Il 22 luglio i Portici del Grano accolgono i migliori esperti di prodotti lievitati. Un evento che di anno in anno cresce – come la pasta madre – accendendo i riflettori sulle specialità dolci della città. E proprio la Notte dei Maestri del Lievito Madre è l’occasione perfetta per partire alla scoperta delle migliori pasticcerie locali, riunite nel Club di prodotto Parma City of Gastronomy, e ripercorrere, ogni sabato, le tracce della Duchessa Maria Luigia, protagonista assoluta del Dolce Sweet Tour.

Tutti pazzi per il lievito madre, simbolo della cucina homemade, “creatura” vivente a cui viene votato un vero e proprio culto iniziatico fatto di trucchi del mestiere tramandati di generazione in generazione. Il prossimo 22 luglio Parma torna ad essere il centro focale di questa community di appassionati, professionisti e non, con la Notte dei Maestri del Lievito Madre, giunta alla quinta edizione. L’occasione per esplorare un territorio votato a un altro culto molto speciale, quello travolgente dei sensi, delle eccellenze gastronomiche da scoprire davanti a una tavola imbandita, o anche “on the road”, visitando i migliori artigiani del cibo. Perché la Città creativa Unesco per la gastronomia, – cuore della Food Valley – possiede un insospettabile “lato dolce”.

La Notte dei Maestri del Lievito Madre

Una grande festa che celebra molto più di una professione o di un prodotto: un vero stile di vita. La Notte dei Maestri del Lievito Madre è un invito ad incontrare i più grandi professionisti italiani, apprendere da loro i segreti di una lievitazione naturale perfetta, degustare gratuitamente panettoni e simili, compresi quelli speciali inventati per il prossimo Natale dai migliori chef. Prodotti di altissima qualità che a scelta potranno essere abbinati a prodotti del territorio.

Maestri lievito madre

Appuntamento il 22 luglio in Piazza Garibaldi, sotto i Portici del Grano, in pieno centro: una trentina di Maestri del Lievito Madre parteciperanno all’evento, ideato dal Maestro Claudio Gatti della Pasticceria artigianale Tabiano, a Tabiano Terme di Salsomaggiore. A partire dalle ore 20, per tutti gli appassionati, la parola chiave è relazione: pura festa, condivisione, scambio di consigli e ricette. Un piccolo talk show precederà le degustazioni: un approfondimento dedicato agli aspetti più curiosi e tecnici del lievito vivo, all’origine di un prodotto che, nel segno della più pura artigianalità, non è mai uguale a sé stesso, ma dipende dalle condizioni atmosferiche e dalla “mano” che lo accudisce e prepara. Le degustazioni saranno una felice sorpresa, un viaggio sensoriale attraverso tutta la penisola, per conoscere tradizioni regionali ma anche le innovazioni apportate dai massimi professionisti e specialisti in materia. Non solo: si potranno scoprire, in anteprima assoluta, quali saranno i panettoni e i dolci del prossimo Natale firmati dai pastry chef più titolati. Ospite d’onore della serata, il Maestro Rolando Morandin, che ha formato una generazione di professionisti della lievitazione naturale e ha ideato un proprio metodo per la conservazione del lievito in acqua: gli sarà conferito un premio alla carriera. Per informazioni: www.nottemaestrilievitomadre.it

Esplorando la Parma “dolce”

Non solo celebrità come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma e Culatello di Zibello popolano la Food Valley: Parma merita di essere assaporata anche attraverso le tante produzioni meno note, ma figlie di una tradizione ricca di gusto e storia. Un tour ideale può partire in pieno centro, dall’insegna della cioccolateria gelateria Banchini: aperta nel 1879, ha conosciuto il suo rilancio da qualche anno, grazie ai tris-nipoti del fondatore, ispirati dal ritrovamento del prezioso ricettario manoscritto originale. Oggi i fratelli Giacomo ed Alberto aprono le porte sia del negozio che del laboratorio, per visite guidate e degustazioni. Pochi passi, ed ecco un altro tempio della tradizione, Anima di Parma, il meglio della Pasticceria San Biagio. La famiglia Zambelli da 4 generazioni ha saputo proseguire un percorso basato sui prodotti di Parma a km 0, biologici, a filiera corta e controllata, garantendo freschezza e qualità, dando voce a un legame profondo con il territorio.

Oltre le mura della città ci aspetta un altro panorama gastronomico, un altro mondo da esplorare. Ci inoltriamo sulle colline, per altre due tappe golose. A Salsomaggiore Terme ci fermiamo alla Pasticceria Tosi, altro luogo della tradizione, che fin dal 1962 propone i dolci più rappresentativi del territorio e dei dintorni, come quelli legati a Maria Luigia, o la spongata, i semifreddi, le produzioni speciali per le Feste, la pasticceria, fino alla sua celebre variante della focaccia: tutto realizzato seguendo i criteri più elevati di artigianalità. Non distante, nel paesino di Tabiano Terme, una bella conclusione per questo viaggio, la Pasticceria Tabiano, impegnata nella rivisitazione dei grandi classici attraverso proposte che celebrano la cultura, la storia e l’arte, come i dolci verdiani, o come la sua nota versione della focaccia.

Dolce Sweet Tour

C’è un motivo se a Parma si respira un’atmosfera parigina: l’indimenticabile Maria Luigia d’Asburgo Lorena, Duchessa di Parma, imperatrice dei francesi e moglie di Napoleone. Il ricordo di questo personaggio riecheggia anche nelle specialità a lei dedicate: basti pensare al Dolce Maria Luigia, un connubio di cioccolato e amarene, la cui ricetta, antichissima, è stata rinvenuta all’interno della biblioteca del Castello Meli Lupi di Soragna. O ancora, alla torta Duchessa, profumata di cioccolato e zabaione, proposta sia come dessert da fine pasto che in versione mignon.

Per scoprire queste specialità, appuntamento ogni sabato pomeriggio per il Dolce Sweet Tour, organizzato da Assapora Appennino, sulle tracce della signora della città, donna illuminata, raffinata mecenate, protagonista dei salotti e della politica parmigiana. Si parte dal museo Glauco Lombardi per conoscere questa figura centrale per la vita cittadina, e poi si sosta per assaggiare una prelibatezza che lei stessa aveva importato da Parigi, i tortelli verdi dolci. Dolcezze, eccellenze gastronomiche, sapori ed esperienze: tutto il bello e il buono della Food Valley invitano ad assaporare il territorio in tutte le stagioni, non solo in città ma anche in provincia, per riscoprire la tradizione e esplorare la modernità, coniugate con sapienza dalla prima città creativa Unesco per la gastronomia Unesco, che si prepara con fermento al 2020, anno in cui la città ducale sarà incoronata Capitale Italiana della Cultura.

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