Chiudiamo gli occhi e viaggiamo con la fantasia: eccoci a Chiang Mai, nel nord della Thailandia, tra fiumi, verdi montagne e immense distese di risaie. La città fu fondata nel 1296 da Re Mengrai e prese il posto di Chiang Rai come capitale del regno Lanna. Seconda solo alla capitale Bangkok, oggi Chiang Mai è considerata il centro spirituale del Paese e ospita più di 300 wat (complesso templare costituito da più edifici). Nonostante negli ultimi anni sia diventata una delle mete preferite dai turisti, Chiang Mai rimane una vera perla per chi cerca un’atmosfera raccolta e spirituale.

Wat Phra Singh ©Anna Luciani e Simone Chiesa

Oggi vi portiamo proprio in questa città, alla scoperta del Wat Phra Singh, gioiello architettonico in stile Lanna soprannominato “il Monastero del Buddha Leone”.
Ma prima scopriamo insieme quali sono gli elementi che si trovano in un tradizionale wat thailandese.

La struttura del wat

Il termine wat deriva dal Pāli vatthu-arama che significa “il luogo dove è costruito il tempio”. Entrare in un wat buddista significa immergersi in un luogo intimo e raccolto, con ampi giardini curati, fiori colorati, statue e templi imponenti.

Questi gli elementi presenti nella zona sacra di un wat:

  • Ubosot, detto anche Bot, è il tempio principale del complesso, dove viene conservata la statua più importante di Buddha. L’accesso è riservato ai monaci.
  • Viharn, simile all’Ubosot ma meno sontuoso, è dedicato alla preghiera e alle assemblee pubbliche.
  • Chedi (o Stupa), tradizionalmente ottagonale, è la torre a forma di campana che svetta in cielo e ospita resti o oggetti sacri del Buddha.
  • Hor Trai è la biblioteca, spesso costruita su palafitte per evitare che insetti e termiti danneggino i testi sacri.
  • Mondop è un edificio a pianta quadrata, aperto ai lati e con tetto a forma piramidale, dove vengono custoditi testi e oggetti sacri.

I naga sono invece gli elementi decorativi più frequenti e affascinanti: serpenti minacciosi, ricchi di decorazioni, solitamente posti ai lati di gradini e scalinate.

©Anna Luciani e Simone Chiesa

Wat Phra Singh

Wat Phra Singh si trova all’interno delle mura del centro storico di Chiang Mai. La sua costruzione risale al 1345, quando re Pha Yu fece costruire un chedi per custodire le ceneri di suo padre, re Kham Fu. Negli anni successivi, furono aggiunti un viharn e molti altri edifici; il complesso venne chiamato Phra Lichiang. Il nome fu cambiato in quello attuale nel 1367, quando l’imponente statua del Phra Buddha Singh fu collocata nel viharn. Questa raffigurazione del Buddha è molto venerata e durante i festeggiamento del Songkran (capodanno thailandese) viene portata in processione per la città.

Durante il dominio dei birmani (1578-1774) il monastero venne abbandonato e lasciato andare in rovina. Negli ultimi secoli Wat Phra Singh è stato restaurato, ampliato e ristrutturato più volte; oggi è attivo e abitato da monaci e novizi. L’elegante Ho Trai, la biblioteca in stile Lanna di fine XV secolo, è tra le strutture più belle del wat. La parte inferiore è costruita in pietra mentre la parte superiore è di teak, materiale più resistente alle intemperie e agli insetti, quindi in grado di proteggere i testi sacri buddisti che sono incisi su foglie di palma intagliate.

©Anna Luciani e Simone Chiesa

Sul numero 280 (maggio 2020) di Itinerari e luoghi, disponibile in edicola e online, trovate maggiori informazioni, curiosità e un itinerario dedicato a Chiang Mai e la regione di Mae Hong Son, a nord della Thailandia.
Qui trovate invece tutti i nostri consigli di viaggio. 

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