La città di Orvieto non è solo ricca di bellezze artistiche e culturali, ma vanta anche una straordinaria tradizione enogastronomica, fatta di piatti semplici e genuini. Base della cucina umbra sono gli ingredienti freschi del territorio: protagonisti indiscussi sono il tartufo nero di Norcia, la carne di suino, la pasta fresca fatta in casa, il piccione e la palomba. A tavola non può mai mancare una buona bottiglia di vino locale: dal Grechetto al Trebbiano e Sangiovese, la produzione vinicola locale è famosa in tutto il mondo.
Qui trovate le cinque specialità di Orvieto assolutamente da provare, per un weekend all’insegna del gusto.
1. Lumachelle all’orvietana
Nate come “cibo da tasca” per i contadini che lavoravano nei campi, le lumachelle all’orvietana sono salati rustici dal colore ambrato e la consistenza fragrante. L’impasto è simile a quello del pane e viene insaporito dagli ingredienti che la stagione mette a disposizione: pecorino locale, strutto o prosciutto. Ancora oggi gli abitanti della zona lo scelgono come spuntino di metà mattinata o come sfizioso antipasto dal sapore tradizionale. Il nome “lumachella” nasce dalla forma curiosa di queste pagnotte, arrottolate su stesse come chiocciole.
2. Zuppa di ceci e castagne
La cucina umbra ha origini umili, prevalentemente contadine: per questo tra le sue ricette non possono mancare le zuppe. Una delle più gustose e antiche è la zuppa di ceci e castagne, due ingredienti tipici del territorio. È un piatto dal sapore intenso ma delicato, tanto che viene spesso servito come antipasto, ed è tipico del periodo natalizio.
3. Umbrichelli
Tra i primi piatti di pasta fresca fatta a mano, non perdete gli umbrichelli. Preparati con acqua, farina, uovo e vino, sono simili agli spaghetti ma hanno dimensioni più grandi e una forma meno regolare perché arrotolati a mano. Gli umbrichelli si sposano bene con i sughi più diversi, da quello di funghi al ragù di cinghiale, dall’amatriciana al tartufo.
4. Gallina ‘mbriaca
È un grande classico tra i secondi della cucina umbra. Si racconta che una gallina curiosa spiccò il volo su una tavola imbandita e cominciò a bere vino, fino a ubriacarsi e iniziare a fare chicchirichì al posto di coccodè. Oggi la gallina ‘mbriaca viene preparata e cotta nel vino rosso della zona, come un Montefalco o un Sangiovese. Fondamentale scegliere materie prime di eccellente qualità.
5. Orvietan
Chiudiamo in bellezza il nostro breve itinerario gastronomico con l’Orvietan, lo storico liquore digestivo e corroborante prodotto con oltre 25 erbe, tra cui mirra, essenzio e rabarbaro. La prima licenza di vendita dell’Orvietan risale al 1603. La fama di questo liquore si diffuse poi a livello internazionale – Re Sole, per esempio, era un abituale consumatore – ed entrò nei vocabolari europei dell’Ottocento con la definizione di “famoso antidoto inventato a Orvieto”. Oggi potete assaggiare questa leggendaria bevanda nel Laboratorio dell’Orvietan, a pochi passi da Piazza Duomo.
Sul numero 276 (dicembre/gennaio 2020) di Itinerari e Luoghi, in edicola dal 28 novembre, trovate maggiori informazioni, curiosità e un itinerario dedicato alla città di Orvieto.