L’Alta Marca Trevigiana è un territorio da scoprire lentamente, lasciandosi condurre per mano dai suoi profumi, dai sapori, dalla luce soffusa che si spande dalla piana veneto-friulana e s’increspa sulle colline del Prosecco prima di impennarsi verso le Alpi e i loro boschi fruscianti. Terra silente e mormorante, questa, dalla storia lunghissima che affonda le radici negli albori dell’umanità: il modo migliore per visitarla è concedersi il giusto tempo per assaporarne le anime molteplici. Proprio qui, infatti, è stata creata la rete dei Parchi dell’Alta Marca Trevigiana: cinque comuni (Revine Lago, Fregona, Cordignano, Cappella Maggiore e Sarmede) e cinque parchi esperienziali che, collaborando, hanno istituito una rete di visita ed esplorazione del territorio.

Parchi dell’Alta Marca Trevigiana, un itinerario di storia…

L’itinerario lungo i Parchi dell’Alta Marca Trevigiana prende il via da Revine Lago, comune sparso posto sulle sponde di due laghi di origine glaciali e comunicanti tra loro, il Lago di Lago e il Lago di Santa Maria. Si può parcheggiare l’automobile nei pressi del Parco Archeologico-Didattico del Livelet, che sarà la prima tappa del giro. Il parco ha l’obiettivo di valorizzare il vicino sito archeologico di Colmaggiore di Tarzo e di offrire ai visitatori la possibilità di toccare con mano la vita degli uomini e delle donne del passato. All’interno del parco è stato infatti ricostruito un villaggio palafitticolo: con una breve ma ben documentata passeggiata (meglio se accompagnati dalle guide del parco) è possibile immaginare come dovessero vivere i nostri antenati, oltre che apprezzare la magnifica natura lacustre circostante.

Dopo la visita al parco, godetevi ancora un po’ i paesaggi dei laghi grazie al percorso pedonale di facile percorrenza, ben segnalato e pianeggiante, che corre lungo le sponde. Ci vorranno all’incirca tre ore, ma la passeggiata è agevole e molto rilassante. Si passa attraverso canneti, sponde di salici piangenti, un casone per il bird-watching e la suggestiva “Via dei Murales” del comune di Fratta, anch’esso affacciato sul lago, prima di riportarci all’automobile.

…E di cultura

Dirigiamoci ora verso il comune di Vittorio Veneto e concediamoci un buon pranzo in una delle numerose trattorie del territorio e una visita alla città. Da menzionare sono soprattutto la splendida cattedrale di Santa Maria Assunta e san Tiziano Vescovo, il Castello di San Martino, il Duomo di Santa Maria Nova di Serravalle, la trecentesca Chiesa di San Giovanni Battista e la bella Piazza Marcantonio Flaminio circondata da palazzi rinascimentali, tra cui la Loggia di Serravalle, che oggi accoglie il Museo del Cenedese.

Una volta conclusa la visita a Vittorio Veneto, andiamo a Cappella Maggiore per un pit-stop di gusto e sapore. Qui infatti è stato istituito il Parco dell’Olivo, grazie all’attività della Cooperativa Reitia che ha preso in gestione il frantoio cittadino e propone visite guidate alla struttura e agli uliveti, oltre che degustazioni di olio extravergine locale.

Ultima tappa del primo giorno di itinerario tra i parchi dell’Alta Marca Trevigiana sarà invece il “paese delle fiabe”, cioè il comune sparso di Sarmede. Oltre a essere un paese molto suggestivo, è stato anche paese adottivo dell’artista e illustratore di origini ceche Stepan Zavrel. Ed è stata proprio l’influenza di Zavrel a trasformare Sarmede in ciò che è ora: un piccolo borgo montano interamente votato all’arte! Ogni anno vi si svolge infatti una mostra internazionale di illustrazione, oltre che numerosi eventi collaterali, workshop, corsi ed attività dedicati all’illustrazione per l’infanzia e alla fantasia. Non a caso, Sarmede è diventato il Parco della Fantasia, e offre a chi vi si rechi la possibilità di ammirare i numerosi murales dipinti anno dopo anno sulle sue facciate e di perdersi in un mondo di colori e immaginazione.

Natura e tradizione nei parchi dell’Alta Marca Trevigiana

Dopo aver conosciuto l’anima culturale e storica dei parchi dell’Alta Marca Trevigiana, è tempo di assaporarne anche quella più selvaggia. Direzione massiccio del Cansiglio-Cavallo, quindi, e più precisamente il comune di Cordignano, dove è stato istituito il Parco dei Carbonai, proprio nel cuore della foresta del Cansiglio, in località Lamar. La visita al Parco dei Carbonai è l’occasione per scoprire la vita e il lavoro di queste persone che fino a pochi decenni fa popolavano i boschi producendo il prezioso combustibile. Sono stati infatti ricostruiti un casòn dei carbonai e l’aia carbonifera con il pojat, cioè il forno conico in legna e terra per la produzione del carbone.

Il Parco dei Carbonai è anche punto di partenza per numerosi trekking di vari livelli che conducono alla scoperta del bosco del Cansiglio, sfruttato già dai tempi della Serenissima. Ricordatevi di portare con voi il pranzo al sacco e di indossare abbigliamento adeguato alle escursioni in montagna.

Le grotte scavate dall’uomo

Ci dirigiamo infine verso Fregona, e il particolare verso il Parco delle Grotte del Caglieron, un complesso di grotte naturali e artificiali, canyon, cascate e marmitte scavate nella roccia. All’interno del parco si snoda un percorso che conduce alla scoperta dell’articolata geologia della zona, del percorso dell’acqua nelle viscere carsiche della montagna e dell’attività umana di estrazione dell’arenaria, che ha scavato qui sotto grotte di dimensioni titaniche. Di particolare suggestione sono soprattutto i tratti che si snodano lungo le pareti dei canyon, su passerelle in legno recentemente rinnovate. Infine, non dimenticatevi una tappa finale presso l’infopoint del parco. Qui è possibile infatti acquistare alcuni dei prodotti tipici del territorio, non da ultimi i formaggi di grotta stagionati proprio nelle grotte di arenaria, oppure il pregiato Torchiato di Fregona, vino passito DOCG.

Informazioni utili per visitare l’Alta Marca Trevigiana

 

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