Dici Canarie e pensi sole, mare e vento. Ma l’isola più grande e popolosa dell’arcipelago – la magnetica Tenerife – è anche molto altro: ospita la montagna più alta di Spagna e il terzo vulcano al mondo per altitudine, cioè il magnifico Teide, ed è caratterizzata da un’incredibile varietà di paesaggi, ambienti ed ecosistemi. Nel nord-est dell’isola si sviluppano ad esempio i Monti Anaga, sistema montuoso caratterizzato dalla presenza della laurissilva e dai lunghi barranchi che scendono verso il mare: dichiarato Riserva della Biosfera nel 2015 in virtù della sua ricchezza ecosistemica, il massiccio offre numerose possibilità di trekking e cammino per tutti i livelli, assicurando paesaggi strepitosi sospesi tra montagna e oceano. Uno dei più scenografici è quello che dall’altopiano di Cruz del Carmen conduce alla località costiera di Punta del Hidalgo, sulla costa nord-orientale dell’isola, tra panorami dirupati e piccoli villaggi scavati nella roccia.

Alcuni consigli sul percorso

Il trekking qui proposto ha una lunghezza di circa dieci chilometri e dislivello di poco più di 900 metri. si sviluppa in circa quattro ore, di cui la prima metà all’interno della laurissilva dei monti Anaga e l’ultimo tratto in un paesaggio scoperto e soleggiato. È importantissimo quindi ricordarsi di portare con sé acqua a sufficienza per il cammino e crema solare con una buona protezione (sebbene spesso mitigato da un vento piacevole, il sole di Tenerife è pur sempre semitropicale!).

Il nostro consiglio è quello di organizzare questo percorso utilizzando i mezzi pubblici, così da evitare di dover tornare indietro a prendere l’automobile (allungando ovviamente tempistiche e sforzo fisico richiesto): sia Cruz del Carmen sia Punta del Hidalgo sono infatti collegati al capoluogo di Tenerife, Santa Cruz, e con la città di San Cristobal de la Laguna con efficienti linee di autobus interurbani.

Il paesaggio dei Monti Anaga: coltivazioni di patate, montagne, oceano (ph. Erica Balduzzi)

Dalla laurissilva al paese di Chinamada

Si parte dunque da Cruz del Carmen, spianata tra i boschi dove si trovano un ristorante omonimo, un negozio di specialità locali e il centro visitatori di Cruz del Carmen, ottimo punto di riferimento per avere mappe e consigli sui sentieri disponibili nell’area. Il nome della località deriva dal fatto che anticamente questo era un importante punto di intersezione tra sentieri diversi, e una croce dedicata alla Madonna del Carmine proteggeva i viandanti. Il sentiero PR TF 10 parte in prossimità del ristorante e scende dolcemente lungo un sentiero ampio e ombroso, che va a immergersi nel cuore della laurissilva dei Monti Anaga. Si prosegue nel bosco per circa un’ora, fino alla località Las Carboneras, dove il paesaggio inizia a cambiare e a farsi più agricolo: il bosco cede gradualmente il passo ai piccoli appezzamenti di patate terrazzati e a scorci sull’oceano, che occhieggia oltre il limitare degli alberi. Si giunge così, dopo un’altra ora circa, al villaggio di Chinamada, caratterizzato dalle casas-cuevas, le case scavate nella roccia. Il motivo è presto detto: qui il terreno pianeggiante scarseggia, e quel poco che c’è è meglio usarlo per coltivare! Le abitazioni nella roccia restano inoltre più fresche.

Dopo Chinamada, il paesaggio si fa più arido (ph. Erica Balduzzi)

Da Chinamada a Punta del Hidalgo

Da Chinamada, il paesaggio muta nuovamente. Il sentiero (prevalentemente in discesa) si immerge infatti in un panorama dirupato e secco, caratterizzato da cactus, rocce laviche rossastre e struggenti contrasti con il blu dell’oceano, e segue la linea del barranco. Tra le rocce occhieggiano lucertole dai colori sgargianti e si cammina costeggiando scorci lunari ma ricchi di aspro fascino, soprattutto quando ci si avvicina alla linea costiera. Qui, ad esempio, è possibile scorgere il picco Dos Hermanos, che sovrasta Punta del Hidalgo: leggenda vuole che qui due giovani fratelli si tuffarono in acqua, disperati perché non potevano vivere il proprio amore. Allora la montagna, impietosita, si spaccò in due.

Una volta giunti sul fondo del barranco, si supera un torrente (spesso in secca) e si giunge con altri dieci minuti di camminata al paese costiero di Punta del Hidalgo, rinomata località turistica dove è possibile trovare buoni ristorantini tipici affacciati sull’oceano e atmosfere placide e rilassate, perfette per ricaricarsi dopo la camminata.

Picco Dos Hermanos, nei pressi di Punta del Hidalgo (ph. Erica Balduzzi)
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