Suzuki Italia ha deciso di sostenere la mostra “Seta: il filo d’oro che unì il Piemonte al Giappone”, inaugurata oggi venerdì 14 settembre presso il Castello Reale di Racconigi (Cuneo), che la vedrà attiva dal 14 settembre al 20 novembre 2018. Come la mostra ha lo scopo di illustrare il legame tra il Piemonte e il Giappone attraverso la storia della seta, così gli stessi elementi fanno parte della storia di Suzuki: un’azienda internazionale con sede in Giappone, nata nel 1909 come produttrici di telai tessili e che vede la propria sede italiana da sempre situata alle porte di Torino.

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L’arrivo della seta giapponese in Piemonte
Le origini del commercio della seta in Piemonte iniziarono alla fine dell’Ottocento, quando l’imprenditore torinese setaiolo Vittorio Sallier del La Tour raggiunse il Giappone per stabilirsi, nel 1867, a Yokohama, fino al 1870. Lo scopo della sua permanenza in Giappone era volto a scoprire e ad ottenere la migliore varietà di seme-bachi da importare in Italia. Il Piemonte stava, infatti, attraversando una crisi agraria data a un parassita che stava distruggendo l’allevamento del baco da seta. L’imprenditore torinese superò diverse difficolta per riabilitare il prestigio dell’industria italiana della seta italiana, ma la sua attività è da considerarsi precursore di una serie di scambi commerciali e rapporti diplomatici tra il Piemonte e il Giappone, ancora oggi presenti e vivi sul territorio.

Suzuki e la seta: un legame a doppio filo
Nonostante oggi sia conosciuta da tutti per essere uno tra i principali costruttori mondiali di automobili, motocicli e motori fuoribordo, Suzuki Motor Corporation ha un legame storico profondo con il settore tessile. Quando fu fondata nel 1909 da Michio Suzuki ad Hamamatsu, l’Azienda si chiamava infatti Suzuki Loom Works e produceva telai per la fabbricazione di tessuti, in particolare proprio della seta, la cui industria era molto florida nel Giappone di quell’epoca. La forte espansione registrata nei primi anni portò l’azienda a riorganizzarsi nel 1920 e a cambiare ragione sociale in Suzuki Loom Manufactoring Co. La sua attività principale rimase la costruzione di telai ancora per alcuni decenni, durante i quali la crescita conobbe un ulteriore impulso, trainata dal successo internazionale di una macchina tessitrice di nuova concezione, inventata dallo stesso Suzuki nel 1929. Il dinamismo e la capacità di rispondere alle esigenze dei mercati spinsero Suzuki nel dopoguerra a cimentarsi in nuove sfide. Nel 1952 vide dunque la luce la prima bicicletta a motore di Suzuki mentre nel 1955, un anno dopo che l’Azienda aveva assunto il nome di Suzuki Motor Co., Ltd., fu la volta della prima automobile, la Suzulight, L’attività in ambito tessile continuò accanto a quella dei veicoli a motore fino al 1961, quando la divisione telai diede vita a una società a se stante, la Suzuki Loom Works Co.

Anche oggi che occupa l’8° posto nella classifica mondiale delle vendite (fonte JATO), con oltre 3 milioni di vetture prodotte all’anno, Suzuki è orgogliosa delle proprie origini in ambito tessile. Così come agli albori, continua ad adottare una strategia di crescita graduale e sostenibile, proponendo modelli originali e puntando su valori quali l’affidabilità, l’efficienza e l’innovazione.

 

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