N. 275 Novembre 2019

Carissimi lettori,

Dopo l’estate e i tepori autunnali si entra nel periodo dell’anno dove il viaggio assume connotati diversi.

Per trovare il caldo si deve cambiare emisfero, mentre nel nostro continente atmosfere invernali invitano a esperienze legate alla scoperta di luoghi insoliti, dove la chiave di lettura del viaggio diventa l’aspetto caratterizzante.

E in ogni caso l’inverno mediterraneo ha il sapore e i colori di una primavera che rende sempre piacevole ogni partenza, dalla gita fuori porta al viaggio più impegnativo.

Oppure può capitare che la scoperta di un luogo vicino si trasformi in un viaggio profondo e di conoscenza.

È il caso di Tresigallo

piccola capitale del razionalismo architettonico, nata da un sogno di Edmondo Rossoni l’anarchico, il socialista, il fascista, il gerarca, il sindacalista sobillatore di folle e lotte operaie che immaginava la “città solare”.

Paolo Simoncelli è andato per Itinerari e Luoghi a scoprire l’angelo “operaio”, il marmo come zucchero, i bagni pubblici che diventano Sogni e racconta con delicatezza e profondità la città “nata per lettera”, l’utopia diventata realtà; il giornalista romagnolo cammina a braccetto con la presenza eterna di Edmondo Rossoni disegnando un itinerario che gioca con l’essenzialità delle forme e uno spazio geniale.

“Estate tardiva” è invece l’atmosfera che si respira a Grottammare

borgo affacciato verso albe adriatiche, ricordando antiche lotte tra Longobardi e Vaticano.

Il momento ideale per scoprire il borgo è proprio l’estate di San Martino, l’11 novembre quando il sole regala l’ultimo calore alle sabbie morbide.

Ironia della sorte, Grottammare si trova dove transita il 43° parallelo, lo stesso di Vladivostok in Russia, al di sotto del quale inizierebbe il clima mediterraneo.

Mancano poche settimane al Natale ma in occasione della Fiera di San Martino si possono gustare prelibatezze umbre, marchigiane e abruzzesi, immersi nello spirito accogliente del borgo, vivendo atmosfere Liberty, affondando i piedi in spiagge ancora tiepide.

Un’altra esperienza da non perdere è quella di lasciarsi trasportare nel fascino medievale del

Ricetto di Candelo, gioiello piemontese

che si sviluppa dentro le mura e nel reticolo di cinque “rue” lastricate con ciottoli di fiume.

Bellissime le escursioni nella natura che caratterizza le riserve delle Baragge, nota come la “savana biellese” e della Bessa, luogo storicamente ambito dai cercatori d’oro.

Aria di Mediterraneo e tepori africani ci accompagnano

alla scoperta di Malaga e Ceuta

con Fabrizio Finetti, storico collaboratore di Itinerari e Luoghi, esperto di rotte spagnole.

In quest’angolo iberico Malaga è ormai sinonimo di uve dolcissime, terra d’arte e gioia di vivere. Di sole, di mare e di festa.

È un viaggio che si sviluppa oltre i luoghi comuni, a due passi dalla leggendaria Abila, Colonna d’Ercole in terra d’Africa, che per secoli simboleggiava i confini del mondo e del pensiero antico.

E per chiudere un viaggio insolito verso la Scandinavia

immersi nel bianco sconfinato delle isole di Vengsøy e di Kvaløya ricoperte di neve, tra montagne e fiordi che sembrano proteggere l’anima forte e schiva della Norvegia.

Ci troviamo a due passi da Tromsø, la Capitale Artica e uno dei simboli del vivere in sintonia con l’ambiente.

Da metà maggio a luglio il sole non tramonta mai e sull’isola di Kvaløya 300 anime, quasi totalmente dedite alla pesca, hanno firmato una petizione per trasformare il paese in una time-free zone, in sostanza il primo paese al mondo senza orari dove vivere e lavorare con la massima flessibilità.

Con un po’ di fortuna, oltre ad assistere alla luce continua del sole di mezzanotte, si può ammirare la danza ipnotica e misteriosa dell’Aurora Boreale.

Dunque, copritevi bene, e buon viaggio verso il Grande Nord.

Il Direttore
Enrico Caracciolo

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