Di anno in anno, nella nostra Italia, il numero di itinerari per bici – come la Via Silente – che permettono di conoscere angoli insoliti del territorio, in maniera lenta e meditata, cresce con costanza.

Da Nord a Sud, da Est a Ovest, il Belpaese – nonostante la scarsità dei servizi dedicati a chi viaggia in bici – si conferma essere una meta ambita e apprezzata per l’enorme Patrimonio artistico, culturale e naturalistico del quale dispone e – perché no – per l’ospitalità e la cordialità dei suoi abitanti. Di tutti i tracciati cicloturistici italiani però, quanti possono vantare un ostello e un progetto di bike club dedicato?

Cartello segnaletico della Via Silente

L’ostello Silente Km9

Da ormai un anno, in prossimità della partenza del percorso cicloturistico della Via Silente, a Velina nel parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è stato aperto un ostello per i viaggiatori che vogliono cimentarsi in questa avventura campana. La struttura ricettiva rientra in un progetto più ampio e articolato che include altri spazi destinati ai pedalatori. Un’aura di profonda accoglienza e inclusione avvolge questo nuovo angolo che profuma di esplorazione ed esperienze.
L’ostello Silente Km9 a oggi vanta 20 posti letto, ma per la primavera 2024 ci saranno altre sorprese.

Le novità 2024 sulla Via Silente

Punto di riferimento per i cicloturisti, l’ostello Silente Km9 incarna tutta la passione che un territorio con la sua gente ha investito nella Via Silente. L’edificio che ospita l’alloggio per cicloviaggiatori ha già aperto i suoi primi 20 posti letto al pubblico, ma le ristrutturazioni procedono e per la primavera 2024 potranno essere accolte dieci ulteriori persone. Inoltre, all’interno dell’ostello, verrà allestito una sorta di Bike club dotato di libreria per viaggiatori, punto internet e spazi per confrontarsi e sognare insieme nuove avventure in bici nello splendido Cilento e nel resto del mondo.

Non hai ancora percorso l’itinerario della Via Silente in bicicletta?

Il 2024 potrebbe essere l’anno giusto per esplorare e vivere l’essenza di un parco nazionale dove le persone hanno creduto in uno sviluppo sostenibile e hanno investito la propria creatività ed esperienza per implementare un turismo sano e…lento!

Angoli nascosti lungo la Via Silente

3 luoghi nascosti sulla Via Silente

Nei quasi 600 km di itinerario cicloturistico all’interno del parco nazionale, ci si trova a pedalare in ambienti diversi, dove le stagioni mutano colori e forme e dove si celano sorprese naturalistiche o inaspettate bellezze artistiche.

Rana dalmatina sul fiume Calore
  • Il borgo fantasma di San Severino di Centola: nell’entroterra di Palinuro, seguendo il torrente Mingardo, si giunge fino alla frazione di epoca medievale, ormai abbandonata. Il tempo sembra essersi fermato sopra la forra del Diavolo, ma le suggestive rovine del castello e della chiesa raccontano un passato vivace.
  • San Giovanni in Fonte: a due passi dalla splendida Certosa di Padula, questa chiesetta è stata eretta su una sorgente che da secoli emerge dal sottosuolo.
  • Capelli di Venere: questa cascata immersa in un ambiente fatto di muschi e rane sembra un angolo di foresta pluviale. Completa il quadro il vicino mulino, un piccolo museo.

Scopri di più sull’itinerario della Via Silente nel numero 315 di Novembre di Itinerari e Luoghi.

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