Si racconta che gli orti botanici abbiano origini antichissime: i primi risalgono al tempo degli Egizi, e anche in epoca romana si dava grande attenzione alla coltivazione di piante per scopi scientifici e medicinali.

Ma è durante l’Umanesimo e il Rinascimento che in Italia vengono realizzati alcuni degli orti botanici più belli al mondo; veri e propri giardini della scienza che custodiscono piante rare e fiori esotici dai colori brillanti.

Qui trovate la nostra guida ai cinque orti botanici italiani da non perdere.

Orto botanico di Genova

È nel XVIII secolo che Genova diventa uno dei centri europei più attivi nella ricerca botanica, tanto che la città era considerata una sorta di “paradiso verde” per le sue collezioni di piante e fiori. L’orto botanico di Genova del 1803 si trova nel centro storico e fa parte dell’Università. Con una superficie di circa un ettaro, ospita varie collezioni, tra cui quella di felci e gli arboreti.

Orto botanico dell’Università di Palermo

Definito “il più tropicale giardino botanico d’Europa”, l’orto di Palermo è un vero gioiello della città. Si estende per circa 10 ettari, ospita oltre 12 mila piante suddivide in 9 strutture ed ecosistemi. Realizzato tra il 1789 e il 1795, all’epoca accolse molte specie sconosciute provenienti dagli orti nordeuropei. Molto interessanti le collezioni di agrumi, cipressi, palme e bambù.

Orto botanico di Brera, Milano

L’orto botanico di Brera (Hortus Botanicus Braidensis), nel cuore di Milano, fu costruito nel 1774 dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria, insieme all’osservatorio astronomico. Dopo un periodo di abbandono, l’Università di Brera lo ha recuperato e riaperto al pubblico nel 1998. Oggi custodisce collezioni di ortensie, piante medicinali e la vasca settecentesca dove crescono iris e ninfee.

Orto botanico di Roma

Oggi parte dei Musei dell’Università La Sapienza, l’orto botanico di Roma risale al 1883. Si trova in pieno centro città, tra Trastevere e il Vaticano, e con i suoi 12 ettari è un polmone verde per la capitale. Raccoglie diversi ecosistemi: un giardino giapponese, con laghetti e giochi d’acqua; una collezione di bambù; una collezione di palme esotiche e una valle dedicata alle felci.

Orto botanico di Padova

Chiudiamo con Padova, la città che ospita l’orto botanico universitario più antico del mondo (1545) ad aver mantenuto al sua collocazione originaria. Dichiarato Patrimonio dell’Unesco nel 1997, è famoso in tutto il mondo per il Giardino delle Biodiversità, una delle serre più avanzate del pianeta con oltre 1.300 specie di piante, disposte in base alla fascia climatica.

Sul numero 276 (dicembre/gennaio 2020) di Itinerari e Luoghi, in edicola dal 28 novembre, trovate maggiori curiosità e un itinerario dedicato alla città di Padova.

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