Alessandria, Biblioteca civica Francesca Calvo, ph. M.Giovenco
Alessandria, Biblioteca civica Francesca Calvo. Sulla sinistra un’opera di Marco Lodola dedicata a Umberto Eco, illustre alessandrino, ph. M.Giovenco

Se non avete avuto mai l’occasione di visitare Alessandria (immagine in apertura, la Cattedrale dei SS. Pietro e Marco), sappiate che rimarrete sorpresi dalle straordinarie ricchezze e curiosità che questa città e i suoi dintorni custodiscono. Non da ieri, ma da ben otto secoli e mezzo, visto che proprio sabato 3 e domenica 4 maggio viene celebrato l’857° anniversario della fondazione della città.
Come spiega Andreina Polentes, esperta guida di Alessandria, bisogna infatti risalire attorno all’anno Mille e alle vicende storiche collegate al Sacro Romano Impero e alle incursioni nel nord Italia di Federico Barbarossa. L’imperatore era in aperta sfida con l’autorità papale e in lotta con numerosi comuni della Lombardia che, per contrastarlo, diedero vita alla Lega Lombarda. Nell’area di Rovereto (attuale centro storico di Alessandria) fu scritto un passo decisivo della storia: in sfregio alle prerogative esclusivamente imperiali e sotto la protezione del papato, venne istituita una nuova città, Civitas Novas, con il contributo di numerosi borghi limitrofi e il sostegno di Genova per le fortificazioni. Il 3 maggio 1168 la città fu offerta come feudo a Papa Alessandro III e, dopo l’annessione allo Stato della Chiesa, fu chiamata Alessandria. Tra il 1174 e i 1175 il Barbarossa tentò di espugnare la città, ma dopo un assedio durato sei mesi, fu costretto a desistere.

Alessandria, Palazzo del Municipio, ph. M.Giovenco
Alessandria, Palazzo del Municipio, ph. M.Giovenco

“Palazzi nella Storia” di Alessandria

In occasione dell’857° anniversario della fondazione della città, torna “Palazzi nella Storia”, l’iniziativa che celebra la ricorrenza attraverso l’apertura straordinaria di cinque edifici storici di diverse epoche, dal Medioevo al Novecento, ciascuno con una propria storia da raccontare.

Alessandria, Umberto Eco nell'opera di Marco Lodola, ph. M.Giovenco
Alessandria, Umberto Eco nell’opera di Marco Lodola, ph. M.Giovenco

In particolare il Palazzo Municipale, anche noto come “palazzo rosso”, ha una storia originale dal momento che venne concepito nel 1772 come un teatro con grandi spazi al suo interno. Il cantiere, tuttavia, si trascinò fra alti e bassi per oltre mezzo secolo e venne concluso solo nel 1830. Ancora oggi custodisce pregevoli affreschi ottocenteschi di Pietro Sassi.
Attorno alla medesima piazza si trovano altri tre splendidi palazzi: quello delle Poste, testimonianza del razionalismo anni ’40 e decorato con un mosaico realizzato su disegno di Gino Severini che si sviluppa su una lunghezza di 38 metri. Racconta la storia delle telecomunicazioni nei Continenti ed era amatissimo da Umberto Eco, alessandrino d’origine, che da bambino passeggiava e fantasticava immergendosi nelle storie narrate dalle scene.

Alessandria, Palazzo Ghislini, ph. M.Giovenco
Alessandria, Palazzo Ghislini, ph. M.Giovenco

Adiacente, proseguendo in direzione via Alighieri, si trova il palazzo Sede Banco BPM, con facciata neoclassica ottocentesca che nasconde origini cinquecentesche. Il terzo è Palazzo Ghilini, gioiello del barocco piemontese, attuale sede della Provincia e della Prefettura, fu progettato nel 1732 da Benedetto Alfieri, cugino dello scrittore e drammaturgo Vittorio. Sia Palazzo Ghilini che quello del Municipio furono testimoni della demolizione dell’antica cattedrale di San Pietro del XII secolo, al centro dell’attuale Piazza della Libertà, rasa al suolo da Napoleone nel 1803 per far posto alla piazza d’armi.
Altra meraviglia dell’itinerario culturale lungo le strade di Alessandria è Palazzo Cuttica di Cassine, raffinata dimora settecentesca e oggi sede del Museo Civico. Le sale ospitano arazzi di manifattura fiamminga del XVIII secolo, esposizioni

di collezioni archeologiche di età pre-romana e romana; opere e testimonianze di età napoleonica e cimeli di Napoleone Bonaparte e della battaglia di Marengo che venne combattuta alle porte di Alessandria il 14 giugno del 1800 e vide la vittoria dei francesi.
Le visite sono in programma sabato 3 maggio nel pomeriggio (ore 15,30 e 17,30) e domenica 4 maggio sia la mattina (ore 9,30 e 11,30) sia il pomeriggio (ore 15,30 e 17,30). Ritrovo e partenze in Piazza della Libertà, sotto i portici del Palazzo Municipale. Non è necessaria la prenotazione: l’accesso sarà consentito fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti per ogni turno (circa 20 persone a gruppo).

Alessandria, piazza Garibaldi del futuro. Interpretazione artista Denise Bistolfi
Alessandria, piazza Garibaldi del futuro. Interpretazione dell’artista Denise Bistolfi

Un’occasione per scoprire Alessandria città d’arte

L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione culturale e turistica del territorio. Come sottolinea il Sindaco Giorgio Abonante, «l’obiettivo è far emergere il potenziale della città come destinazione turistica anche al di fuori dei circuiti tradizionali. “Palazzi nella Storia” punta alla valorizzazione e alla scoperta di un patrimonio straordinario, spesso poco conosciuto, che testimonia la nostra identità e ha tutte le caratteristiche per diventare motore di sviluppo turistico ed economico». I numeri confermano questa direzione: nel 2024 i pernottamenti ad Alessandria sono cresciuti del 2,3% rispetto all’anno precedente, con un incremento complessivo del 13% dal 2021.
L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è promossa dal Comune di Alessandria in collaborazione con Alexala, ASM Costruire Insieme e con il supporto di Poste Italiane e Banco BPM.

Alessandria, Palatium Vetus, mostra Moncalvo, ph. M.Giovenco
Alessandria, Palatium Vetus, mostra Moncalvo, ph. M.Giovenco

Mostra sul Moncalvo

In un altro palazzo storico del centro città, Palatium Vetus, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, è in corso l’esposizione “Il Moncalvo e la sua bottega – Movimento e sentimento nella Controriforma”. L’iniziativa celebra i 400 anni dalla morte di Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo (1568–1625), con 40 opere tra cui olii, affreschi e disegni, alcune inedite. Il percorso espositivo, oltre a permettere di ammirare il

Alessandria, Palatium Vetus. ph. M.Giovenco
Alessandria, Palatium Vetus. ph. M.Giovenco

pregevole restauro del palazzo concluso nel 2012 e fra gli ultimi progetti curati da Gae Aulenti, esplora l’evoluzione stilistica del pittore, il legame con la figlia Orsola Maddalena e la funzione dell’arte nella Controriforma, con opere che esprimono sentimenti religiosi in chiave accessibile. Inclusa una mappa multimediale e interventi di conservazione, la mostra valorizza il patrimonio artistico locale. Info, Piazza della Libertà 28, orari di visita, sabato e domenica 9-13; 15-19

Info Alessandria

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