Quando si pensa ai grandi viaggi, il pensiero corre inevitabilmente ai nomi che hanno segnato la storia delle peregrinazioni attorno al globo: personaggi come Cristoforo Colombo e la sua scoperta delle Americhe, Marco Polo e il suo percorso lungo la Via della Seta, Charles Darwin e i suoi studi naturalistici…

Ma quanti sono stati, in realtà, i grandi esploratori della storia? Dove li ha portati il loro vagare, e cosa è rimasto a noi dei loro viaggi? Abbiamo raccolto per voi alcune delle loro storie. 

James Cook (1728-1779)

Esploratore, navigatore, cartografo, primo europeo a toccare le coste dell’Australia e delle Hawaii, nonché primo a circumnavigare ufficialmente la Nuova Zelanda e a cartografare l’isola di Terranova, in Canada. Leggendo le imprese di questo audace viaggiatore britannico, si riesce a immaginarne lo spirito curioso e indomito. Esplorò il Pacifico per ben tre volte, nell’arco di altrettante spedizioni, e i suoi viaggi lasciarono un patrimonio di conoscenze scientifiche, geografiche, botaniche e antropologiche che avrebbero influenzato i posteri per molto tempo a venire. 

Ibn Battuta (1304-1369)

Uno dei più grandi viaggiatori della storia viene dall’attuale Marocco: si chiamava Ibn Battuta ed era un geografo berbero, nonché uno dei più prolifici ed intrepidi esploratori di tutti i tempi. Le sue peregrinazioni lo portarono a percorrere circa 120mila chilometri e a toccare 44 stati moderni, dalle coste nordafricane alla penisola arabica, dal Medio Oriente alle coste orientali africane, dall’Asia centrale alla Cina, dall’Indonesia all’Europa. 

Jean de Béthencourt (1362 – 1425)

Fu un nobile ed esploratore normanno, e a lui è attribuito il primo sbarco sull’isola di Lanzarote, nelle Canarie. La spedizione Béthencourt-La Salle salpò la La Rochelle nel 1402 e raggiunse le isole di La Graciosa e di Lanzarote, dove – in cambio dei territori conquistati e del ritorno al vassallaggio  – offrì protezione ai locali contro la Spagna. Il nome di Béthencourt è rimasto strettamente legato all’arcipelago spagnolo, dove ancora oggi è possibile riscontrare il cognome “Betancourt” o altre sue varianti o passeggiare per la città di Betancuria, fondata a Fuerteventura nel 1404 proprio dall’esploratore. 

Xuanzang (602-664)

Il “Marco Polo” cinese si chiamava Xuanzang ed era un pellegrino buddista, esploratore e traduttore cinese. Il suo viaggio in solitaria alla scoperta delle origini del buddismo trasse spunto dalla sua insofferenza verso le molte contraddizioni presenti nei testi cinesi. Attraversò a piedi la Cina, l’Afghanistan, il Pakistan e l’India e la sua opera, Viaggio in Occidente dal Grande Tang, è considerata un documento storico di grande valore, perché permette di ricostruire la situazione politica, sociale e religiosa dell’epoca. 

Qui trovate le avventure di cinque grandi viaggiatrici della storia. Qui invece trovate tutti i nostri consigli di viaggio (virtuali e non).

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