Alba e le fabbriche del vento

Nel 2027 Alba sarà la capitale italiana dell'arte contemporanea: questo weekend la nomina al Ministero della Cu­ltura

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I rappresentanti dei Comuni presenti alla fase finale dell’assegnazione del titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027

L’annuncio è stato dato dal ministro della cultura in persona: nel 2027 Alba (nella foto grande, una veduta panoramica — ph. Roberto Magliano | Gruppo Fotografico Albese) sarà la nuova capitale italiana dell’arte contemporanea. A seguito delle audizioni dei Comuni finalisti, alla presenza dei rappresentanti delle città finaliste e della giuria, la Sala Spadolini del Ministero della Cultura ha ospitato la cerimonia di assegnazione alla presenza di Alessandro Giuli. Alba ha avuto la meglio su Pietrasanta, capoluogo della Versilia storica e città d’arte di secolare tradizione, Termoli, il borgo medioevale che offre al Molise il suo unico sbocco portuale, e il ticket Foligno-Spoleto, affermate mete culturali umbre. Succede inoltre a Gibellina, la cittadina trapanese che si fregerà del titolo nel 2026.

Grandi aspettative: un momento della conferenza stampa di presentazione della candidatura di Alba a Capitale dell’Arte Contemporanea 2027

Alba, dal 2027 al futuro

A conquistare la giuria, presieduta da Lorenza Baroncelli, è stato il lavoro di squadra e di territorio, come sottolineato dal giovane sindaco Alberto Gatto: «Il dossier è nato dall’incontro tra artisti, professionisti del settore, istituzioni ed enti che hanno creduto nella forza propulsiva dell’arte contemporanea. A tutti loro il nostro grazie. L’arte si affiancherà ora alla bellezza del paesaggio Patrimonio dell’Umanità e alle eccellenze enogastronomiche celebri nel mondo. Con la prima Biennale delle Langhe daremo forma a un laboratorio permanente di idee e di cultura». Un progetto di lunga durata, dunque, che non si fermerà con l’esaurirsi della titolarità dell’evento. Come sottolinea Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente del Comitato Alba Capitale 2027: «l’arte contemporanea può essere seminata, diffusa, moltiplicata. In un tempo complesso, Alba sceglie l’arte come energia capace di generare comunità, senso e visione».

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La creazione grafica a supporto della presentazione della candidatura di Alba a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027

Un nuovo modello di promozione dell’arte

Si tratta dunque di un vero e proprio piano integrato che mette insieme mostre, installazioni e interventi nello spazio cittadino e rurale, con l’intento di spingere nomi emergenti. È proprio la dimensione diffusa a fare del territorio una piattaforma espositiva in cui conservazione e tutela passano per la sperimentazione e la rigenerazione, con l’ausilio di percorsi innovativi rivolti ai giovani e all’abbraccio della comunità in ogni sua parte. Parola di Nicolas Ballario, curatore del dossier: «Abbiamo immaginato un dossier con l’ambizione di suggerire un nuovo modello per il sistema dell’arte contemporanea. Un modello che mette insieme le eccellenze del settore artistico con industrie, fondazioni, altre discipline come il teatro e la musica. Assegnazioni così importanti devono lasciare un’eredità concreta».

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La delegazione albese con il ministro Giuli nella giornata della proclamazione del capoluogo delle Langhe a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027

Tanti progetti da lanciare e da gestire

La programmazione prenderà forma in una sorta di esordio istituzionale della Biennale delle Langhe, una manifestazione internazionale dedicata al dialogo tra arte, paesaggio e comunità: questa l’idea, questo il lascito permanente della nomina a capitale. Il progetto legato al 2027 – per cui Alba riceverà un contributo di un milione di euro destinato alla realizzazione delle iniziative – coinvolgerà artisti, curatori e studiosi italiani e internazionali nell’ottica di creare una rete di spazi espositivi, opere pubbliche e progetti educativi in dialogo con il territorio delle Langhe, del Roero e del Monferrato, i cui paesaggi vitivinicoli sono già insigniti dell’iscrizione nell’elenco del patrimonio mondiale Unesco. Il calendario s’impernierà su alcuni eventi principali: la grande mostra dedicata a Pinot Gallizio, la retrospettiva su Roberto Longhi, il progetto Radis della Fondazione Arte CRT, Vigne d’Arte, gli interventi artistici in collaborazione con la Fondazione Ospedale Alba-Bra e l’ampliamento della Biblioteca Civica G. Ferrero, con una nuova sezione intitolata a Luca Beatrice.

E dicevamo della dimensione diffusa: già, perché questo modello di capitale culturale ha unito e coinvolto una vasta rete di enti, fondazioni e realtà economiche tra cui Fondazione CRC, Fondazione Ferrero, Fondazione CRT, Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Ente Fiera di Alba, Confindustria, Coldiretti, Confartigianato, Associazione Commercianti Albesi, Fondazione Radical Design, Cantine Ceretto… chi fa squadra vince, non c’è che dire. Ci vediamo fra un annetto, Alba!