Oggi andiamo alla scoperta di un territorio splendido, ricco di cultura, cibo, arte, natura. L’itinerario di oggi, perfetto per delle gite in giornata o per un weekend, sarà all’insegna dei borghi modenesi.

Un percorso tra meraviglia e gusto, all’insegna di quei piccoli borghi tranquilli in cui il tempo pare essersi fermato, quei posti che a vedersi da fuori sembrano semplici paesotti tra le campagne e le colline ma che riservano delle sorprese incredibili.

Che dite, iniziamo a scoprire i borghi modenesi?

Com’è bello andare in giro per i borghi modenesi
Spilamberto

Nonantola

Iniziamo da Nonantola, un piccolissimo borgo sul confine tra Ferrara e Modena. Un luogo calmo e dai colori pastello che nasconde un vero tesoro culla del medioevo. Cuore del paese è infatti l’Abbazia di Nonantola, un luogo cardine della storia medievale, nonché meta di pellegrinaggio e punto iniziale della Via Romea Nonantolana.

In questa abbazia i numeri hanno un significato importante: ci sono 7 reliquie dei santi, 7 considerato un numero propizio. La cripta, definita come una foresta di colonne, è una delle più grandi tra le chiese romaniche d’Europa e conta ben 64 colonne, un numero che incarna la perfezione.

Nel vicino Museo Benedettino e Diocesano potete trovare testi e pergamene medievali importantissime, firmate da personaggi del calibro di Matilde di Canossa o Carlo Magno.

Beh, che dire, tra i borghi modenesi, questo conserva un tesoro imperdibile. Vi consiglio di dedicare una visita all’abbazia così come al Museo di Nonantola.

abbazia di nonantola
Abbazia di Nonantola

Spilamberto

Siamo a pochi minuti di auto da Nonantola. Ad accogliervi all’ingresso in paese ci sarà una grossa goccia nera posta al centro di una rotatoria. Si tratta Goccia. L’Essenza, un’opera di Nadia Ugolini e Alessandro Zomparelli, dedicata all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

Perché proprio a questo prodotto? Tutta la zona è consacrata alla produzione dell’aceto balsamico, tra DOP e IGP e proprio a Spilamberto potete trovare il Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena un luogo incredibile dove potete ripercorrere la storia di questo prodotto con tanto di degustazione finale.

Mentre passeggiate per il piccolo borgo, varcherete l’arco del Torrione Medioevale di Spilamberto, aperto durante occasioni speciali, vi consiglio quindi di tenere d’occhio il sito del comune, mentre in fondo a dominare il tutto, troverete a suggestiva Rocca Rangoni.

museo dell'aceto balsamico tradizionale di modena
All’interno del Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena

Castelnovo Rangone

Il prossimo tra i borghi modenesi di questo itinerario è un paese decisamente singolare, in cui troverete una statua di un baldo maialino proprio nella piazza principale. Siamo a Castelnuovo Rangone, un luogo che ha fatto della salumeria una vera missione, pensate che qui si producono salumi fin dal Medioevo.

Dopo aver salutato il maialino in piazza, dirigetevi a piedi verso il MUSA, il primo museo in Italia dedicato alla salumeria. Questo sarà un vero viaggio nel gusto e nella storia, per capire da vicino come vengono prodotti i salumi che mangiamo nei nostri panini e apprendere questo aspetto della nostra gastronomia in modo più consapevole.

Ovviamente anche questo museo si conclude con una degustazione di salumi che confermo essere stata davvero buonissima.

maialino tra i borghi modenesi
Castelnovo Rangone

Vignola

Il nostro giro per i borghi modenesi ci porta poi alla scoperta di Vignola, un luogo famoso per un altro prodotto IGP, la sua ciliegia! In primavera i ciliegi in fiore avvolgono il paese in una nuvola rosa e i mercati locali abbondano di questo prodotto tipico.

Non solo. A Vignola dovete assolutamente visitare la Rocca, un luogo carico di storia e arte che merita di essere scoperto e raccontato. Proprio lì difronte potete visitare al costo simbolico di 2€ Palazzo Barozzi. Un altro luogo cardine della cultura modenese che nasconde un segreto, una scala a chiocciola aerea autoportante, senza sostegni, 106 gradini inseriti nel muro con un’inclinazione sempre più accentuata che crea un incredibile effetto a spirale.

scala di palazzo barozzi a vignola
Scala di Palazzo Barozzi a Vignola

Castelvetro di Modena

Concludiamo il nostro giro con i colori del tramonto nell’incantevole borgo medievale di Castelvetro di Modena. Dalla sua piazza con la scacchiera potete avere un panorama splendido su tutta la zona.  Qui dovete per forza perdervi tra le sue vie, ripercorrere i luoghi di Torquato Tasso che venne ospitato proprio qui e, se vi rimane tempo, raggiungere il Museo del vino e della società rurale all’interno del Castello di Levizzano a pochi minuti dal borgo. Si tratta di museo dedicato ad un altro prodotto del territorio, tra l’altro un prodotto perfetto per la conclusione di questo post, dopo tutto il mangiare, si passa al bere, con il Lambrusco Grasparossa.

borghi modenesi: castelvetro di modena

Ed è con un brindisi che concludiamo questo giro tra i borghi modenesi, tra arte, cultura e tanto buon cibo, un territorio che sa prenderti davvero per la gola!

Buona visita!

Articolo precedenteLa Via Silente: cicloturisti in Campania
Articolo successivoVal di Fassa: l’inverno delle meraviglie