Quando si pensa a Madeira, la piccola isola portoghese nell’oceano Atlantico, il pensiero corre subito a pendii verdeggianti di felci, a cascate che finiscono dritte nel mare, ad arcobaleni su paesaggi lussureggianti e umidi. E, a dire il vero, è questo il carattere principale dell’isola, grazie al suo clima subtropicale. C’è però una zona di Madeira in cui lo scenario muta radicalmente, cambiano le suggestioni e i colori, sparisce la selva e compaiono rocce rosse e nere sbriciolate nell’acqua blu cobalto e prati che richiamano le atmosfere irlandesi: è l’area più orientale e geologicamente antica di Madeira, la Ponta de São Lourenço, un costone roccioso che è al contempo paesaggio mozzafiato ed esperienza naturalistica, trekking adatto a tutti i livelli e occasione per guardare l’isola da un altro punto di vista.

Ponta de São Lourenço: alcune accortezze

Il PR8 (Vereda de São Lourenço) è il percorso che conduce alla scoperta di questo affascinante lembo di terra: si percorre all’incirca in quattro ore ed è ben segnalato e protetto nelle aree più esposte. Si tratta di un trekking tutto sommato facile, con qualche dislivello e parecchi punti di piano, ma richiede comunque alcune accortezze: cappello e crema solare innanzitutto (non ci sono alberi né zone d’ombra) e scarpe adeguate per il trekking, perché in alcuni tratti il sentiero si fa ghiaioso e sdrucciolevole. Ricordiamo inoltre che tutta l’area della Ponta de São Lourenço è zona protetta: significa che è vietato uscire dal sentiero, lasciare rifiuti o danneggiare la flora locale.

Un ultimo consiglio? Venite a fare questo percorso la mattina presto: il sole sarà meno forte, e soprattutto ci sarà molta meno gente… La Ponta de São Lourenço è purtroppo una delle località di Madeira più frequentate anche dai tour organizzati e a metà giornata rischia di essere molto affollata.

La costa dirupata attorno alla Ponta de São Lourenço (Ph. Erica Balduzzi)

Un trekking facile e indimenticabile

Il percorso prende il via dalla località Baia d’Abra, oltre il piccolo villaggio di pescatori di Caniçal: è possibile arrivare in auto e parcheggiare in loco, oppure raggiungerla via autobus, con la linea n.113 della SAM in partenza dalla capitale Funchal.

Si parte in discesa, scendendo dal parcheggio lungo un sentiero a gradini che conduce nel cuore del paesaggio: già da qui gli scenari sono indimenticabili, offrendo un grande colpo d’occhio su tutto il promontorio allungato nell’oceano. Il sentiero si snoda poi con continui saliscendi. Dopo circa mezz’ora di cammino, si giunge a un bivio: il sentiero a destra conduce a una piccola spiaggia di ciottoli rocciosi, mentre proseguendo dritto si giunge a un suggestivo belvedere che offre vedute struggenti sulla costa orientale della penisola, laddove il contrasto tra il rosso delle rocce e il bianco delle onde lascia senza fiato.

Si prosegue ancora, tenendo sempre la macchina fotografica a portata di mano per immortalare i magnifici scorci, per circa un’ora, e si raggiunge così la Cais do Sardinha, un tempo casa vacanze privata e oggi centro di accoglienza e punto ristoro e bar. Qui, dopo essersi rifocillati, ci sono due possibilità: si può proseguire per un altro tratto – molto ripido – fino al Morro do Furado (un pendio che delimita il tratto accessibile della penisola e da cui si godono pazzeschi panorami sull’Atlantico) oppure si può tornare sui propri passi e scendere per una rinfrescata alla piccola spiaggetta con molo posta sotto la Cais di Sardinha, prima di riprendere la via del ritorno verso Baia d’Abra.

Madeira o Irlanda? (ph. Erica Balduzzi)
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