Brunico d’autunno: fra colori e sapori

Scopri Brunico e la Val Pusteria nella stagione autunnale: natura, tradizioni, ristoranti tipici, artigianato locale e percorsi immersi nei colori del foliage

Panorama di Brunico, sullo sfondo l'Anterselva_ph. Marco Giovenco
Panorama di Brunico, sullo sfondo l'Anterselva_ph. Marco Giovenco
Brunico, il centro storico. Ph. Marco Giovenco
Brunico, il centro storico. Ph. Marco Giovenco

Ci sono luoghi che, dopo l’estate, non si spengono ma si accendono di nuova vita. Brunico, nel cuore della Val Pusteria e porta d’accesso al Plan de Corones, è uno di questi.
Quando la montagna si veste dei toni caldi dell’autunno, ogni angolo sembra invitare a rallentare: a camminare tra i boschi, ad assaporare la cucina locale, a godersi la luce morbida che accarezza il profilo delle Dolomiti.
Brunico in autunno è un mosaico di esperienze: tra natura e cultura, gusto e artigianato, il borgo pusterese si trasforma in una destinazione capace di parlare ai sensi e al cuore.

Sapori d’autunno tra rifugi e ristoranti tipici

L’autunno a Brunico è anche un viaggio nel gusto. Qui la cucina è identità: un equilibrio tra tradizione contadina e creatività contemporanea. Nei ristoranti e nei rifugi della zona, i prodotti di stagione — funghi, castagne, formaggi di malga, speck e mele — diventano protagonisti di piatti che raccontano la montagna con eleganza e autenticità. Il Ristorante Schöneck, per esempio, a una decina di chilometri a ovest di Brunico (lungo la SP40), precisamente a Falzes in località Molini, è un locale stellato riconosciuto come una delle eccellenze gastronomiche dell’Alto Adige: qui la famiglia Baumgartner studia e presenta da sempre una cucina che è elegante intreccio fra sapori locali e raffinate tecniche culinarie, il tutto impreziosito da abbinamenti con vini di assoluto pregio, sia locali che di altre zone. Altre esperienze assolutamente da consigliare sono all’Hotel Post Bruneck, che all’ospitalità storica e discreta, con camere affacciate sul borgo, affianca la cucina del ristorante Cosmo proponendo piatti della tradizione finemente rielaborati e rivisitati in maniera assai interessante. E l’Arieshof, un maso biologico immerso nel verde e ristrutturato seguendo soluzioni totalmente sostenibili e dove i cicli naturali scandiscono ogni attività. A cominciare dalla semplicità genuina della tavola di un tempo: pane fatto in casa, zuppe preparate con prodotti dell’orto biodinamico, utilizzo di materie prime come uova, latte, burro provenienti dall’allevamento interno. Il maso è a San Lorenzo di Sebato, a una decina di minuti da Brunico, procedendo in direzione sud-ovest lungo la SP56.

A metà strada tra Falzes e Issengo c’è il Gourmet boutique Hotel Tanzer dove, oltre all’ospitalità, è possibile vivere un’esperienza gastronomica che unisce la tradizione alto-atesina e la creatività contemporanea. Tra le delizie del menu spiccano gli immancabili canederli, soffici e saporiti, e gli Strauben — frittelle dolci tipiche — perfetti per concludere un gustoso pasto. Ambiente curato, ingredienti locali e un servizio accogliente rendono la visita un momento di gusto e scoperta.

Toni Mair e lo speck: un simbolo della tradizione locale

Passeggiando per le caratteristiche vie del centro storico di Brunico è facile imbattersi in negozi e botteghe che offrono lo speck, salume tipico della tradizione locale. Tra i locali più caratteristici c’è il Chiosco sui Bastioni di Brunico, creatura dell’eclettico Toni Mair Unter der Eggen. Per capire Toni bisogna partire dallo speck. È figlio dell’Alto Adige più autentico, quello che sa di legno, fumo e montagna. Nel suo mondo lo speck non è solo un prodotto, è un simbolo identitario: la pazienza della stagionatura, l’odore della segatura di faggio, il ritmo lento delle cose fatte bene. Toni ne ha fatto una sorta di manifesto,

Brunico, lo Speck di Toni Mair Unter der Eggen. Ph. Marco Giovenco
Brunico, lo Speck di Toni Mair Unter der Eggen. Ph. Marco Giovenco

portando avanti una cultura del gusto che è anche una cultura della memoria. La prova del nove è la degustazione ai tavolini del suo chiosco, in abbinamento a una delle sue deliziose birre artigianali e agli immancabili e gustosi Bretzel, una sorta di pane, salato o dolce, a cui viene data la classica forma intrecciata.
E poi ci sono le castagne, altra sua grande passione: da bambino, tra i vicoli di Brunico, osservava il padre tostare marroni lucidi e profumati, imparando a riconoscere il punto perfetto in cui il guscio si apre e lascia uscire il profumo. Oggi il suo chiosco è un piccolo rito d’autunno: un punto d’incontro dove il fumo delle braci si mescola alle risate e al dialetto. Toni non vende solo caldarroste, racconta una storia, la sua e quella di un territorio a cavallo fra tradizione e spettacolo.
Toni è un appassionato restauratore e collezionista di affettatrici Berkel d’epoca, macchine “di lusso” del settore: nel suo showroom, più simile a un caveau per affettatrici vintage dal valore inestimabile, espone circa venti modelli restaurati, certificati e perfettamente funzionanti. Per Toni la Berkel non è solo macchina da taglio, ma oggetto di design e memoria: ricorrente è il celebre “rosso Berkel”, simbolo di eleganza industriale, amate da designer e chef come veri pezzi d’arredo.

Arte, cultura e luoghi da visitare a Brunico

Passeggiare per Brunico in autunno significa anche scoprire un patrimonio culturale vivace e autentico. Il lungo corso che collega le due antiche e principali porte del centro dona a visitatori e turisti una passeggiata piacevole in un contesto elegante e signorile. Su tutto domina il Castello di Brunico, fortezza voluta dal vescovo Bruno von Kirchberg nel 1250 e concepita come baluardo spirituale e militare insieme: una sentinella della valle più che un semplice castello. Le mura raccontano ancora di vescovi che si contendevano potere e influenza, di viandanti che bussavano per cercare protezione e di artisti che lasciarono, qua e là, tracce di colore oggi appena leggibili. Dal 2011, tra quelle stesse mura, risuona una voce diversa: quella di Reinhold Messner, che ha trasformato il maniero nel MMM Ripa, museo dedicato ai popoli di montagna. Le sale accolgono testimonianze di yak tibetani e sciamani himalayani, alimentando un cortocircuito affascinante tra sacro e profano, passato e presente.
Per gli appassionati di artigianato e moda, la manifattura Moessmer è una tappa imperdibile: un luogo dove la tradizione tessile (la zona è quella tipica del Loden, la lana del Tirolo) incontra la creatività contemporanea, con tessuti pregiati che da Brunico raggiungono le passerelle internazionali.

Benessere naturale: visita a Bergila

A una decina di chilometri da Brunico, procedendo in direzione ovest lungo la SP40 si raggiunge l’area del Lago di Issengo dove opera Bergila, piccolo tempio del benessere naturale: un’azienda familiare che da generazioni (l’attività fu avviata nel 1912) distilla oli essenziali e produce erbe aromatiche e cosmetici naturali, simbolo di un sapere antico e sostenibile. I mesi più miti vedono la produzione di oli essenziali ed estratti fitoterapici, con particolare rilevanza di pino mugo e ginepro, varietà ricche di proprietà “trasversali” impiegate, tra le varie cose, in chiave antinfiammatoria, antiossidante, per la cura della pelle e delle funzioni circolatorie. La raccolta di queste specie protette avviene nell’ambito di una collaborazione con le istituzioni locali: da un lato si mantiene pulito il bosco e dall’altro si ottiene la materia prima per produrre oli essenziali e aromi naturali.
La distillazione è un’operazione complessa e delicata. Una magia operata dalle mani esperte di Florian che con passione estrae un prodotto unico e prezioso: basti pensare che la resa in termini di oli essenziali è del 2-3% per tonnellata di materia prima.

Foliage e sentieri tra Lago di Issengo e Plan de Corones

Una passeggiata lungo i sentieri nel bosco attorno al Lago di Issengo è un’esperienza assai rilassante: il bosco, con le sue tonalità autunnali, abbraccia e accompagna lungo sentieri dove l’aria profuma di resina e legna appena tagliata. Dalla zona sportiva di Falzes parte il suggestivo percorso di LandArt che in circa tre quarti d’ora di comoda camminata conduce al lago d’Issengo. Lungo il sentiero sono presenti grandi sculture di landart che rievocano leggende, miti e creature del bosco.
Anche i percorsi che circondano il Plan de Corones permettono di scoprire lo spettacolo del foliage: le escursioni guidate del Kronplatz Outdoor Center, parte del programma KronAktiv, offrono la possibilità di esplorare i boschi e i pendii circostanti con guide esperte, tra percorsi panoramici, tour in bici, vie ferrate e attività per famiglie. Per chi ama l’arte, la via Artis è una tappa sorprendente: sei chilometri di sentiero tra le Dolomiti e la catena alpina principale, dove installazioni di artisti locali si integrano nel paesaggio creando un dialogo silenzioso tra natura e creatività. E grazie alla Kronplatz Guest Pass, disponibile per gli ospiti delle strutture aderenti, muoversi è semplice e sostenibile: mezzi pubblici gratuiti, una salita e discesa al giorno in cabinovia e accesso a esperienze selezionate.

Un ritmo lento: vivere Brunico in autunno

Brunico in autunno non è solo una destinazione, ma un modo di vivere. È il ritmo lento delle giornate, il profumo del legno e del pane, il silenzio dei boschi che si preparano all’inverno. È una meta che invita a ritrovare sé stessi, a lasciarsi sorprendere dalle piccole cose e a godere della montagna con tutti i sensi. Qui il turismo si fa esperienza, racconto e memoria. E ogni visita diventa un ritorno. A sé, alla natura, alla bellezza.

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