Appena entrate vi sembrerà di essere in una scuola. Vi basterà poi fare qualche altro passo per pensare di essere finiti a casa di una azdora romagnola, poi ancora in un ristorante e infine anche in un museo! È un’esperienza incredibile, questo è l’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Bagnacavallo nel cuore della Romagna.

Ti racconto un museo: l’Ecomuseo delle Erbe Palustri

Prima di tutto, cos’è un ecomuseo?

Si tratta di un’istituzione culturale che, come richiama il nome stesso, riprende lo stile del museo e lo amplifica. L’ecomuseo è la rappresentazione di un particolare territorio, con le sue tradizioni, il suo patrimonio naturalistico e storico-artistico, tutelandolo e valorizzandolo.

Non è solo un luogo delimitato da quattro mura e pieno di oggetti, è proprio una filosofia, è un luogo in cui le persone che vivono quel determinato territorio possono riconoscersi e in cui i visitatori possono scoprire nuove tradizioni e usanze.

Tutto questo è presente anche nell’Ecomuseo delle Erbe Palustri.

lavorazioni fatte con le erbe palustri presenti presso l'ecomuseo

L’Ecomuseo delle Erbe Palustri

Qui viene svolta un’attenta attività di ricerca e recupero volta a valorizzare e non far dimenticare le antiche tecniche di lavorazione delle erbe palustri sviluppatesi in particolare nella comunità di Villanova.

Raccontano quella che è stata una vera e propria economia rurale integrata con il territorio e che ancora oggi riesce ad essere portata avanti grazie all’Ecomuseo.

In questo territorio, infatti, si viveva e si lavorava con le erbe palustri, ma quali sono quelle principali?

Canna, stiancia, giunco lacustre, carice e giunco pungente. Un’attività, quella della raccolta delle erbe, che era in perfetta armonia con la natura: l’utilizzo delle erbe tramite gli sfalci stagionali garantiva, infatti, il continuo rinnovarsi dell’ecosistema.

Il percorso museale

Il percorso è davvero particolare. Abbiamo una prima parte interna, in quegli spazi che erano prima una scuola. Qui si possono scoprire il passato e la complessità del territorio, il modo in cui vivevano le persone, le tradizioni e gli usi e costumi.

Cosa si può costruire con le erbe palustri? Di tutto. Si possono creare delle vere opere d’arte fino ad oggetti di utilizzo comune.

borsette e cesti fatti intrecciando le erbe palustri

Possiamo pensare a scope, cesti o sedie ma anche calzature, cappelli, borse e pochette, oggetti estremamente raffinati e unici nel loro genere.

Tutto questo è raccontano grazie ad un ciclo di sale di approfondimento delle 5 erbe.

Non solo, una parte è dedicata anche ai giochi di una volta con una grandissima riflessione, anche dal punto di vista ecologico, sullo smisurato numero di giochi e giocattoli presenti attualmente in commercio, quando in realtà, basterebbe davvero poco per far divertire un bambino, ma non voglio anticiparvi troppo, perché gli operatori del museo sapranno immergervi nella giusta atmosfera.

Uscendo all’esterno dell’ecomuseo, troverete la parte di etnoparco, in cui potete vedere da vicino le capanne realizzate con canna palustre, delle strutture incredibili e che variano a seconda della loro destinazione d’uso. Ne troverete diverse infatti, e sono state tutte costruite in modo fedele dall’ultimo maestro capannaio.

entoparco con la capanna tipica romagnola in canna palustre

Parte conclusiva del percorso museale è l’area ristoro, non un’area qualunque, ma una vera e propria locanda, la locanda dell’allegra mutanda! Il perché del nome lo capirete appena entrati, l’atmosfera riprende quella delle sagre di paese, mentre file di mutande stese si trovano sopra i tavoli, un guizzo eccentrico e assolutamente fenomenale.

La locanda dell'allegra mutanda

Qui potete trovare i veri prodotti locali e vi sentirete un po’ come a casa di nonna, si mangia sano, si mangia bene e soprattutto si impara mangiando.

L’Ecomuseo delle Erbe Palustri è una di quelle realtà del territorio che meritano di essere valorizzate e raccontate, perché troppe volte ci dimentichiamo del passato persi dalla frenesia delle giornate, qui potete ritornare, anche solo per un pochino, indietro nel tempo.

Buona visita!

ECOMUSEO DELLE ERBE PALUSTRI
Via Ungaretti 1, Villanova di Bagnacavallo 48012
Orari di apertura: Da Martedì a Venerdì, 9-13. Sabato 9-13 e 15-18. Domenica: 10-13 e 15-18
Lunedì chiuso.
Telefono: 0545 280920 Mail: erbepalustri@comune.bagnacavallo.ra.it
Ingresso 2€

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