Attraversata dai piccoli canali del Mincio, Mantova è un museo a cielo aperto, da scoprire a piedi o in bicicletta. Piccola e a misura d’uomo, non ha nulla da invidiare alle più famose città d’arte italiane: non a caso nel 2008 è stata dichiarata Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco. 

La città dei Gonzaga, del poeta Virgilio, di Palazzo Te e del famoso Festivaletteratura vanta anche una ricca tradizione culinaria. Dai tortelli di zucca allo stracotto d’asino, fino all’irrinunciabile torta sbrisolona, preparatevi a un viaggio gastronomico indimenticabile, fatto di sapori autentici e genuini. 

Tortelli di zucca

Forse il piatto più conosciuto della cucina mantovana, i tortelli di zucca si cucinano e si mangiano tutto l’anno. Vengono preparati a mano con pasta fresca all’uovo, mentre nel ripieno la zucca dolce è accompagnata dal sapore piccante della mostarda mantovana, amaretti, dolce moscata, grana e altre spezie. Da condire con burro e salvia. 

Risotto alla pilota

Il risotto alla pilota è un piatto popolare, ma molto apprezzato anche alla corte dei Gonzaga. Deve il nome agli operai addetti alla pila (chiamati appunto piloti), ovvero una sorta di mortaio in cui avviene la sbucciatura e la pulitura del riso. Tradizione vuole che il riso venga preparato con il pistume di maiale e mantecato con il formaggio grana, ma esistono tante sfiziose varianti. 

Luccio in salsa 

Pesce tipico dei corsi d’acqua dolce, il luccio è protagonista della cucina mantovana. Viene bollito e insaporito con una salsa a base di vino, capperi e verdure. Spesso servito freddo e accompagnato da polenta, il luccio può anche essere cucinato con i bigoli, ovvero la pasta fresca lunga e spessa che proviene dalla cucina padovana. 

Stracotto d’asino

Se vi trovate a Mantova e amate la carne, non potete non assaggiare lo stracotto d’asino. La carne viene marinata con gli aromi almeno 12 ore nel lambrusco, poi cotta dalle 3 alle 4 ore a fuoco lento, tanto da diventare quasi “sfilacciata”. Viene servita con polenta morbida. Si dovrebbe utilizzare la carne di asino, ma considerata la scarsa reperibilità si può adoperare anche quella di manzo. 

Torta sbrisolona

©Scilla Nascimbene

Dulcis in fundo, la sbrisolona, vanto della città di Mantova: una torta dura e friabile, da servire a pezzi grossolani e da inzuppare in un buon vino dolce. Ecco spiegato il nome sbrisolona: “sbrisa”, in mantovano, significa briciola. Non perdetevi quella preparata alla pasticceria più antica di Mantova, la Tur dal Sucar, in via Longino.


Sul numero 278 (marzo 2020) di Itinerari e Luoghi, in edicola dal 27 febbraio, trovate maggiori informazioni, curiosità e un itinerario dedicato alla città di Mantova.
Qui trovate invece maggiori consigli di viaggio. 

 

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