Zante, la Zacinto cantata da Foscolo, è diventata un’oasi di natura, dove vivono le foche monache e le tartarughe tornano ogni estate a deporre le uova. L’isola ritrova così il suo destino di luogo emozionante di nascita e ritorno. Da cui nessuno parte senza una poetica nostalgia.

Articolo precedenteScrigno di natura
Articolo successivoAria d’opera