Trasportare il camper via mare è il sogno nel cassetto di molti possessori per realizzare un viaggio avventuroso, ma con tutte le comodità a cui il nostro amato veicolo ricreazionale ci ha abituato: il nostro letto, la nostra cucina, il nostro bagno. E restano la scelta più congeniale per l’appassionato di outdoor per visitare altre sponde del Mediterraneo: Grecia, Spagna, Tunisia, Malta e Marocco. È vero, nel caso dei viaggi oltreoceano la formula volo+hotel+car-rental risulta essere più economica, soprattutto per le permanenze brevi sotto le 4 settimane, ma non offre lo stesso comfort ed autonomia.

A partire dagli anni ’90, la diffusione del container con misure standard, facilmente stivabile e impilabile, ha contribuito ad abbattere il costo dell’import-export. Negli ultimi cinque anni, la crescita del traffico marittimo di navi specializzate nel trasporto veicoli, chiamate car-carrier o ro-ro (dall’inglese roll-in/roll-out, in cui cioè il veicolo viene guidato nella stiva, non caricato con la gru) ha reso ancora più appetibile la spedizione del camper in tutto il mondo. Le spedizioni marittime internazionali rimangono però un settore di difficile comprensione per i non addetti ai lavori, con molti termini inglesi e un’infinità di sigle e di abbreviazioni a complicare le cose. Cerchiamo allora di fare un po’ di luce sulle possibilità di spedire il nostro camper.

Il Mediterraneo

Innanzitutto c’è il Mare Nostrum. Qui le rotte mercantili sono standardizzate da secoli e c’è la massima scelta di possibilità per imbarcare il camper su veri traghetti, i più semplici da gestire tra tutte le spedizioni. Gli autisti e passeggeri dei camper viaggiano in contemporanea con il loro veicolo su grandi imbarcazioni dai servizi, comfort e sicurezza simili alle navi da crociera. Il proprietario guida il proprio mezzo autonomamente nella stiva, quindi si gode la traversata (che dura generalmente da 6 ore a due giorni) tra ristoranti, sale gioco per bambini e adulti, negozi per lo shopping, con la formula duty free, piscine all’aperto e, nelle rotte più lunghe anche cinema, sala Spa, palestra o Centro Benessere. Il pernotto si può fare in cabina (esclusiva o condivisa) sempre con bagno, con o senza oblò, oppure in poltrona nella sala dedicata. Alcune Compagnie permettono il “passaggio ponte” in cui il passeggero non ha diritto ad una sistemazione notturna, ma rimane negli spazi comuni.

Una soluzione economica, anche se decisamente scomoda. In alcune tratte internazionali, nella bella stagione, è possibile anche utilizzare il proprio veicolo come cabina (servizio di camping on board), parcheggiato nei piani più alti del garage, ben ventilati e dotati di ampie finestre, con allaccio alla corrente elettrica, bagni dedicati e possibilità, ovviamente, di accesso ai ponti superiori.

Le mete dei traghetti sono numerose: dall’Adriatico italiano (Venezia, Ancona, Brindisi, Bari) si parte per la Croazia (Spalato e Zara ad esempio) e per Patrasso ed Igoumenitsa in Grecia. Ultimamente anche per il Montenegro e l’Albania.

Da Genova, Savona, Livorno, Civitavecchia, Salerno e Napoli, si parte per le rotte meridionali di Tunisia e Malta, ma anche per il Mediterraneo occidentale, con arrivo in Spagna (Barcellona) o in Marocco (Tangeri). Sono ovviamente collegate con frequenza dall’Italia le nostre isole minori: Arcipelago Toscano, Sardegna, Sicilia, Eolie, Tremiti Pontine e anche la Corsica. Si parte dalla Francia o dalla Spagna per le Baleari e le Canarie. Malta ha un collegamento settimanale da Salerno ed uno dalla Sicilia. Cipro, Turchia, Egitto e Siria invece non sono più raggiungibili direttamente dall’Italia da quando la situazione geopolitica nell’area è gravemente peggiorata.

Difficile dare un’idea dei costi, che variano moltissimo in base alla compagnia e alla soluzione scelta: si può risparmiare molto prenotando con anticipo (anche qualche mese), scegliendo i viaggi non modificabili, acquistando contemporaneamente andata e ritorno o sfruttando le varie offerte, che spaziano dalle soluzioni dedicate alle famiglie con bambini a quelle per gli over 65, sino ai biglietti numerati a prezzi speciali (a volte solo pochi euro) per le auto o i camper. In genere i bambini sotto i tre anni viaggiano gratis. Alcune tratte sono attrezzate per il trasporto animali domestici (che pagano regolare biglietto) anche in cabina, altre permettono di compensare le proprie emissioni di CO2 con una piccola maggiorazione sul biglietto.

Indichiamo solo alcune delle Compagnie più longeve, affidabili e dal miglior rapporto qualità prezzo per i viaggi nel Mediterraneo: Corsica Ferries, Grimaldi Lines, GNV, Minoan Lines, SuperFast Ferries, Anek Lines, Jadrolinija, Snav. Dal nord Europa (Francia, Olanda, Belgio, Germania e Danimarca) si raggiungono le isole europee del Nord Atlantico (GB, Irlanda, Islanda) e la penisola scandinava (Svezia e Norvegia). Al momento non ci sono traghetti per raggiungere la Groenlandia.

Oltreoceano

Anche spedire il camper oltre le colonne d’Ercole è un sogno realizzabile, ma un pochino più complicato e ovviamente più costoso. Il trasporto del camper in container infatti è reso complesso dalle dimensioni: il box standard da 20 o 40 piedi di lunghezza (5,86 o 12,01 metri) è alto infatti non più di 2,40 metri. Esiste una versione High Cube con altezza interna di 2,68 metri e il flat rack, aperto cioè sui lati lunghi e sul tetto, che però vengono caricati solo sulla fila più alta ed hanno quindi costi di noleggio molto maggiori. Decisamente più agevole la possibilità offerta negli ultimi anni dalle car-carrier. In genere, il proprietario del veicolo non viaggia con il suo mezzo, visti anche i tempi lunghi di percorrenza (dalle due alle otto settimane). Per certe destinazioni e con alcune compagnie, però, è possibile anche questa alternativa, in cabina doppia con servizi e pensione completa (generalmente non più di 6-8 per nave). Si può scendere a piedi in ogni porto, ma difficilmente si potrà spostare il camper sino a destinazione. Il costo viene calcolato a metro cubo (moltiplicando quindi altezza, lunghezza e larghezza del mezzo), ma è l’altezza ha fare la differenza, perché i veicoli sotto i 2.60 hanno comunque costi molto più contenuti, rispetto a quelli che superano i 3 metri. Al costo di spedizione è sempre necessario aggiungere le tasse portuali fisse, che possono essere piuttosto care (raggiungendo i 900€ ad esempio, per l’Australia) ed eventuali supplementi carburanti stabiliti in base al prezzo del petrolio. Le partenze sulle navi ro-ro sono tutte dal nord Europa (Germania, Olanda o Belgio) e le destinazioni più facili da raggiungere, in due o quattro settimane, sono il Nord e il Sud America, continenti facili da visitare perché non richiedono Carnet de Passages in Douane (CPD) per il trasferimento temporaneo di veicoli di proprietà, non richiedano di rispettare gli standard di costruzione automobilistici per gli stranieri in visita, concedono visti piuttosto lunghi e non creano problemi di spostamento transfrontaliero. In alcune nazioni è possibile anche fermare il veicolo per un anno senza il proprietario, rientrando quindi in Italia per proseguire il viaggio in un secondo momento. Gli arrivi sono a Halifax in Canada e Baltimora negli Usa (circa 50€ a m3) o a Montevideo in Uruguay e Buenos Aires in Argentina (circa 60€/m3). Al momento in cui scriviamo, invece, l’unico scalo ro-ro per l’Africa organizzato per la spedizione camper, è Port Elisabeth in Sud Africa, che si raggiunge dopo 3 settimane senza scalo, con un costo di 75 $ a m3 e dove viene richiesto in CPD (che si può ottenere ad esempio dall’Aci, previa la stima del valore del mezzo da parte della stessa ACI e la stipula di una polizza fidejussoria assicurativa o di una fidejussione bancaria).

Da 5 a 8 settimane sono necessarie per raggiungere l’Australia, il continente con il prezzo al m3 più alto (US$ 105) e che richiede comunque il CPD, pur permettendo ai turisti di importare la propria auto senza dover rispettare le norme locali di immatricolazione.

Il visto è concesso senza eccessiva difficoltà sino a due anni, ma non è possibile lasciare incustodito il mezzo, né farlo uscire dalla nazione.

Partiamo…

Il primo passo, nel caso delle spedizioni oltreoceano, consiste nel rivolgersi a un’agenzia di spedizioni marittime internazionali che faccia anche da operatore doganale per l’export (cioè per l’uscita della merce, in questo caso il camper, dall’Italia). Per le spedizioni ro-ro esiste una agenzia specializzata in Germania, la SeaBridge di Dusseldorrf (www.seabridge-tours.de), mentre per i container sono numerosissime le agenzie italiane, per cui consigliamo semplicemente di sceglierne una vicina al porto di partenza scelto, che possa svolgere per voi anche le operazioni di supervisione al carico/scarico.

Una volta comunicate le dimensioni e il peso del veicolo e la destinazione, l’agenzia valuterà la disponibilità di spazio sulle navi e offrirà quindi un preventivo per il noleggio del container sino al porto d’arrivo (nolo mare a destino), indicando anche l’agenzia partner (referente a destino) che si occuperà di tutte le fasi dello sbarco: svincolo del container dalla nave, spostamento del box nelle aree apposite di lavoro, estrazione del mezzo e gestione delle pratiche doganali.

In caso di viaggio in container, si raccomanda di acquistare anche un’assicurazione all risks: il rischio non è solo il danno o la perdita del proprio veicolo, ma anche quello che la legislazione internazionale chiama “nave in avaria”. In caso di pericolo, infatti, il capitano può decidere di gettare a mare una parte del carico ed il danno monetario verrà distribuito su tutti i noleggiatori presenti.

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