Genova è una città affascinante, dalla tradizione marinara, con un vissuto decisamente importante alle spalle che traspare in ogni suo palazzo ed in ogni suo angolo.

Capoluogo ligure e della provincia omonima è famosa per la sua ricca storia, la sua bellezza architettonica e per il suo stretto legame con il mare.

Una figura molto importante associata a Genova è Fabrizio De André, uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi.

Fabrizio de André e Genova: un legame intenso

Nato il 18 febbraio 1940 a Genova, De André ha lasciato un’impronta indelebile sulla scena musicale italiana con le sue canzoni profonde, poetiche e impegnate.

La musica di Fabrizio De André era eclettica e spaziava in diversi generi, tra cui il folk, il blues, il rock e la musica popolare italiana.

Le sue canzoni sono caratterizzate da testi intensi che affrontano temi sociali, politici ed piuttosto umani complessi.

De André era un abile narratore e spesso si ispirava alla letteratura, alla storia e all’attualità per creare le sue opere d’arte musicali.

Tra i suoi album più celebri ci sono “La canzone di Marinella” (1968), “Non al denaro non all’amore né al cielo” (1971), “Crêuza de mä” (1984) e “Le nuvole” (1990).

Proprio quest’ultima opera è considerata dai critici un capolavoro e contiene una serie di canzoni che riflettono sulla vita, la morte, l’amore e la società.

Fabrizio De André ha avuto una carriera di successo durata oltre tre decenni.

La sua musica ha influenzato molti artisti italiani successivi e la sua eredità è ancora viva oggi proprio perché le sue canzoni hanno saputo spaziare tra la loro bellezza poetica e la loro capacità di toccare le corde più profonde dell’animo umano.

Oltre alla sua produzione musicale, De André era anche un uomo di forte impegno sociale e politico: si schierò a favore dei diritti umani, della giustizia sociale e dei temi ambientali. Spesso le sue canzoni erano un veicolo per esprimere le sue opinioni e le sue preoccupazioni sulle ingiustizie del mondo.

Fabrizio De André è scomparso il 11 gennaio 1999, ma il suo impatto sulla musica italiana e sulla società è ancora vivo e la sua musica continua a ispirare e a influenzare generazioni di artisti ed appassionati di musica.

In questo articolo scopriamo insieme alcuni dei luoghi di Genova più significativi legati al grande Fabrizio De André.

Via del Campo

Via del Campo è una strada nel centro storico di Genova, adiacente ai caruggi della città vecchia, che è diventata un’icona grazie alla canzone di De André, “Via del Campo”, nella quale Faber descrive la vita e i personaggi di questa strada.

Qui al numero 29 aveva sede il negozio di musica di Gianni Tassio, dove De André amava trascorrere del tempo insieme al titolare, suo grande amico.

Oggi ha preso il suo posto un museo gratuito dedicato ai cantautori genovesi, Via del Campo 29 rosso, dove potrete trovare tanti cimeli e dischi.

Teatro Carlo Felice

Il Teatro Carlo Felice è il principale teatro lirico di Genova e un importante punto di riferimento culturale. De André ha avuto una stretta relazione con il teatro e ha tenuto esibizioni memorabili in questo luogo tra le quali il concerto di Natale del 1997.

E’ anche il luogo nel quale, dopo la sua scomparsa, si radunò un’immensa folla per rendergli l’ultimo omaggio.

Teatro Carlo Felice

Portici di Sottoripa

Dichiarati Patrimonio Unesco, questi lunghi portici nel centro di Genova furono frequentati da de André durante le sue nottate insieme all’amico Paolo Villaggio. I due erano clienti abituali del Ragno Verde, un locale citato anche nel romanzo Un destino ridicolo, scritto a quattro mani insieme ad Alessandro Gennari.

Quartiere della Maddalena

Una zona frequentata da poveri ed emarginati che spesso ricorreva nei testi di Fabrizio De André.

Il quartiere rappresenta un microcosmo di storie umane, con personaggi autentici e situazioni di vita quotidiana dai quali il cantautore genovese prendeva ispirazione per le sue opere.

La sua esperienza nella Maddalena e la sua profonda connessione con la gente del quartiere hanno contribuito a plasmare la sua identità artistica e il suo impegno sociale.

Ancora oggi in questo quartiere si trova la Confetteria Romanengo, citata nel brano Parlando del naufragio della London Valour.

Villa Saluzzo Bombrini

Villa Saluzzo Bombrini detta Il Paradiso è una storica dimora nobiliare situata nel quartiere di Albaro.  Questa villa, costruita nel XVII secolo, ha avuto un legame significativo con Fabrizio De André visto che è stato il suo luogo di residenza per molti anni, diventando la sua dimora principale.

Qui ha vissuto con la sua famiglia e ha creato molte delle sue opere musicali. La villa è stata anche il luogo in cui De André ha ospitato e incontrato molti degli artisti ed intellettuali con cui ha collaborato nel corso della sua carriera.

La facciata della villa

Quartiere di Sant’Ilario

Un altro luogo di Genova legato a Faber è il quartiere di Sant’Ilario, nel quale è ambientata una delle sue canzoni più famose: Bocca di Rosa.

Il quartiere non è in centro, ma vale la pena farci un salto per fare belle passeggiate e godere di splendidi panorami. Qui potrete trovare una scultura che rende omaggio al celebre brano, oltre che la vecchia stazione ferroviaria in disuso dal quale iniziò la storia di Bocca di Rosa.

Piazza Cavour

Fino a poco tempo fa in Piazza Cavour si teneva il mercato ittico della città. Le atmosfere di questo caotico e stravagante mercato sono abilmente raccontate nel brano “Crêuza de mä”, scritta negli anni ’80.

Le voci che si sentono all’inizio della canzone sono registrate proprio tra il trambusto del mercato: dapprima solo un chiacchiericcio che si trasforma nelle grida di uomini e donne intenti nella contrattazione del pesce.

Tutto l’amore per Genova di Fabrizio De André è racchiuso in questa canzone. Un amore che tutt’oggi è profondamente ricambiato.

 

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