “Viktoria”, che racconta il momento della raccolta dell’uva e della relazione tra l’uomo e il suo ambiente. Sabotaje Al Montaje delle Isole Canarie (Spagna) nel dipinto “Mamma Perdono” si è concentrato invece sul problema dell’inquinamento del mare reinterpretando una figura tipica delle coste pugliesi: il pescatore.

Dimitris Taxis, Viktoria ©Anna Luciani

Infine, la terza edizione, che si è tenuta nel novembre del 2019, è stata dedicata ai bambini, che sono il presente e il futuro di ogni realtà. Le opere portano la firma di due artisti pugliesi: Millo, con il murale “Wish”, racconta attraverso l’allegoria di un sottile filo rosso il legame esistente tra le persone, e come questo legame renda migliore la vita di ognuno; Chekos’Art con “Il mondo è nostro” ritrae Fatou e Andrea, due bambini che si abbracciano e lanciano un messaggio alle generazioni del futuro. Un’opera contro il razzismo e un omaggio al quartiere che negli ultimi anni ha vissuto una trasformazione proprio grazie alle famiglie di migranti e alle scuole che sono diventate dei veri melting pot.

Quello che era partito come un progetto di riqualificazione urbana della periferia è oggi un vero e proprio museo a cielo aperto, promotore di inclusività sociale ed urbana.

Qui potete scoprire i murales green in giro per l’Italia, mentre qui trovate un articolo dedicato al progetto di street art TOwards 2030. What are you doing?, nella città di Torino. Sul numero 280 (maggio 2020) di Itinerari e Luoghi, disponibile in edicola e online, trovate invece un itinerario dedicato alla street art di Roma.
Qui tutti i nostri consigli di viaggio. 

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