QUEL CHE CONTA DAVVERO

Dopo mesi di incertezza preoccupazioni e apprensioni la Francia è nuovamente pronta ad accogliere i viaggiatori in cerca di natura, cultura e, naturalmente, buon cibo. Anche se difficile e pesante, il confinamento ha risvegliato al piacere e al benessere di vivere al ritmo delle stagioni, essere in armonia con l’ambiente e respirare una profonda boccata di ossigeno. Questo periodo, che a volte ci è sembrato interminabile, non solo ci ha fatto venire voglia di passare a uno stile di vita più semplice, ma ci ha anche aperto gli occhi sulla necessità di viaggiare in modo diverso, nel rispetto dei territori e delle popolazioni locali.

La ripresa, che potremmo definire una sorta di Rinascimento avviene con un nuovo modello di turismo di turismo sostenibile – un nuovo inizio per i visitatori che cercano un cambiamento di scenario, autenticità ed emozioni lontano dalla folla. È un’occasione per riconnettersi con la Francia, per fermarsi negli angoli più nascosti dell’entroterra, per andare alla scoperta del suo litorale infinito, per abbandonarsi alle gioie degli sport d’acqua sulle sue spiagge paradisiache, per salire in sella e pedalare  per chilometri lungo le piste ciclabili, per fare un bagno nella foresta nel cuore dei quattro nuovi parchi regionali, per andare all’avventura nel cuore di gole vertiginose, per esplorare le riserve naturali riconosciute dall’UNESCO o per passeggiare in centinaia di giardini d’eccellenza. Oltre alle ricchezze naturali, la Francia vanta uno straordinario patrimonio storico e culturale. Molti musei e centri d’interpretazione hanno approfittato di questo periodo di confinamento per ripensare e adattare gli itinerari, permettendo ai visitatori di scoprire e riscoprire i monumenti chiave del paese in tutta sicurezza. La crisi non ha influenzato i grandi progetti di apertura e riqualificazione delle attrazioni turistiche in tutto il Paese. Dalla Villa du Temps retrouvé in Normandia alla Cité des Vins & des Climats de Bourgogne, passando per la Bourse de Commerce – Collezione Pinault e l’Hôtel de la Marine a Parigi, il settore culturale non si è lasciato fermare. E le novità non finiscono qui. Sul versante gastronomico, la Francia sta per lanciare un tour goloso: il tour “Vélos & Fromages” bici e formaggi. Tante sorprese, delizie e ispirazioni per soddisfare ogni desiderio, nel prossimo viaggio. Gli addetti ai lavori si augurano di ripetere i numeri del turismo francese prima del Covid, cifre di tutto rispetto: anzitutto la Francia, prima della pandemia, era la prima destinazione turistica mondiale, con 90 milioni di arrivi di turisti internazionali, 57 miliardi di euro di fatturato, 78% di clientela europea e ben 439,7 milioni di pernottamenti da parte di turisti europei.

Anche Frédéric Meyer, Direttore di Atout France, sottolinea questa nuova visione: “Il confinamento ci ha fatto riscoprire i veri valori del viaggio, ‘quel che conta davvero’, secondo il significativo titolo della nuova campagna europea della destinazione Francia, avviata proprio per la ripresa. Sino l’autenticità, la sostenibilità, l’arte di vivere i valori fondanti del nuovo corso del turismo in Francia. E la nuova parola d’ordine è il turismo slow, nel segno del rispetto della natura, del verde, dell’ambiente. La Francia intera è mobilitata in questo senso: le città, le regioni, i dipartimenti gli albergatori e tutti gli operatori del turismo. L’offerta è amplissima, la Francia è un paese verde costellato di parchi e punta a esserlo sempre di più. Sentieri da percorrere a piedi, a cavallo, in bici. Nelle foreste si pratica la silvoterapia, le città sono sempre più verdi e sostenibili. Insomma, un nuovo corso green e slow che non dimentica mai l’arte di vivere che ci ha reso famosi nel mondo. E non abbiamo mai smesso di creare eventi, di inaugurare tesori d’arte, di progettare cultura. La nostra agenda è strapiena di appuntamenti ed eventi. La Francia è una destinazione di prossimità per l’Italia, comoda da raggiungere e vi aspetta per una vacanza d’estate come per un breve soggiorno, tutto l’anno. Venite a scoprire la Francia verde, vi conquisterà!”.

Una nazione verde

La protezione dell’ambiente, in Francia, è una priorità da oltre un secolo: L’apertura del Parc de la Bérarde in Isère nel 1913 è stata il primo atto di un percorso che oggi conta 11 parchi nazionali, 54 parchi naturali regionali, 9 parchi naturali marini e 47 grandi siti. Nella Francia verde, la storia, le tradizioni, gli eventi che costituiscono lo spirito del savoir-faire francese, sono parte integrante di una vacanza. Come lo è la mobilità. La Francia è il paese ideale per spostarsi in treno coniugando rapidità ed ecologia, dal primo TGV al mondo, nel 1981, alla rete delle ferrovie regionali, alla reintroduzione, una novità nel segno della sostenibilità, dei treni notte come il Parigi-Nizza a maggio di quest’anno. Senza dimenticare le ferrovie turistiche come il Treno delle Meraviglie Nizza-Tenda o il Train des Hirondelles nel Jura, in cui il viaggio stesso è una piccola vacanza slow. Un turismo lento che si declina anche e soprattutto lungo sentieri da percorrere a piedi, a cavallo, in bicicletta: ci sono 369 GR (Sentieri di Grande Randonnée), percorsi mitici come il Cammino di Santiago de Compostela o il tour del Monte Bianco e nove dei 15 grandi itinerari ciclabili europei attraversano la Francia: Dalla famosa Loire à Vélo alla ViaRhona lungo il Rodano, fino alla Velodyssée.
Sostenibilità anche nel modo di alloggiare: centinaia di strutture hanno ottenuto marchi come l’Ecolabel, il Green Globe, i Gites Panda, gli ecogites, e 664 sono certificate dal marchio Clef Verte, il primo marchio di turismo sostenibile per le strutture turistiche. E si tratta di soluzioni di grande charme, parte integrante di una vacanza green, magari in campagna. La campagna francese è famosa per il suo fascino e le associazioni come Accueil Paysan o Bienvenue à la ferme, permettono di incontrare gli agricoltori e di scoprire il loro modo di vivere e il loro savoir-faire.
Anche la ristorazione si impegna sempre di più per la sostenibilità: cucina legata al territorio, filiera corta, zero plastica. I più grandi chef curano il proprio orto, fanno scelte bio e responsabili, e il nuovo Macaron Vert assegnato dalla Guida Michelin sottolinea e premia questo nuovo corso della gastronomia francese, che valorizza al massimo i prodotti locali.
Le proposte per vivere la Francia autentica sono davvero molte. Andare a scoprire Les Plus Beaux Villages de France (I più bei villaggi di Francia), Les Plus Beaux Détours de France (Le più belle deviazioni di Francia), le Petites Cités de Caractère (Piccole città di carattere), le Villes et Villages Fleuris (Ciittà e villaggi fioriti), significa ritrovare arte e arte di vivere in luoghi magici. E anche le grandi città francesi puntano alla sostenibilità: Nantes è stata eletta capitale verde europea e per il 2022 sono candidate Digione, Grenoble e Lione (smart city europea e capitale francese della biodiversità 2019). Così, dalla campagna al mare, alla montagna, alle città, la Francia punta oggi a far ritrovare “quel che conta davvero”.

In Francia c’è anche spazio per il rugby, quello di altissimo livello. Ora è ufficiale: la Francia ospiterà la decima Coppa del Mondo di Rugby dall’8 settembre al 21 ottobre 2023. Questo grande evento sportivo si svolgerà in nove città ospitanti in tutto il paese (Bordeaux, Lille, Lione, Marsiglia, Nantes, Nizza, Parigi-Saint-Denis, Saint-Etienne e Tolosa) e inizierà con una partita di apertura già molto attesa tra i Bleus e gli All Blacks allo Stade de France.  In occasione del 200° anniversario della nascita del rugby, il torneo sarà disputato da 20 squadre, 12 delle quali sono state automaticamente qualificate grazie al loro posizionamento tra le tre migliori della loro pool al termine della Coppa del Mondo di Rugby 2019: Sudafrica, Inghilterra, Nuova Zelanda, Galles, Irlanda, Francia, Australia, Giappone, Scozia, Argentina, Fiji e Italia. Oltre alle 48 partite organizzate, gli abitanti delle nove città ospiti e i 450.000 visitatori internazionali previsti potranno condividere un grande momento di convivialità intorno a una grande festa di 45 giorni.


Questa decima Coppa del Mondo sarà molto più di un evento sportivo: segnerà l’inizio di una nuova era nella storia del rugby. Infatti, l’ambizione del Comitato Organizzatore di France 2023 è di organizzare il torneo più socialmente responsabile e sostenibile di tutti i tempi. “France 2023 si è data una ragion d’essere precisa: avere un impatto positivo per il rugby, il pianeta e la Francia per offrire un evento responsabile che risponda alle sfide di oggi e di domani”, afferma Claude Atcher, direttore generale del Comitato organizzatore. Concepita nella pura tradizione francese, la Coppa del Mondo avrà anche lo scopo di promuovere il ricco patrimonio culturale e naturale della Francia e di celebrare la sua gastronomia con i fan di tutto il mondo.

www.france.fr

 

Articolo precedenteCravatte e videogame d’antan: Mercanteinfiera celebra i suoi primi 40 anni
Articolo successivoDa Sorrento a Capri per un sogno senza fine