Cittadina d’arte e montagna accoccolata nell’alta Valle Seriana bergamasca, Clusone è la meta ideale per una gita fuori porta, soprattutto adesso che le giornate si allungano e la primavera inizia a farsi sentire. E se il suo centro storico è perfetto per una passeggiata all’insegna della cultura tra affreschi medievali e orologi astronomici, basta uscire di pochi passi per trovare belle passeggiate in campagna, scorci rurali e interessanti sentieri nelle montagne che abbracciano la cittadina da ogni lato.

Clusone: una cittadina, due anime

Sita a meno di un’ora di macchina da Bergamo e a un’ora e mezza da Milano, su un altopiano circondato dalle montagne e a breve distanza sia dal lago d’Iseo sia dal passo della Presolana, Clusone è sempre stato il centro più popoloso dell’alta Valle Seriana, nonché il crocevia artistico e culturale del territorio: questo l’ha reso nel corso dei secoli particolarmente ricco di prodotti artistici e monumenti di pregio.

Abitata fin dai tempi dei romani, importante centro di commerci e scambi tra il bresciano e la bassa bergamasca e cittadina con una variegata storia di ribelli risorgimentali, Clusone convive da sempre con la sua doppia anima, un po’ rurale e un po’ bohemienne, un po’ contadina e un po’ raffinata… E così, accanto ai bei palazzi affrescati convivono antiche cascine inglobate nel centro storico; nei cortili interni si trovano tracce della vita agricola del passato così come nelle chiese si ammirano testimonianze artistiche e pittoriche di spessore.

Corte interna del Palazzo Comunale

Clusone tra storia e cultura

Un itinerario alla scoperta delle ricchezze artistiche di Clusone non può che partire da Piazza del Paradiso, dove si affaccia l’omonima chiesa: costruita nel XVI secolo come estensione di un monastero quattrocentesco, la Chiesa del Paradiso colpisce soprattutto per la sue elegante austerità. Dopo una visita alla chiesa, da Piazza del Paradiso ci dirigiamo verso la prospiciente Piazza Uccelli, che è un po’ il fulcro della parte bassa del centro storico. Qui infatti convergono tutte le vie principali, e attorno al piccolo slargo si raggruppano bar, negozi e locali di ristoro molto frequentati anche dagli abitanti di Clusone. Proseguendo lungo via Nazzari arriviamo poi a Piazza Baradello – altro crocicchio di strade del centro che ha il curioso merito di aver determinato il nomignolo affettuoso con cui si chiamano i clusonesi, cioè “baradelli” (baradèi in bergamasco) – e con una breve salita sulla sinistra raggiungiamo la bella Piazza dell’Orologio.

Piazza dell’Orologio è probabilmente lo scorcio più rappresentativo e suggestivo di Clusone: vi si affacciano il palazzo comunale con la sua facciata affrescata e le sue arcate, e soprattutto vi si affaccia uno dei simboli della cittadina: l’orologio planetario Fanzago, capolavoro del 1583 a opera di Pietro Fanzago e meraviglia tecnologica che con un meccanismo interno a contrappesi (ancora funzionante con i pezzi originali!) segna su un medesimo indicatore non soltanto l’orario… Ma anche il mese dell’anno, il giorno, il segno zodiacale e le fasi lunari. Un consiglio? Mettetevi con il naso all’insù e provate a scoprire una sua caratteristica bizzarra… Ebbene sì: l’orologio planetario gira in senso antiorario!

L’Orologio Planetario Fanzago e la facciata del Palazzo Comunale

L’affresco della Danza Macabra

Da Piazza dell’Orologio si prosegue ancora per l’ultimo tratto in salita. La fatica ne varrà assolutamente la pena quando arriveremo sul sagrato della Basilica di Santa Maria Assunta, la chiesa più importante di Clusone posta sulla sommità dell’abitato, da dove domina il centro storico con la sua sagoma candida, il sagrato, gli ampi porticati e il campanile svettante. Il sagrato della basilica ospita inoltre un’altra delle opere più famose di Clusone: l‘affresco della Danza Macabra, collocato sulla facciata est dell’Oratorio dei Disciplini e uno dei più completi in Europa con questa iconografia. Dipinto nel 1484-85 dall’artista clusonese Giacomo da Buschis detto “il Borlone”, è una rappresentazione allegorica dei tre grandi temi medievali legati alla morte: il Trionfo della Morte, la Danza Macabra e l’Incontro dei tre vivi con i tre morti. L’Oratorio dei Disciplini fa parte del limitrofo Museo della Basilica, tramite cui è possibile visitare anche l’interno con gli affreschi del Borlone dedicati alla vita di Gesù (accesso libero).

Tra le altre ricchezze artistiche clusonesi, non si può non citare poi la Chiesa di San Defendente, chiesetta votiva di origine quattrocentesca sorta durante le pestilenze medievali e ancora ricca di affreschi originali a testimonianza della devozione popolare, e il Palazzo Marinoni Barca, le cui sale ospitano il MAT Museo Arte Tempo, con rari meccanismi di orologi da torre da tutto il mondo ed esposizioni di artisti locali.

Basilica Santa Maria Assunta
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