La primissima cosa che ho apprezzato di Tenerife non è stato il sole, né il caldo subtropicale, e nemmeno la sfolgorante bellezza dell’isola più variegata della Canarie. No, è stato il cibo. Sarà che eravamo reduci da un viaggio turbolento, sarà che ci eravamo svegliati prestissimo e avevamo addosso i postumi della sveglia antelucana: fatto sta che il primo ricordo cosciente di Tenerife è uno squisito pulpo asado (polipo grigliato) che ci ha riconnessi con il luogo in cui eravamo, spalancandoci le porte della squisita cucina dell’isola e delle sue tipicità. Perché una cosa è certa: accanto alle bellezze naturalistiche, Tenerife ha un grande carisma anche gastronomico… Provare per credere!

Un’isola di papas e di mojo

Tra i piatti più rappresentativi della cucina canaria in generale, e di Tenerife in particolare, ci sono senza dubbio le papas arrugadas, cioè le patate bollite in acqua salatissima con tutta la buccia: questo crea sulle patate una sorta di patina biancastra e croccante e l’apparenza raggrinzita a cui devono il proprio nome spagnolo. Le papas arrugadas sono solitamente servite con accompagnamento di mojo, tipica salsa saporita rossa o verde (la prima è a base di paprika, la seconda di coriandolo, ed entrambe sono ricche d’aglio). Che le patate siano uno degli ingredienti base della cucina di Tenerife lo si capisce anche dalla grande quantità di appezzamenti di terreno dove le si coltiva, soprattutto nel nord-est dell’isola, e infatti è possibile trovarle praticamente in tutti i ristoranti, dai più chic a quelli più casalinghi.

Il mojo è spesso usato anche per accompagnare altre pietanze, come ad esempio il queso asado, cioè il formaggio grigliato: solitamente si usa un formaggio di capra, oppure un misto capra-vacca, ma sempre piuttosto morbido. Altro formaggio squisito della tradizione canaria (di La Gomera, per l’esattezza, ma è facile trovarlo anche a Tenerife) è poi l’almogrote, patè di formaggio stagionato e poi pestato con spezie e aglio.

I piatti della tradizione guanche

Gran parte della cucina di Tenerife riecheggia delle tradizioni culinarie del popolo indigeno che precedette l’arrivo degli spagnoli, cioè i Guanchi: in barba all’allure scintillante e mondana di cui è rivestita l’isola da qualche anno a questa parte, i piatti della tradizione canaria sono semplici, rustici, con una forte componente rurale.

Un esempio? Il gofio, base della dieta guanche, che altro non è se non una preparazione dalla consistenza morbida e pastosa a base di farina di cereali misti (grano, miglio e orzo) tostati prima di essere macinati, che spesso è usato in combinazione con altri ingredienti per la preparazione di piatti più elaborati. Altre ricette tipiche tinerfene sono il rancho canario (a base di ceci, carne, pasta corta, patate e spezie a costituire una specie di zuppa) o il puchero canario, stufato a base di verdure.

Mulino di gofio nella città di La Orotava (ph. Erica Balduzzi)

Immancabili? Pesce, frutta e verdura

La natura isolana di Tenerife si manifesta anche nella ricchissima presenza del pesce sulle tavole dei ristoranti e delle guanchinches (le trattorie familiari). E che pesce! Siamo in pieno Atlantico e qui l’oceano è pescoso e ricco. Ed ecco allora che non mancano mai il pescato del giorno asado (cioè alla griglia) o stufato, così come frutti di mare, cozze, gamberetti e patelle di mare, servite su una piastra bollente e guarnite – ovviamente – con il mojo.

Ma se siete vegetariani o vegani, state tranquilli: Tenerife è un’isola fertile e ricca di un’enorme varietà di frutta e di ortaggi locali gustosissimi e sempre rigorosamente a chilometro zero. Basta fare un giro nel Mercado de Nuestra Senora de Africa, nella capitale Santa Cruz, per restare a bocca aperta, tra enormi pomodori e frutta tropicale, mucchi di verdure e proposte di stagione.

Pulpo asado cn papas (ph. Erica Balduzzi)
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