Il castoro è una delle poche specie in grado di modificare l’ambiente in cui vive e di renderlo migliore, come dimostrano recenti studi.
I castori possono ridurre il rischio di inondazioni, aumentare la biodiversità degli ambienti in cui vivono e pulire i fi umi dagli inquinanti. La specie è tra le poche, insieme all’uomo, in grado di modifi care la geomorfologia e di conseguenza le caratteristiche idrologiche e le proprietà biologiche del paesaggio. Gli argini che i castori costruiscono intorno ai corsi d’acqua riducono la perdita di suolo da erosione e dilavamento nel bacino idrografi co. Il loro rosicchiare riduce la biomassa delle piante più competitive o invasive e crea una biodiversità ineguagliabile da ogni gestione umana. È stato valutato un aumento del 50% in specie arboree a floreali dopo l’attività dei castori. Questo ha conseguenze anche sulla diversità degli invertebrati e vertebrati acquatici e terrestri. Inoltre, costruendo argini, dighe e pozze, i castori creano zone umide preziose. Grazie alla fitodepurazione causata dai cicli chimici delle piante acquatiche, le paludi create dai castori puliscono l’acqua dagli inquinanti, in particolare dai fertilizzanti agricoli a base di azoto e carbonio. Esperimenti nel Devon (UK) dell’Università di Exeter hanno mostrato che l’acqua fangosa che entra in un’area dove vivono castori è 3 volte più pulita quando esce. Le due specie, eurasiatica e nordamericana, un tempo erano diffuse fra le regioni subtropicale e subartica. Oggi, soprattutto in Europa, sono a rischio di estinzione. In Italia il castoro era presente nel Centro-Nord fi no al Seicento, poi è stato estinto. In Svizzera ci sono circa 1.600 individui dopo la reintroduzione negli anni Settanta. In Francia la sua presenza ammonta a 14.000 individui e qualche centinaio è stimato anche in Austria. In Regno Unito si pensa a reintrodurlo.

Informazioni
Nel sito del Centro Svizzero della Cartografia della Fauna (CSCF), www.cscf.ch, informazioni sul castoro in Svizzera e nei Paesi confinanti. Fra i gruppi che propongono la reintroduzione del castoro nel Regno Unito, RSPB, l’organizzazione per la protezione degli uccelli equivalente dell’italiana LIPU, www.rspb.org.uk.

Castor fiber
Il castoro europeo è il roditore semiacquatico diffuso in Eurasia, ancora oggi inserito tra le specie protette della Direttiva comunitaria 92/43/CEE. Monogamo, vive in coppia in zone umide, in un territorio ampio circa 13 ettari, e costruisce tane dalla struttura unica, fatte di erba, rami e fango. Il suo areale comprende quasi tutta l’Europa settentrionale, centrale e orientale, con popolazioni di migliaia di individui lungo l’Elba, il Rodano, il Danubio e in Scandinavia.

Il canadese
Il castoro americano (Castor canadensis) vive in Canada, negli Stati Uniti d’America e nelle regioni settentrionali del Messico. In Cile e Argentina, dove è stato introdotto negli anni Quaranta, la popolazione è arrivata a centomila individui. È più piccolo del cugino europeo, ha una diversa conformazione del cranio, una coda più ovale e una pelliccia più spessa e scura, ma è comunque così simile a quello europeo da essere considerato da alcuni la stessa specie.

La nutria
La nutria (Myocastor coypus) è un altro roditore acquatico imparentato alla lontana con il castoro. È originaria del Sud America, ma individui provenienti da allevamenti per pellicce hanno formato colonie negli Stati Uniti e in Europa. In Italia, in particolare nella pianura Padana, la nutria ha occupato la nicchia ecologica lasciata vuota dal castoro. È considerata una specie invasiva per i danni all’agricoltura, ma in un ambiente sano la proliferazione sarebbe limitata dalla predazione.

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