Viaggio a piedi intorno alla montagna che guarda tutti i quattromila della Valle d’Aosta. Sentieri immersi nel silenzio a due passi dal cielo, rifugi accoglienti, segni d’artisti lungo tracciati poco frequentati che lambiscono foreste, laghi e alpeggi. Passo dopo passo, zaino in spalla, per vivere le grandi montagne.

Di Enrico Caracciolo

Alba dal Rifugio Fallère, Tour del Mont Fallère, Valle d’Aosta, Italia

 L’ITINERARIO Mont Fallère (trekking a piedi)

  • Durata: 3-6 giorni
  • Periodo consigliato: fino metà ottobre
  • Note: l’anello si sviluppa per un dislivello totale di 2.160 metri per una distanza di 35 km (47 km con la variante Vetan). Non presenta difficoltà tecniche, è interamente segnalato con segnavia TMF (Tour Mont Fallere) e non richiede un particolare allenamento ma va affrontato in buone condizioni fisiche e una certa abitudine a camminare. Si può effettuare in entrambe i sensi, ma noi suggeriamo il giro in senso orario. L’ideale è percorrere il tour in tre tappe che diventano quattro con la variante Vetan, decisamente consigliata. I rifugi sono confortevoli e molto accoglienti.

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Prima tappa: verso Chaligne.

  • Punto di partenza: Etroubles
  • Punto di arrivo: Rifugio Chaligne
  • Dislivello in salita: 710 m
  • Dislivello in discesa: 120 m
  • Durata: 4 ore
  • Note: la prima tappa si snoda principalmente sul versante destro orografico della Valle del Gran San Bernardo, attraverso una grande abetaia, per salire alla Comba d’Ars e la valle del torrente Buthier con maestose vedute su Grand Combin, Dent d’Hérens e la Valpelline.

Partiamo da Etroubles lasciando l’auto nel parcheggio del campeggio “Le Tunnel”.

Iniziamo a camminare su strada asfaltata fino alle strutture abbandonate della vecchia colonia.

Poco dopo termina l’asfalto e si comincia a camminare su un tracciato sterrato seguendo il sentiero n°5 e entrando in un bosco di abeti rossi e larici.

Oltrepassato un torrente, nei pressi di un bivio, si tiene la sinistra seguendo le indicazioni per il Rifugio Chaligne.

Si cammina ora in piano costeggiando un paravalanghe fino ad uno slargo dove inizia, sulla destra, un sentiero in salita (5A) attraverso un fitto bosco di larici e abeti.

Alle nostre spalle si possono vedere la Becca di Viou, la Dent d’Herens e il vallone di Menouve. Poco dopo  (circa 1 ora dalla partenza), si incontra la poderale seguendola  in leggera discesa piegando a sinistra nei ressi di una grande masso.

Due tornanti in discesa e si oltrepassa il ponte sul torrente d’Ars. Si segue la poderale lungo il torrente per circa 400 metri per poi imboccare sulla destra il sentiero che arriva alla fine del bosco risalendo la Comba d’Ars.

Raggiunti i prati, in vista dell’alpeggio di Ars, si prende sulla sinistra la strada poderale del Ru Collet per ricongiungersi con la poderale che sale da Buthier e raggiungere facilmente il Rifugio Chaligne.

Seconda tappa: verso Mont Fallère

  • Punto di partenza: Rifugio Chaligne
  • Punto di arrivo: Rifugio Mont Fallère
  • Dislivello in salita: 900 m
  • Dislivello in discesa: 480 m
  • Durata: 5 ore
  • Note: la seconda tappa si snoda attraverso uno spettacolare paesaggio alpino, sempre in quota, con grandi vedute su Gran Paradiso, Grivola e Monte Emilius. Punti di grande interesse sono la Pointe de Chaligne e il lago Fallère.

Dal Rifugio Chaligne si va oltre il laghetto imboccando la strada che conduce alla Tsa de Chaligne e quasi subito si piega a sinistra  su una pista da seguire fino alla seconda curva.

Seguendo le indicazioni per la Costa Tardiva del segnavia n°3, sulla destra parte il sentiero che attraversa un bosco di larici in costante salita.

Incontrata la poderale che conduce alla Tsa de Chaligne la si attraversa per proseguire fino ad una radura sulla Costa Tardiva riconoscibile per la presenza di una croce (2.145 mt) tra rododendri e ginepri.

Seguiamo ancora il segnavia n°3 il sentiero guadagna quota verso la Costa Tardiva sul crinale a cavallo tra la valle del torrente Buthier e la Comba d’Ars.

Oltrepassiamo il ripetitore avendo come punto di riferimento le frecce gialle sulle pietre, proseguendo sulla cresta erbosa innestandosi sulla cresta che unisce la Pointe de Chaligne e il Mont Fallère.

Raggiunta la Pointe de Chaligne  (2.608 mt) con due grandi croci si può godere di un superbo panorama sulle valli del Gran Paradiso, le montagne di Aosta, la Valpelline e la Valle del Gran San Bernardo.

Tra il Col de Metz e il Lac Fallere, Tour del Mont Fallère, Valle D’Aosta, Italia

Senza difficoltà si scende al Col de Metz (2.486 m) dove un cippo indica il sentiero che arriva direttamente dal Rifugio Chaligne.

Si cammina ora in discesa verso l’Alpe Chezere di sotto dove il sentiero si va ad innestare sulla strada poderale che raggiunge l’alpeggio La Neuve.

L’itinerario prosegue ora lungo il sentiero 8° che attraverso una valletta risale verso il Lac Fallère.

Da qui si prosegue , prima in salita, poi a mezza costa alle falde del Mont Fallère e poi in discesa fino al Lac de Grenouilles (Lago delle Rane) dove si procede a vista verso il Rifugio Mont Fallère (2.385 m) situato in magnifica posizione panoramica tra il Col Fenêtre e gli altopiani di Vetan.

Vetan, Tour del Mont Fallère, Valle D’Aosta, Italia

Variante Vetan

  • Punto di partenza: Rifugio Mont Fallère
  • Punto di arrivo: Vetan
  • Dislivello: 650 m
  • Durata: 2 ore per l’andata, 3 ore per il ritorno.
  • Note: percorso di andata e ritorno lungo il Museo a Cielo Aperto ideato dallo scultore Sirio Vierin. Si può effettuare in giornata tornando oppure pernottare a Vetan.
Dal Rifugio Mont Fallère a Vetan, Tour del Mont Fallère, Valle d’Aosta, Italia

Dal Rifugio Mont Fallèere si prende la poderale che scende verso Vetan. Poco meno di 2 km con una bellissima vista sulla Grivola e le creste del Gran Paradiso fino al bivio a sinistra sul sentiero che in ripida pendenza si snoda lungo la cresta per poi entrare nel bosco e svilupparsi nel Vallone di Loe.

L’itinerario prosegue ora nel pianoro dell’alpeggio di Thoules terminando senza alcuna difficoltà a Vetan, e precisamente presso l’Hotel Notre Maison. Per il ritorno si segue la stessa strada.

Terza tappa: in “volo” verso il Col Fenêtre

  • Punto di partenza: Rifugio Mont Fallère
  • Punto di arrivo: Etroubles
  • Dislivello in salita: 460 m
  • Dislivello in discesa: 1550 m
  • Durata: 5-6 ore.
  • Note: si consiglia di partire all’alba per arrivare sul Col Fenêtre e godersi lo spettacolare panorama con le prime luci della mattina. Tappa spettacolare che volge le spalle alla Valle d’Aosta e il Gran Paradiso per affacciarsi verso la catena del Monte Bianco e la Valle del Gran San Bernardo.

Partiamo seguendo la carrareccia che in pianura raggiunge l’alpeggio di Les Crottes dove si imbocca il sentiero che inizia a guadagnare subito quota risalendo il corso del rio Verrogne.

Mantenendo la destra idrografica. Raggiunto un pianoro con una torbiera il sentiero non è più molto evidente: in ogni caso evitare la deviazione a destra verso il Mont Fallère e proseguire verso il costone attraversato dal sentiero che con stretti tornanti raggiunge il Col Fenêtre  a 2.729 m.

Consigliamo la breve deviazione verso il Monte di Vertosan (2.821 m) che si raggiunge camminando tra roccette su un tracciato che non presenta particolari difficoltà, in completa sicurezza (non ci sono zone esposte).

Col della Finestra (2726 m), Tour del Mont Fallère, Valle D’Aosta, Italia

Tornati al Colle Fenêtre inizia la ripida discesa con un sentiero panoramico che richiede attenzione: il primo tratto è abbastanza tortuoso e leggermente esposto in alcuni punti. Raggiunta la quota  2.500 m il tracciato diventa più tranquillo fino a raggiungere il prati della Tsa de Flassin.

Inizia qui la poderale che digrada nel lungo vallone fino ad immergersi nuovamente nel bosco fino a raggiungere la Valle del Gran San Bernardo. Si transita nei pressi del campeggio “Pineta di Flassin” e attraverso un bel Percoso Vita si arriva a Etroubles, chiudendo così l’anello.

HIGHLIGHTS

VALLÉE D’AOSTE JAMBON DE BOSSES DOP

Saint-Rhémy-en-Bosses è un piccolo villaggio ai piedi del Colle del Gran San Bernardo. Luogo di antiche e preziose tradizioni, tra cui la produzione del Vallée d’Aoste Jambon de Bosses DOP, un prosciutto di alta qualità, patrimonio di questo territorio che ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta per lo stretto legame col territorio, la materia prima e il processo produttivo artigianale.

La materia prima è costituita esclusivamente da cosce di Suino Pesante Italiano allevato secondo i dettami imposti dalla DOP dei prosciutti italiani; la lavorazione è caratterizzata, così come imposto dalla tradizione locale, da un massaggio manuale per rimuovere eventuali tracce di siero e sangue.

La salatura viene effettuata con una miscela di cloruro di sodio cristallizzato, aglio tritato, salvia, rosmarino, pepe macinato e bacche presenti nella zona di Saint-Rhémy-en-Bosses.

Il processo di stagionatura invece prevede un periodo minimo di dodici mesi e l’autenticità del prodotto è garantita da una marchiatura a fuoco sulla cotenna della coscia.

Gli aspetti che contribuiscono a rendere unico questo prosciutto sono gli aromi del territorio nel processo di salatura e la stagionatura che avviene con esposizione ai venti freddi che scendono dai quattro colli che circondano St-Rhemy.

ARTIGIANATO E PRODOTTI TIPICI

  • Etroubles: birre artigianali non pastorizzate presso il birrificio Le Bieres du Grand St. Bernard (Rue des Forges 1, Etroubles; tel. 0165.1853492, www.lesbieresdugrandstbernard.it).
  • Pane, grissini, focaccia e biscotti artigianali presso il panificio Sfizio Dolce e Salato (Via Chevrieres, tel. 0165.789612).
  • Vetan, Tour del Mont Fallère, Valle D’Aosta, Italia

    Vetan: Fontina d’alpeggio, 10 minuti dal paese direttamente dal produttore Quendoz (Frazione Pessolin 24, Jovencan; cell. 333.3623355).

  • Gignod: Formaggi caprini prodotti nella Petite Ferme di Fulvio Cheillon (Fraz. Arliod, sulla strada del Gran San Bernardo a 5 min da Aosta; tel. 0165.256729, cell. 349.0575608, fulviocheillon@hotmail.com).
  • Aosta: Formaggi e prodotti del territorio come yogurt e succhi di frutta selezionati dai piccoli produttori presso l’Erbavoglio – Antica latteria in Aosta (Rue Monseigneur de Sales 14, angolo Piazza della Cattedrale, tel. 0165.548661, www.erbavoglioformaggi.it). 

INFORMAZIONI UTILI

COME ARRIVARE

In auto: Autostrada A5 del Monte Bianco fino allo svincolo di Aosta Est; proseguimento verso lamE27 del Gran San Bernardo fino a Etroubles. In treno: Aosta è la stazione di riferimento; da qui in bus fino a Etroubles (25 min); info: SAVDA Autoservizi Valle d’Aosta S.p.A., Strada Pont Suaz 6, Aosta, tel. 0165.367011, n° verde 800.170444 (solo da predissi 0165, 0166, 0125), www.savda.it.

COSA PORTARE

Si viaggia in autonomia per 3-5 giorni.

Nello zaino non dovrebbero mancare una giacca antivento e impermeabile, un pile, un paio di pantaloni lunghi e un paio corti, due maglie intime traspiranti,  guanti in pile, cappellino da sole e copricapo caldo in pile, sacco lenzuolo e asciugamano, occhiali e creme solari, un completo intimo di ricambio da utilizzare in caso di emergenza (ad esempio, dopo forte pioggia); consigliato anche un copri-zaino e un piccolo kit di pronto soccorso.

Ideali scarponcini da trekking alti con suola in vibram. Infine una borraccia capiente, reintegratore di sali minerali e frutta secca o barrette energetiche.

DOVE DORMIRE E MANGIARE

  • Etroubles: Hotel Beau Sejour, SS Gran San Bernardo 3; tel. 0165.78210, www.beausejour.it: in posizione strategica per il Tour del Mont Fallère, accogliente e confortevole; cucina tipica valdostana e alcune prelibatezze come gli gnocchi fritti con prosciutto crudo nostrano e gli gnocchi di farina di castagne con fonduta al profumo d’Alba; il flan di ricotta e carciofi in vellutata di pomodori, “la freucachà” stufato di pere, patate, porri e fontina; “la Favò” pasta e fave, pane integrale e fontina.
  • Gignod- Alpe di Chaligne: Rifugio Chaligne, cell. 348.3366924, www.chaligne.com: in splendida posizione a 1.943 m d’altezza, sapientemente ristrutturato rispettando le caratteristiche di baita in pietra e legno con materiali di recupero ed ecocompatibili. Ottima la cucina che rispetta la tradizione valdostana con una indimenticabile polenta e salsicce e i formaggi prodotti in alpeggio; il marchio “Saveurs du Val d’Aoste” è la garanzia di una cucina legata ai prodotti del territorio.

    Alpeggio di Chaligne, Tour del Mont Fallère, Valle D’Aosta, Italia
  • Mont Fallère: Rifugio Mont Fallère, Loc. Les Crottes, Saint-Pierre, tel. 366.1745090, 339.1791023, 338.6162618, www.rifugiomontfallere.it: uno dei rifugi più belli della Valle d’Aosta ai piedi del Mont Fallère con una vista magnifica impreziosito dai lavori di scultura del maestro Siro Vierin, ideatore e costruttore del rifugio; cucina tipica valdostana con polenta concia, brasato di cervo, salumi e formaggi, vino del territorio e birre artigianali valdostane.
  • Vetan: Hotel Notre Maison, Loc. Vetan 4, tel. 0165.908960, www.hotelnotremaison.com: albergo di montagna, atmosfera familiare, ottimi servizi; noleggio biciclette a pedalata assistita; il ristorante propone un menù legato alle tradizioni con piatti molto interessanti come la tometta grigliata con crema di aceto balsamico, pinoli e uvetta con insalatina; raviolacci alle castagne con lardo e miele; sfilacci di carne con porcini; fonduta al cioccolato.
  • L’Abri – Chambres d’Hotes, Fraz. Vetan Dessous 83, tel. 0165.908830, www.lovevetan.com: 6 camere a due passi dal paradiso con vista sul Gran Paradiso, la Grivola e Pila; accoglienza familiare, colazioni leggendarie; ristorante conosciuto e apprezzato, inserito nel circuito “Saveurs du Val d’Aoste”; la cucina di Antonella è una garanzia con piatti a base di carne, vegetariani e materie prime del territorio: polenta concia e carbonada indimenticabili.

GUIDE E CARTINE

Silvia Mattea, Tour du Mont Fallère, Guida escursionistica alla scoperta di un mondo incantato, Tipografia Valdostana: guida con descrizione dei percorsi intorno al Mont Fallère e cartina.

Marco Blatto e Luca Zavatta, Conca di Aosta – Mont Emilius – Mont Fallère – Trekking, L’Escursionista Editore, www.escursionistaeditore.com: guida con cartina 1:25.000 allegata. AAVV, La Valle del Gran San Bernardo, Storia, natura, itinerari; Proget srl – Le Pays du Grand-Saint-Bernard.

INDIRIZZI UTILI

Ufficio del Turismo di Etroubles, Strada Nazionale Gran San Bernardo, Etroubles; tel. 0165.78559, www.lovevda.it.

NOTE DI VIAGGIO

Atmosfera, silenzi, energia, luce, arte, storie.

In sei parole c’è il Tour del Mont Fallère, un piccolo grande viaggio nel cuore della Valle d’Aosta lungo una rotta ignorata dai flussi escursionistici in cerca di grandi montagne e profonde emozioni alpine.

Il Mont Fallère non è il Cervino o il Monte Bianco ma quando il Creatore ha disegnato le montagne della Valle d’Aosta ha deciso che il balcone privilegiato che raggiungesse con un colpo d’occhio i giganti alpini sarebbe stato il Mont Fallère, una piramide naturale che taglia nuvole, albe e tramonti.

I primi passi partono da Etroubles, villaggio di montagna dove si respira il senso antico del viaggio.

Passa da qui infatti la Via Francigena che collega Canterbury e Roma che ha visto il transito di una moltitudine di mercanti e pellegrini. E passa da qui la forza comunicativa dell’arte che dal 2005 ha trasformato il borgo in un museo a cielo aperto con dipinti murali e sculture di artisti internazionali

Raggiunto l’alpeggio di Ars si cammina nei grandi spazi che accompagneranno tutto il cammino.

Alpeggio di Chaligne, Tour del Mont Fallère, Valle D’Aosta, Italia

E la prima tappa termina al rifugio Chaligne, luogo giusto per condividere momenti di montagna con persone che hanno trasformato questo luogo in un’eccellenza dell’ospitalità d’alta quota.

Grande merito va a Moira Henriet, architetto ma soprattutto una donna legata ai muri della baita di famiglia trasformata in un rifugio di design ispirato a principi di architettura eco compatibile.

Il secondo giorno di cammino inizia nel bosco per proseguire in una magica sospensione attraverso colli e alpeggi.

La vista sul Monte Emilius, le creste del Gran Paradiso e la Grivola è superba: Pointe de Chaligne e Col de Metz sono straordinari punti di osservazione e affascinanti passaggi per la seconda parte del cammino giornaliero che da Chezere raggiunge lo specchio immobile del Lac Fallère.

Lac Fallère, Tour del Mont Fallère, Valle D’Aosta, Italia

L’arrivo al rifugio Mont Fallère è un momento atteso e desiderato di questo piccolo viaggio. Il rifugio racconta la vita, i sogni, la forza creativa di Siro Vierin, artista scultore, figlio di queste montagne. Il suo sogno era raccontare il Genius loci del Mont Fallère.

Sculture di Siro Vierin nei pressi del Rifugio Fallère, Tour del Mont Fallère, Valle d’Aosta, Italia

Oggi il rifugio è sicuramente uno dei più apprezzati delle Alpi.

La vista è di quelle che ti rapiscono con una potente energia, ma qui il valore aggiunto si deve a allo spirito creativo di Siro che racconta le “sue” montagne con sorprendenti sculture che trasformano in un vero e proprio museo a cielo aperto il sentiero che dal rifugio arriva a Vetan: camosci, stambecchi, gufi, aquile, farfalle, pastori, e persino una vipera, appaiono all’improvviso rendendo insolita e piacevole la camminata.

La terza tappa chiude il cerchio e regala le emozioni che solo le grandi montagne riescono a comunicare.

Quasi tutto accade poco dopo il Rifugio Mont Fallère, e precisamente nel momento in cui si valica il Col Fenêtre, luogo iconico di questo trekking.

In particolare la breve deviazione verso il Monte di Vertosan è un volo che permette di abbracciare con un solo colpo d’occhio Grivola, Gran Paradiso, la catena del Monte Bianco, Grand Combin e Cervino: senz’altro uno dei balconi più spettacolari dell’intero arco alpino.

Da lassù inizia la lunga discesa verso la Valle del Gran San Bernardo. A Saint-Oyen si imbocca il sentiero verso Etroubles.

Ultimi passi nel borgo, il piacere di mettere giù lo zaino, rinfrescarsi alla fontana, continuare a viaggiare nel segno dell’arte tra sculture e dipinti murali che raccontano queste montagne.

 

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