Un’esperienza di visita in Maremma attraverso vino, architettura e archeologia a Rocca di Frassinello

di Giuditta Pesenti, foto Rocca di Frassinello

La costa è a due passi ma la Maremma che guarda verso le colline dell’entroterra ha tante storie da raccontare.

Come il progetto che ha unito Soprintendenza, Università di Firenze e Azienda Rocca di Frassinello in un costruttivo esempio di cooperazione tra pubblico e privato per la valorizzazione del territorio.

L’area archeologica di San Germano,

nei pressi di Gavorrano, nasce nel 2015, nel cuore delle Colline Metallifere Grossetane, non distanti dalle spiagge di Follonica e Castiglione della Pescaia.

Il sito visitabile liberamente, è caratterizzato dalla presenza di alcune tombe a tumulo, costruite tra la fine del VII e la prima metà del VI sec. a.C., e rappresenta un’importante testimonianza d’epoca etrusca, legata alla città di Vetulonia e alla valle del torrente Sovata, già fondamentale via di comunicazione.

Poco più di un chilometro separa l’area archeologica dalla Cantina Rocca di Frassinello,

con i suoi 90 ettari di vigneti: disegnata da Renzo Piano e Cantina d’Autore per eccellenza, si sviluppa attorno alla splendida barricaia, un anfiteatro sotterraneo con 2000 barrique.

Al suo interno trova spazio anche il Centro di Documentazione Etrusco “Rocca di Frassinello” che ospita i reperti archeologici provenienti dalle vicine necropoli di San Germano e Santa Teresa di Gavorrano.

Il Museo conduce il visitatore attraverso gli usi e i costumi degli Etruschi

con un’attenzione particolare per il vino grazie all’esposizione di oggetti per la sua conservazione e per il suo consumo.

Tra i reperti spiccano in particolare due vasi utilizzati in epoche diverse per contenere il vino durante banchetti e simposi: da una parte il grande kantharos di produzione locale (VII sec. a.C.); dall’altra lo stamnos a figure rosse, prodotto ad Atene attorno al 480 a.C., con la raffigurazione di Dioniso e delle menadi intenti a danzare e a bere.

Proprio lo stamnos ha ispirato l’allestimento della sala espositiva, curato dallo Studio Italo Rota che ha riprodotto la danza dionisiaca che può essere ammirata mentre si degusta il vino “come lo bevevano gli etruschi”, ascoltando musiche che evocano i suoni di questo antico popolo.

La visita è un viaggio esperienziale che unisce vino, architettura e storia, scoprendo un territorio tutto da esplorare.

Per info e contatti:

Rocca di Frassinello
Loc. Poggio alla Guardia, Giuncarico Scalo, Gavorrano (GR)
Tel. 0566.88400
email: visite@roccadifrassinello.it (prenotazione obbligatoria)
www.castellare.it/it/rocca-di-frassinello
www.museidimaremma.it

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