Quando si parla di Graceland non esistono mezze misure: o la si odia o la si ama. Forse molti di voi si chiederanno il perché a qualcuno la casa di Elvis Presley non dovrebbe piacere. Semplicemente il motivo risiede non tanto nella residenza in sé, quanto piuttosto in tutto ciò che le stato creato intorno.

Già perché quando arrivi la sensazione di essere arrivato in un parco divertimenti, più che in un luogo di ricordi, testimonianze e commemorazione è davvero alta. La biglietteria, la sala cinema dove viene proiettato un video introduttivo su Elvis, i fast food, i negozi di souvenir creano il tipico ambiente da entertainment made in Usa, decisamente lontano dallo stile europeo.

Eppure, a pensarci bene, questo contesto così esagerato richiama una caratteristica che, a torto o a ragione, ha interessato buona parte della vita dello stesso Elvis Presley: l’eccesso.

Tuttavia, quando si varca il cancello di Graceland e la sua porta d’ingresso, improvvisamente tutto cambia: nonostante lo sfarzo e le dimensioni degli ambienti, l’atmosfera torna ad essere intima, a tratti riservata e ti accorgi così di essere entrato nella dimensione dell’uomo, oltre che dell’artista.

Visitare Graceland a Memphis è sicuramente un’esperienza da fare non solo se siete amanti di musica: Elvis è stato una delle leggende della cultura popolare ed immergersi nel suo mondo significa anche attraversare con lui un pezzo di storia moderna.

Il cancello a tema musicale di Graceland

Elvis Presley: come nasce ( e muore) una stella

Elvis Presley nasce l’ 8 gennaio 1935 a Tupelo, nel Mississippi. Conosciuto come il “Re del Rock and Roll”, Elvis è stato un pioniere del genere e ha avuto un’enorme influenza sulla musica e la cultura negli anni ’50 e ’60 fino a diventare uno dei più grandi musicisti e icone della cultura popolare del XX secolo.

La carriera di Elvis inizia da giovane, quando, dopo aver scoperto la passione della musica grazie al coro della chiesa, si dedica alla registrazione dei primi brani agli Sun Studios di Memphis.

Il successo è quasi immediato e dovuto, oltre che al suo incredibile talento, anche in buona parte al suo look, decisamente rivoluzionario per l’epoca.

Nel 1955, a soli 20 anni, Elvis ha già tra le mani un contratto con la famosa casa discografica RCA e da quel momento in poi la sua ascesa pare inarrestabile. Oltre a vari album di successo, Elvis prende parte a diversi lungometraggi e programmi televisivi consacrandosi definitivamente nel mondo dello star system.

E’ proprio in questi anni che il Re del Rock and Roll acquista Graceland, una proprietà alle porte di Memphis che si estende su 13,8 acri e comprende la bellissima casa in stile coloniale, una piscina, un campo da tennis e una serie di edifici ausiliari.

Una tenuta riservata alla sua famiglia, ma non solo. Graceland era anche il luogo delle feste, dei momenti di convivialità con gli amici, addirittura sede degli incontri con fortunati fan.

Ci vivrà, tra una pausa e l’altra dei suoi tour, fino alla sua morte sopraggiunta a causa di un arresto cardiaco nel 1977, dopo diversi anni trascorsi a combattere uno stato di salute sempre più precario, in parte dovuto a una vita sregolata e sopra le righe.

Il soggiorno

Visitare Graceland: entrare nella casa museo di Elvis Presley

Graceland è stata aperta al pubblico come museo nel 1982, diventando una popolare attrazione turistica per i fan di Elvis e non solo. Il museo contiene numerosi oggetti personali di Elvis, tra cui abiti, chitarre, dischi d’oro e altri oggetti di valore.

Graceland è stata la casa di Elvis per oltre vent’anni e camminare per i suoi corridoi è come fare un viaggio nel tempo. La casa principale, con i suoi 23 ambienti, è stata preservata con grande cura ed è esattamente come Elvis l’ha lasciata.

Un tour guidato ( sarete muniti di audioguida con traduzione intervallata da racconti ed aneddoti della figlia Lisa Marie) nella vita artistica e personale di Elvis che inizia dagli ambienti al piano terra: il soggiorno in cui campeggia il grande pianoforte a coda bianco, la sala da pranzo e la cucina, che si racconta fosse operativa ad ogni ora del giorno e della notte al servizio dei vari ospiti di Graceland.

Per volontà della famiglia il secondo piano, che ospita le camere da letto, non è visitabile.

Scendendo al piano sottostante ci si lascia alle spalle l’Elvis più formale per immergersi completamente nel suo mondo fatto di stravaganze.

Una sala da biliardo con le pareti completamente rivestite di tessuto e i grandi lampadari art deco, una sala tv sui toni del giallo e nero, dove Elvis amava rilassarsi guardando più schermi contemporaneamente, un’area bar e poi la famigerata Jungle Room.

La sala biliardo

La Jungle Room: la stanza più famosa di Graceland

Molte sono le storie che ci circolano attorno a questa stanza, l’ambiente dove Elvis amava ritirarsi.

Di certo si sa che qui nel febbraio del 1976 la RCA fece installare delle attrezzature per trasformarla per qualche giorno in uno studio di registrazione e permettere così ad Elvis e i suoi musicisti di terminare le sessioni degli ultimi due album.

La Jungle Room si chiama così proprio perché arredamenti e decorazioni richiamano la giungla: statue di vari animali esotici, mobili intagliati nel legno, vegetazione e persino una cascata con vera acqua che sgorga dalla parete.

Dettagli nella Jungle Room

Gli esterni di Graceland

Terminata la visita all’interno della casa popolare, ci si sposta in ambienti esterni, alcuni collocati in delle dependance, facenti sempre parte della tenuta:

  • l’area ufficio: dove il padre Vernon gestiva contratti, burocrazia e le segretarie si occupavano delle innumerevoli lettere e regali ricevuti da parte dei fan;
  • una palestra di racquetball;
  • ampi spazi verdi con un maneggio per i cavalli;
  • un’area allestita a memorabilia con trofei, premi, documenti originali esposti, quadri e fotografie  che ripercorrono tutta la carriera di Elvis e i suoi momenti più privati.

Il giardino della meditazione: il luogo della sepoltura

Uno spazio voluto da Elvis stesso quando era ancora in vita, collocato oltre la grande piscina.

Oggi questo è il luogo di sepoltura dei suoi genitori, della nonna, del fratello gemello morto alla nascita e dello stesso Elvis.

Fiori, lettere, omaggi decorano la sua tomba ed ogni anno, il 16 di Agosto, varie celebrazioni in suo ricordo animano questo luogo di pace.

Le collezioni private: altre cose da vedere a Graceland

Una volta usciti dalla proprietà si ritorna nelle aree espositive iniziali per esplorare altri aspetti del mondo Elvis Presley raccontati abilmente in diversi padiglioni: la sua spettacolare collezione di auto e moto, il periodo passato nell’esercito americano in Germania e persino una zona allestita ad hoc dove artisti contemporanei spiegano, attraverso dei filmati, cosa ha rappresentato Elvis per loro.

La visita a Graceland non può concludersi senza essere saliti a bordo dei suoi due aerei privati che stazionano in bella vista in un’area dedicata del parco.

L’aereo intitolato alla figlia
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