La Sardegna è un’isola che ogni anno accoglie tantissimi turisti provenienti da ogni dove, pertanto, specie in estate, è molto affollata. Tuttavia, nel periodo che vede l’ingresso dell’autunno è possibile visitare l’isola con meno calca e trovare anche dei luoghi nascosti, che a volte vengono tralasciati in favore delle meravigliose spiagge sarde, ma che rivelano una bellezza da godere in ogni stagione. Queste zone sono situate principalmente nella Sardegna del sud, dove è possibile trovare sentieri in cui praticare attività divertenti e resti delle antiche civiltà da scoprire.

Come raggiungere il sud della Sardegna?

Per arrivare nella zona meridionale dell’isola, si possono utilizzare i molteplici traghetti Sardegna. Questi partono da diversi porti italiani: Napoli, Civitavecchia, Genova e Livorno, e raggiungono Cagliari oppure gli altri porti situati a Porto Torres, Arbatax, Olbia e Golfo Aranci. Questo è un mezzo comodo per viaggiare, presenta tratte sia diurne che notturne e offre diversi tipi di servizi a bordo. Inoltre, con il traghetto, si può trasportare la propria autovettura, molto utile per spostarsi comodamente e in autonomia sull’isola.

Quali città visitare?

La città principale del sud dell’isola è senza dubbio Cagliari, tuttavia molti turisti arrivano nel capoluogo considerandolo solo un punto di passaggio, senza soffermarsi a visitare la città. Tuttavia, questa zona offre diverse bellezze che vale la pena vedere. Il monumento più famoso è il Bastione di Saint Remy, raggiungibile a piedi dalla città vecchia, ma anche le cattedrali e i luoghi religiosi sono incantevoli, come la Cattedrale di Santa Maria risalente al 1200, costruita secondo i dettami dello stile gotico-pisano. Il Palazzo Civico, invece, è un edificio realizzato in calcare bianco, che combina nel suo stile gli elementi gotici e quelli che richiamano l’Art Nouveau. Nel quartiere del castello, invece, è possibile ammirare le torri di San Pancrazio e dell’Elefante, anch’esse realizzate in calcare. Non bisogna dimenticare il Parco Naturale Molentargius, habitat di numerosi uccelli acquatici tra cui i fenicotteri rosa. A Carbonia, invece, si può visitare il Parco archeologico di Monte Sirai, nei pressi dell’omonimo monte, espressione della civiltà nuragica.

Le spiagge più belle della Sardegna

Una volta raggiunta l’isola, visitare le spiagge più belle è d’obbligo. Anche se i bagni possono essere riservati solo alle giornate più assolate, infatti, i paesaggi che offrono sono da togliere il fiato e meritano una visita e tante foto ricordo anche nelle stagioni più fresche. Tra le spiagge più belle situate a sud è possibile citare Cala Turno, meta ideale per tutti coloro che vogliono rilassarsi con la propria famiglia. Su questa spiaggia la sabbia è sottilissima ed ha un colore che ricorda molto quelle dei tropici, viceversa, l’acqua che la lambisce è turchese. Tra le spiagge più belle della Sardegna rientra anche Is molentis. Si tratta di una spiaggia che spesso viene selezionata per fare da sfondo a svariate pubblicità, vero e proprio angolo di paradiso terrestre. Non è possibile, poi, non citare Capo Boi, altra spiaggia spettacolare situata nella zona sud dell’isola, lungo la strada per Cagliari subito dopo Villasimius, estremamente tranquilla e bagnata da uno scenografico mare blu.

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